XVI- a cena fuori

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《Non vai a salutare Cheril, tesoro?》
Chiese il moro, cambiando discorso: 
《È arrivata poco fa, deve iniziare il turno.》

Il biondo mugugnò qualcosa di indistinto, che Brian tradusse nella sua testa con un "non voglio disturbarla". Inutile dire che stava per "non avevo nessuna voglia di uscire e ho ancora meno voglia di sorbirmi anche lei". 
Sospirando, dopo aver sistemato la giacca sullo schienale della sedia curandosi che non strisciasse per terra, si sedette guardando impazientemente la porta mentre gli altri conversavano, o meglio mentre Freddie e Kashmira cercavano di far parlare quell'asociale del suo coinquilino. 
Vicino a lui c'era un posto libero, e sperava davvero che sarebbe stato occupato da una certa biondina di sua conoscenza. 

Non dovette aspettare molto per vedere la ragazza in questione fuori dalla porta che arrivava insieme alla sua "amica" e  si sfregava le mani per tentare di scaldarle. 
Tentò di reprimere un sorriso idiota senza alcun successo. 

Clare indossava uno spesso piumino invernale bianco, che le stava benissimo peraltro, e tremava comunque dal freddo.
Lui era ben conscio delle sue frequenti lamentele durante i mesi invernali e queste erano l'esatto motivo per cui quando usciva di casa in dicembre e sapeva di doverla incontrare si conciava peggio di un pupazzo di neve tra cappelli, sciarpe e guanti, nella speranza di poterle prestare qualcosa. 
Il risultato era che i due, tra una restituzione di berretti e l'altra, erano diventati molto amici. 

Infatti, quando lo vide gli rivolse un largo sorriso di quelli che riservava a lui solo e Brian faticò a ricordarsi di respirare. 

La vide aprire la porta e lasciar entrare Mary, che si infilò prepotentemente prima di lei, e poi richiudere dietro di sé la porta di vetro e legno del loro bar preferito.
Si fece strada con grazia tra i tavoli scuri e le sedie pesanti, sfilandosi il piumino bianco e posandolo direttamente sulla sedia di fianco a lui. Mentre salutava gli altri che si erano alzati in piedi con convenevoli e baci sulle guance, lui ebbe tutto il tempo di ammirare il suo portamento grazioso ma fiero.
Il morbido vestito giallo di maglie intrecciate, stretto in vita da una spessa cintura marrone, le calzava come un guanto, nonostante il giallo non fosse esattamente il suo colore.
Posò gli occhi sulla pelle chiara del suo viso.
I lineamenti erano animati mentre salutava le persone a lei più care, le labbra sorridevano mostrando i bei denti bianchi e gli occhi azzurri che gli toglievano il fiato guizzavano allegri, posandosi leggeri come colibrì su tutto quello che aveva intorno. 
Poi alzò di poco lo sguardo, e vide che i suoi capelli avevano qualcosa di diverso rispetto al solito.
Normalmente erano biondo scuro, come quelli del fratello.
Non se n'era accorto prima, ma adesso che li vedeva da vicino sotto la luce distingueva uno strano riflesso verde.

Una volta seduta si rivolse a lui: 

《Ciao Brian! Mi avevi riservato il posto?》

Lui aprì la bocca, ma indugiò un attimo di troppo.
Freddie, che fino a poco prima stava salutando affettuosamente una come al solito scocciata Mary, si intromise e rispose al posto suo:

《Beh dire che ti aveva riservato la sedia è dir poco. Stava aspettando che tu arrivassi come un cagnolino, amore. Se guardi bene adesso lo vedi che scodinzola…》

Venne interrotto da un colpo sul braccio assestato dalla sorella. Kash intervenne, mentre l'altro era distratto, con la gentilezza che la caratterizzava:

《Non è un vero gentiluomo? A trovarne ancora così…》

Il ragazzo provò l'impulso di nascondersi sotto il tavolo.
La sua carnagione era passata dal pallore dello studioso al rosso carminio dell'imbarazzo.
Ma venne spiazzato dalla reazione di Clare, che sorrise e ripose: 

《Hai proprio ragione Kashi, è un vero gentleman. Sono molto fortunata…》

E gli strinse gentilmente il braccio, appoggiandosi contro di lui e toccandogli la spalla con la testa.
Il ragazzo avrebbe voluto sciogliersi, ma la ragazza proseguì, in tono confidenziale e fingendo che lui non potesse sentire:

《Poi non è carino quando arrossisce?》
 
Inutile dire che quel complimento lo fece arrossire ancora di più. Guardò verso Clare, e i loro occhi si incrociarono per una frazione di secondo. Le sue iridi azzurre scintillavano furbe e divertite. Brian abbassò lo sguardo. 

《Ma Clare, hai fatto qualcosa hai capelli?》
 
Freddie era sempre un mago nell'interrompere qualsiasi cosa. Però Brian notò con piacere che lei non aveva ancora staccato la mano dal suo braccio. 

《Beh, si da' il caso che la tua fidanzata abbia accidentalmente mescolato una tinta verde con una nuova maschera per capelli che avevo comprato e si sia accidentalmente scordata di dirmelo. Perciò, stasera l'ho provata ed ecco il risultato.》
Clare aveva parlato con tono leggero, e non era affatto un buon segno. Solitamente, il suo tono leggero era una specie di avvertimento, come dire "guarda come mi spaccio per carina e innocente mentre distruggo tutto ciò a cui tieni".
Ma poi si riscosse e sembrò veramente divertita, anche se continuava a lanciare occhiate taglienti alla ragazza in braccio a Freddie:
《Beh, almeno ho scoperto che il verde mi dona. La prossima volta che vado dal parrucchiere ho tutte le intenzioni di farmeli fare verdi seriamente, e non solo come riflesso accidentale. Che ne dici, mi starebbero bene, Roger?》  

Chiese spostando l'attenzione verso suo fratello. Brian non lo aveva più guardato, ma sembrava essersi appena risvegliato da un bel sogno, e come contrappasso divenne ancora più truce di prima.

《Cosa?》

Grugnì. Clare sospirò:

《Roger, avanti! Di solito ti sforzi per tentare di nascondere il tuo cervello da bradipo, ma in questi giorni stai veramente facendo del tuo meglio per convincerci che stai diventando ancora più stupido! Uff, cosa ti interpello a fare. Brian, dimmi la tua, che mi interessa di più.》

Fred e Kash si lanciarono uno sguardo di intesa e un mezzo sorriso, mentre Roger tornava a fissare il vuoto.
Era sempre più preoccupante, di solito tra i due sarebbe nato un battibecco che si sarebbe trascinato fino all'arrivo della cameriera.
Invece, il ragazzo non l'aveva interrotta e aveva lasciato che Clare proseguisse interpellando un'altra persona, cioè lui.
Brian, distratto, sussurrò:

《Saresti bella di qualsiasi colore secondo me…》

Poi si rese conto di essersi lasciato sfuggire quello che pensava davvero.
Si trattenne dallo sbattere la testa contro il muro.
Per quale motivo non riusciva a mettere due parole in fila senza sembrare un'idiota? 

Si voltò verso di lei temendo il peggio, e invece vide che era comparso un lieve rossore sulle sue guance, e lei sembrava piacevolmente sopresa, come non se lo fosse aspettato.
Brian spalancò gli occhi, stupito.
Lui, un imbranato senza speranza, era riuscito a far arrossire Clare Elizabeth Taylor? 
Lei velocemente si riprese, e rispose con un: 

《Oh, sono piuttosto sicura che se mi tingessi di rosso sangue sembrerei appena caduta in un rossetto di Mary, quindi magari non proprio tutti i colori, eh?》

Fece lei, beccandosi l'ennesima occhiataccia dalla sua coinquilina.

Brian concentrò l'attenzione sulla ragazza bionda seduta vicino -quasi addosso, in realtà- a Freddie, che le teneva un braccio poggiato sulle spalle. Indovinò che era arrabbiata perchè il suo scherzo, patetico e meschino secondo lui, non era riuscito.

Probabilmente sperava che la ragazza non avrebbe osato uscire con i capelli conciati in quel modo, sottovalutando il menefreghismo di Clare verso l'opinione altrui, e le dava fastidio che fosse più presente e tagliente che mai, sempre pronta al sarcasmo che rasentava la maleducazione.
Brian sospirò, perso tra i suoi pensieri. In effetti, si era innamorato di una ragazza piuttosto difficile. 



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Salve amici, qui è Anna che parla. Pare che questo capitolo sarà l'ultimo per un pochino.
Nel caso non l'aveste visto, il motivo è negli annunci del mio profilo.







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⏰ Last updated: Aug 31, 2020 ⏰

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