Duello n.6 - Andrea vs Adele

90 9 8
                                    


Alla vigilia del sesto duello nell'arena s'ipotizza un futuribile e distopico (evidente qualche scoria dallo scontro precedente, ndr) "Limbo PŒTRY War", manifestazione in cui i guerrieri poeterebbero al ritmo di musica caraibica sgattaiolando al di sotto di una mortifera sbarra via via più bassa e urticante. Tale prospetto suggerisce sia giunto il momento di introdurre una nuova categoria, quella horror. Si procede dunque immediatamente col sondaggio e, attratti dallo scintillio della novità alla stregua di una colonia di zanzare, ecco che i voti finiscono per spiaccicarsi sulla più classica delle lampade killer. Che horror sia!

I temerari del gruppo preparano ancora una volta le valige, destinazioni preferite appaiono Alaska, Himalaya e Caucaso. Qualcuno indossa la cuffietta e finge di entrare in doccia sperando di eludere in qualche modo la Sorte, ma non ha neanche il tempo di infilare le ciabatte, il responso è immediato, il prescelto AndreaBaffo. Il guerriero viene scaraventato brutalmente al centro della pista, indosserà una graziosa cuffietta rosa al posto dell'elmo. Capita. Andrea decide di affidarsi a sua volta alla ruota per selezionare un avversario, preferisce confrontarsi con chi non ha ancora avuto l'onore di duellare, puntando furbescamente sulla sua inesperienza. Sarà una mossa vincente? La prescelta intanto è paroleemusica, che accetta la sfida, nonostante l'idea di un bel limbo circondata da aitanti virgulti caribici l'attraesse maggiormente.

Si verseggerà in ottonari doppi e singoli, in quello che ricalcherà vagamente il metro utilizzato dall'indimenticato maestro Edgar Allan Poe nel suo "The Raven". Le figure retoriche scelte sono ossimoro e antonomasia.

Andrea rincalza la sua cuffietta color cipria e sferra immantinente il primo colpo.

Riassumendo

Sfidanti: Andrea vs Adele
Tema: Horror
Metro: Strofa di ottonari doppi e singoli alla "The Raven"
Figure retoriche: Ossimoro, Antonomasia

Andrea:

E verrà poi qui la notte, senza lacrime nè voce,
Chiari gli occhi, freddo il viso, ne serbava il suo fetore.
Nel silenzio 'sì assordante d'una scena alquanto atroce
Le sue crude mani informi zampillavano di more.
Tanto pathos lo illudette per l'amor preso a qualcuno,
Quel qualcun prese 'l suo cuore.

Andrea dimostra che si può sopperire a un'armatura scadente con la destrezza e la prontezza di riflessi. I suoi versi evidenziano spiccata sensibilità e delineano in pochi sapienti tratti un delizioso scenario dark. La patata bollente passa ad Adele, che dovrà ora mettere in gioco tutto il suo impegno.

Adele:

Cigno cola 'l tuo rubino nettare con cui ubriacarsi,
Dea da rosee dita, sorgi! Bramo il tuo riaprir le porte.
Putrido sentor di notte nel famelico baciarsi,
Solchi son d'aguzzi artigli, sprazzi recano di morte.
Alma eroica di Madonna, cuor d'amore immortal batte,
Eva diedero in sua sorte.

L'aria comincia a farsi pesante, l'atmosfera è sempre più cupa. Il destino dello scontro appare segnato e tutto fa presagire che l'orripilante escalation sarà inarrestabile. Adele coglie gli spunti offerti da Andrea e li sviluppa sfruttandoli a proprio vantaggio, il suo rivale vede così la tanto amata cuffietta andare in pezzi sotto i colpi dei suoi possenti artigli.

Andrea:

Troppa carne in 'desto fuoco che bruciava così ardente,
Quella bava gocciolava su di un corpo già stremato,
Troppa speme in poca fede non giovò al mesto pastore,
Al dolor sordo ruggeva squarcia gola... a perdi fiato.
In quel vicolo deserto soffocava il suo dispèrio
D'un destino conclamato.

Andrea appare ancora a suo agio nonostante tutto, anzi, infila perfino le pantofole e si accomoda tranquillamente in prima fila, vuole godersi fino in fondo lo spettacolo. Butta sul tavolo un paio d'assi niente male e attende che Adele faccia la sua mossa...

Adele:

Carni bianche, senza linfa, fiume rosso il loro amplesso,
Angel, d'ali ti privasti, da immortal fosti mortale.
Orror d'accecante notte, dolce della bocca il morso,
Dita esplorano rapaci, fauci piacque spalancare.
Son collane le budella dal perlaceo pendente,
Velenoso il suo baciare.

Adele capisce che è il momento di pigiare sull'acceleratore e lo fa proponendo un quadro ancora più macabro. Su una tela già efferata adesso volano lembi di pelle, viscere, organi e perfino sostanze tossiche. Di fronte a un tale scenario il suo rivale non potrà esimersi dal variare un tantino anche il proprio registro. Dovrà farlo con estrema cura, perché la sua sarà l'ultima mossa spendibile.

Andrea:

Chi suggeva l'amor proprio, quell'amor che lo nutriva
E bramava dietro l'ombre fluidi densi color vino,
Chi lasciava sul selciato puzzle di pezzi di cuore
Per un'anima affamata, per il suo gioco meschino.
Di medaglia son due facce, di medaglia il suo risvolto
Stupirà il lettor più fino.

Bisogna ammetterlo il nostro amico "scuffiato" lavora proprio di fino. Si mostra infatti abilissimo nel capovolgere la situazione proponendo versi che sottolineano un'arcana e quasi maliarda doppiezza. Adele è di nuovo alle strette! Anche a lei resta un'ultima mossa e nessuna possibilità di errore.

Adele:

Coi cancelli spalancati giunta è adesso l'ultim'ora.
Trista conquistò vittoria, d'amor l'angel martoriato.
D'occhio in occhio antico e buio derisione si fa strada,
Strinse il core, esangue mano, quando in cener fu mutato.
Cigno perse il suo candore, nere ali elli ebbe in dono.
Santo in belva fu storpiato.

La conclusione infiocchettata da Adele lascia immaginare ulteriori orrorifici sviluppi, preferisce cioè suggerire senza porre troppi limiti alla fantasia. La scelta pare essere molto apprezzata anche dal suo avversario, che rivolge alla gentildonna un inchino, esibendosi successivamente in un galante baciamano. Dagli spalti acclamanti si leva un boato che, seppure in minima parte, ripaga i duellanti delle fatiche profuse.
Si conclude così anche questa sesta contesa. paroleemusica e AndreaBaffo ci hanno deliziato con versi davvero superbi, a stento avremmo mai potuto immaginare qualcosa di meglio, i ringraziamenti sono dunque, come sempre, assolutamente obbligati. Arrivederci a presto, amici cari.

Prima di chiudere una breve "comunicazione di servizio". Come un fulmine a ciel sereno una triste notizia d'improvviso getta l'arena di Impromptu Pœtry War nello sconforto. Siamo infatti costretti a salutare una valente e tenace guerriera, la quale, per motivi non dipendenti dalla propria volontà, deve purtroppo abbandonarci. Si tratta di MilenaFin4, di cui abbiamo perlomeno avuto già modo di ammirare le gesta nel terzo duello. Grazie ancora di cuore Cristiana, incroceremo presto di nuovo le spade per un'altra sfida, nel frattempo stay strong e in bocca al lupo per tutto!

Era evidentemente destino che il duello in tema horror si concludesse con un'infausta novella...

Impromptu Pœtry War!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora