-Capitolo 44-

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Ehy bimbe, oggi scrivo prima della storia perchè eh gia, siamo arrivate alla fine.Non mi avete risposto in tante e così ho deciso io e quindi...niente, non odiatemi, ci sará sicuramente il sequel.Spero che questa prima parte della storia vi sia piaciuta e vi ringrazio tanto per tutte le visiteBuona lettura!

Emily's Pov
"PERCHÈ NON ME LO HAI DETTO?" mi urlò contro Nash.
"I-io te lo avrei detto fra poco" dissi con una lacrima che mi rigava il viso
"TUTTE BALLE EMILY" urlò dando un pugno alla porta e mettendomi paura " mi hai deluso, io mi fidavo di te" disse poi con una punta di amarezza nella  voce.
Detto  questo se ne andò sbattendo la porta, rimasi qualche secondo a fissare quella porta chiusa e poi gli corsi dietro.
"Nash ti prego io te lo avrei det-" mi guardò negli occhi per qualche secondo, poi tolse il suo braccio dalla mia presa
"Vai da Trevis, non vi saró più di intralcio.Anzi sai che c'è? Facci quello che ti pare a quello stupido college, non ti voglio mai più vedere Emily" disse e se ne andò, i suoi occhi erano lucidi, ma mai più dei miei.Scoppiai a piangere e crollai, lì, in giardino nell'esatto punto in cui lui mi aveva detto quelle dolorose parole.Uscii di casa, non sapevo dove stavo andando ma avevo voglia di andarmene via di lì, andarmene via da Nash e da tutto il resto del mondo.Passeggiavo lungo il fiume, ci pensai e ripensai piú volte...ma si dai, un piccolo salto e tutto ciò sarebbe finito.Ero da sola per strada quindi nessuno mi avrebbe disturbato, salii sopra al muretto, era estate ma il vento era comunque freddo, mi sporsi in avanti, era abbastanza alto.
'Un salto e sarai libera' continuavo a ripetermi.Arrivó una forte folata di vento e scivolai, non piansi, non urlai, non ebbi paura, mi sentivo cosí leggera e libera, stavo volando.Il mio corpo venne violentemente a contatto con l'acqua, poi il buio.

"EMILYYYYY" sentivo gridare, era tutto ovattato.

"EMILYYYY SVEGLIAAA" aprí gli occhi di soprassalto e mi alzai a mezzo busto respirando a fatica.

"Finalmente, pensavo fossi andata in letargo.Dovevi proprio andarci a quella festa di fine estate?È da quasi un giorno che dormi.Su ora muoviti, non vorrai fare tardi il primo giorno di scuola." Disse mia madre alzandosi dal letto.

"Hmm l'ultimo volevi dire" dissi un po' confusa, mi stará sicuramente prendendo in giro, non ha un gran senso dell'umorismo mia madre.

"Ah ah ah , ti piacerebbe signorina.Su dai alzati che sei giá in ritardo, l'autobus passerá a momenti e sei ancora a letto" disse mia madre togliendomi le coperte.

"M-ma mamma che giorno è oggi?" Chiesi ancora più confusa, il cuore aveva incominciato a battermi velocemente.Non poteva essere stato tutto un sogno.Forse questo è un sogno, si di sicuro, ora provo a svegliarmi.

Incominciai a tirarmi pizzicotti su pizzicotti, e apparte la mia pelle che si arrossava non servivano a niente.

"Piccola mi dici cos'hai?Hai dormito solo un giorno,bhe "solo", comunque oggi è il 13 settembre quindi muoviti e vai a scuola" disse iniziando ad esasperarsi.

Presi velocemente il telefono dal comodino, 13 settembre.No non è vero, non è possibile, avranno modificato il giorno sul mio telefono per farmi uno scherzo. Buttai il telefono sul letto e una lacrima mi rigò il viso,un altra la segui e poi un altra ancora e scoppiai in un pianto isterico.

"No no no non puo' essere" continuavo a ripetere tra un singhiozzo e l'altro.

Mamma mi abbracciava senza capirci niente.

"Stai tranquilla tesoro, non è niente" mi diceva.

Non ci potevo credere, Nash, noi, i nostri baci così reali, tutto ciò che avevamo passato...svanito cosí, era tutto uno stupido sogno.Non poteva essere, non poteva essere vero.

Continuavo a piangere come una pazza isterica richiamando così anche l'attenzione di Brad,mio fratello, che entrò nella mia stanza.

"Mamma che è successo?" Chiese preocupato

"Non lo so tesoro" disse mamma continuando ad abbracciarmi.

Feci un ultimo singhiozzo e mi calmai,avevo tutti gli occhi rossi e gonfi dal pianto, ma non me ne fregava niente, era stato solo un cavolo di sogno, e questa era l'unica cosa che mi importava...

You'll be mine||Parte 1|| (Nash Grier)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora