Giorno della partenza

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"Drin!...Drin!...Drin!
Alzo la testa dal cuscino e spengo la sveglia,
non posso credere che è arrivato il giorno della partenza!

Rimetto la testa sul cuscino, sono le 5.00 e ieri sera non riuscivo ad addormentarmi per l'ansia...sono distrutta! Ma non posso fare ritardo!

Prendo un bel respiro che viene soffocato dal cuscino spiaccicato sulla mia faccia e mi siedo sul letto.

Non vedo bene, un po' perché la stanza è buia e un po' per la stanchezza.

Riguardo il telefono, segna le 5.05, mi alzo lentamente, e allo stesso modo cammino verso la finestra e alzo la tapparella.

non c'è molta luce per via dell'orario ma riesco a distinguere i palazzi di fronte alla mia casa in periferia di Milano.

Me ne sto lì, impalata a guardare quel panorama che so che mi mancherà terribilmente, gli occhi mi si fanno leggermente lucidi...

mi scuoto un po' per non lasciarmi trasportare dalle emozioni e mi incammino verso il bagno.

Mi do una sistemata, lavo i denti e mi schizzo dell'acqua gelida sulla faccia per svegliarmi e cercare di attenuare quelle occhiaie da panda che mi ritrovo.

Nonostante l'aspetto orrendo non mi trucco, metto solo qualche goccia di bb cream qua e la.

non mi è mai piaciuto truccarmi e visto l'imminente lungo viaggio preferisco non cambiare le mie abitudini.

Vado in cucina e faccio la mia solita colazione veloce, cornetto alla crema e succo d'arancia dopodiché prendo i vestiti già preparati la sera prima e mi vesto, metto un semplice paio di jeans e una maglia bianca a maniche corte.

Controllo di aver preso tutto per la millesima volta e prendo l'ascensore.

Come d'accordo mia mamma,mio papà e mio fratello erano davanti al cancello con la macchina ad aspettarmi.

Mio padre mi aiuta a mettere le valigie nel portabagagli e ci avviamo insieme verso l'aeroporto di Malpensa.

Il viaggio durerà circa un'ora così appoggio la testa sul finestrino e chiudo gli occhi... mi mancherà un sacco Milano e la mia famiglia...

Una lacrima mi scende sul viso quando mio padre annuncia che siamo quasi arrivati.

...

Arriviamo a Malpensa e io e la mia famiglia iniziamo a cercare un parcheggio tra i mille che ci sono negli aeroporti.

Finalmente troviamo un posto e parcheggiamo la macchina.

Scendiamo dalla macchina e prendiamo la valigia, è grande e azzurra, questa valigia mi ha accompagnato in molte mie avventure come quando a 12 anni sono andata a Londra per studio o quando con la scuola sono andata a Dublino.

Ci dirigiamo verso il terminal numero 1 e entriamo

"Andiamo al bar, non abbiamo fatto colazione" dice mio padre.

"Va bene però non ci fermiamo troppo se no perderò l'aereo" rispondo.

Quindi ci dirigiamo verso il bar e i miei genitori e mio fratello fanno colazione.

Io mi limito a bere dell'acqua per ridurre l'ansia che improvvisamente mi stava attanagliando.

Sono silenziosa, faccio sempre così quando sono in ansia.

Mia madre mi chiede il mio programma una volta arrivata a New York e io glielo spiego, un po' controvoglia devo dire... non ho molta voglia di parlare.

Finiscono la colazione e ci dirigiamo verso i primi controlli...

è arrivato il momento dei saluti, quando mia mamma mi abbraccia non riesco più a trattenermi e scoppio a piangere, sento le lacrime che mi bagnano le guance e mi stringo ancora di più a lei.

Ho un rapporto speciale con lei, è la mia roccia, la mia migliore amica... è tutto per me!
Ovviamente voglio bene anche a mio padre ma la mamma è la mamma.

Finalmente mi stacco, se restassi tra le sue braccia ancora un po' credo che cambierei idea e tornerei a casa.

do un ultimo saluto a tutti e mi avvio al banco, mi chiedono i documenti e poso il mio bagaglio per mandarlo in stiva.

Faccio ciao con la mano al bagaglio come un ebete... spero non lo perdino ho ricordi molto brutti!

Mi dirigo verso i controlli per il bagaglio a mano, passo sotto il metal detector (tutto a posto per fortuna) e riprendo il mio zaino.

Guardo il tabellone il gate non c'è ancora quindi decido di sedermi in un bar nell'attesa.

Guardo il tabellone per la milionesima volta e finalmente vedo scritto: New York (JFK) gate:B.

Seguo le indicazioni e mi ritrovo al gate, fortunatamente non c'era molta fila e quindi dopo poco mi ritrovo davanti al grande aereo.

Faccio un bel respiro e inizio a salire le scale che portano sopra l'aereo.

Ciao ragaa, questo era il primo capitolo spero vi sia piaciuto!

Mi scuso per eventuali errori, ci vediamo al prossimo capitolo😘

Ele💕

FBI (Amore In Divisa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora