Cambiamenti

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Capitolo 3
Pov Cassandra
Voglio essere anch'io una farfalla. I miei genitori dicevamo che non ero una brutta ragazza anzi, secondo loro avevo tantissimi ragazzi che mi andavano dietro. Loro non sapevano nulla delle prese in giro , dei tagli e di tutto il resto. Avevo deciso, sarei cambiata. Tutti mi avrebbero invidiato e nessuno mi avrebbe mai più preso in giro. Una volta , in una piovosa domenica di dicembre avevo letto " la solitudine dei numeri primi" di Paolo Giordano e c'era una frase che mi aveva particolarmente colpito: " anche questa volta nessuno sapeva dov'era. Ma lei non stava spettando più nessuno. Con un po' di fatica sapevo alzarsi da sola ". Anch'io adesso sapevo alzarmi da sola. Il suono della campanella mi riportò alla realtà e mi fece notare che ero ancora distesa in quel lurido bagno. Mi alzai e raccolsi le mie cose. Fortunatamente la giornata scolastica era finita così un po' malconcia tornai a casa. Prima di aprire la porta stampai il mio solito sorriso finto ed entrai. I miei non c'erano per fortuna così senza dilungarmi oltre salii in camera mia e andai a farmi una doccia per eliminare non solo i lividi ma anche la sensazione di avere le mani di Niall su di me . Ancora in accappatoio aprii l'armadio ed uscii tutti i miei vestiti. Erano solo cose scure, larghe e deformi , così decisi di andare a fare shopping . In centro c'erano negozi meravigliosi. Era giunta l'ora di cambiare così entrai da Chanel e iniziai a comprarmi di tutto. Tantissimi vestitini, tacchi, gonne e tutto ciò che prima mi metteva in imbarazzo. Tornai a casa , ero stanca di tutte quelle compere e mi distesi sul letto. Quella sera mi addormentai sfinita senza nemmeno cenare. Finalmente la mattina era arrivata. Chissà cosa ne avrebbero pensato a scuola del mio cambiamento! Mi preparai mettendo una gonna a quadretti rossa e nera con sopra una camicetta bianca e delle parigine nere. Mi truccai di tutto punto, infilai gli stivaletti di pelle con il tacco , il giubbotto di pelle e scesi in cucina dove mi aspettavano i miei genitori. Non appena mia madre mi vide sgranò gli occhi!
Sei davvero tu - mi disse
Si mamma sono io, avevo solo voglia di cambiare look - risposi cercando di essere il più credibile possibile. Per la prima volta mi sentivo carina. Mi diressi verso scuola ma questa volta mi feci accompagnare da mio padre. Anche se non l'ho mai detto qui a scuola i miei genitori erano molto ricchi e possedevamo molte auto così quel giorno mi feci accompagnare con una bella Ferrari rosso fiammante. Scesi davanti la scuola con gli occhiali da sole in modo che nessuno mi riconoscesse . Mi sentivo migliore tutta la scuola mi stava fissando e non più per disprezzo ma per stupore. Quando vidi avvicinarsi Niall mi tremarono le gambe. E se mi vuole fare ancora del male ?mi domandai tra me e me. Niall mi si mi si mise difronte e si presentò, come se già non mi conoscesse pensai. Ci stava spudoratamente provando ed era arrivato anche a prendermi la mano e penso sarebbe andato oltre se non lo avessi lasciato lì come un cretino dicendogli che chi picchiava le ragazze mi faceva schifo. Con passo sicuro mi diressi verso il mio armadietto per prendere i libri quando sentii una mano toccarmi la spalla...
Wow sei proprio tu Cassandra ?- dissero in coro Zayn e Liam
Si sono io- risposi fredda
Strano in quel momento vedevo nei loro occhi solo stupore e non voglia di picchiarmi.
Pov Niall
Ero in mezzo al corridoio quando da lontano vidi Zayn e Liam parlare con quella ragazza che mi aveva rifiutato. Aveva un non so che di familiare e quando si voltò mostrando il suo viso senza gli occhiali da sole il cuore mi uscì dal petto ed il mondo mi crollò a dosso mentre sul mio viso si dipingeva un'espressione d'incredulità. Quella ragazza era .....Cassandra .

SPAZIO AUTRICE
Spero che questo capitolo vi piaccia!!! Leggete in tanti. Prometto di aggiornare prestissimo. Baci e abbracci
G

Non sono fiori.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora