Capitolo 1

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L'isola che non c'è è cambiata molto da quando i bimbi sperduti hanno deciso di seguire Wendy e tornare a casa con lei, non che io l'abbia mai sopportata molto, ma lei ha segnato la fine del nostro mondo per com'era. Dopo che i bimbi sperduti sono andati via siamo rimasti solo io e Peter, lui non voleva crescere ed è rimasto, anche se sempre più spesso andavamo a vedere come stavano gli altri e anche più spesso andavamo a vedere come stava lei, l'abbiamo vista crescere, farsi una famiglia e ricordarsi di noi come fossimo i personaggi di una fiaba, ma mentre lei cresceva, noi siamo rimasti sempre gli stessi, anche se forse solo esteriormente, perchè io ho visto Peter crescere in un modo che nemmeno lui avrebbe immaginato.

Quando Wendy è morta qualcosa è cambiato in Peter, lui non l'ha mai voluto ammettere perchè insisteva che era solo un altro "facciamo finta" ma io lo so, lui era innamorato di lei. E si ok io sono sempre stata gelosa, ma non posso farci niente se da sempre sono innamorata di Peter Pan.

E così come è cambiato Peter, è cambiata anche l'isola che non c'è, è diventata più adulta. I pirati hanno ripreso a scorrazzare nell'isola e a far la guerra agli indiani. Non ci sono più bimbi sperduti a cui dare la caccia e sia pirati che indiani hanno paura di Peter e se non fosse che lo conosco da sempre, anche io avrei paura di lui, così come tutti sull'isola, ma io so che quel ragazzo meraviglioso di cui sono sempre stata innamorata è nascosto da qualche parte sotto quella stupida corazza che si è creato.

Il dolore per la morte di Wendy è stato troppo per lui che non ha mai avuto una famiglia che gli insegnasse a affrontare il dolore ed è diventato un'altra persona, non vola quasi più e la cosa ancora peggiore è che è cresciuto, se lo vedessero delle persone normali gli darebbero circa venti anni, in realtà lui ne ha tantissimi di più, ma anche se è cresciuto non invecchierà mai del tutto, la magia dell'isola lo protegge perfino da se stesso e finchè starà qui non corre rischi.

Sono giorni che non lo vedo, si è allontanato anche da me, si rifugia al centro dell'isola, vicino alle montagne e non permette a nessuno di avvicinarsi, ha disseminato di trappole tutta la zona e ovviamente tutti si tengono alla larga da lui. Ma io non voglio lasciarlo solo e anche se tutti mi hanno detto di lasciar perdere ho deciso che andrò a cercarlo e lui mi ascolterà. Costi quel che costi!

Ho avuto un sacco di tempo e sono riuscita a migliorare la mia magia, adesso posso fare cose che le altre fate non possono nemmeno sognarsi, è stato difficile ma sono riuscita a formulare il giusto incantesimo e se non riuscirò a farmi ascoltare da Peter così come sono adesso, farò ricorso alla magia.

Addentrarmi nel bosco non è un problema per me, sono abbastanza piccola e veloce da non temere nessun predatore, quindi arrivo al centro dell'isola abbastanza velocemente, il problema adesso è riuscire a trovare lui, perchè se non vuole farsi trovare è bravissimo a scomparire.

Riesco ad arrivare così vicina che posso sentire la sua presenza, ma un rumore mi distrae e in un secondo mi ritrovo intrappolata in una lanterna. Cerco di liberarmi ma è praticamente inutile, lui sa come tenere a bada le fate e ogni altra creatura dell'isola, quindi non ho speranza di uscire di qui, inizio a urlare con quanta voce ho in corpo, ma ovviamente nessuno mi può sentire qui, lontano da tutti, devo solo sperare che Peter decida di venire a controllare le trappole e mi liberi. Io so che non mi farebbe mai del male, e forse sono rimasta una delle poche creature a poterlo affermare con certezza.

Combatto contro la mia prigione più che posso, ma alla fine mi arrendo, non posso liberarmi così e perse le speranze mi siedo sul fondo della lanterna. Essere rinchiusa qui dentro mi fa ripensare ai vecchi tempi, la prima volta che mi è successa una cosa del genere era stata colpa di Uncino, ma quella volta è stato facile uscirne con l'inganno e correre a salvare Peter, non avrei mai permesso che qualcuno gli facesse del male, sicuramente non per colpa mia. Ok sono stata una sciocca in quell'occasione e la gelosia si era impossessata di me, ma mi sono pentita subito! Non è colpa mia, la mia natura è questa, sono troppo piccola e c'è spazio per un solo sentimento alla volta, o almeno prima era così, adesso insieme alla mia magia è aumentato tutto il resto, ma c'è solo un unico sentimento che non cambierà mai nel mio cuore ed è l'amore per lui.

Sono passate diverse ore e io sono ancora rinchiusa qui dentro, quando un rumore attira la mia attenzione e in fondo alla radura ai piedi della collina vedo una figura che riconoscerei tra mille. Inizio a urlare e fare rumore per attirare la sua attezione, per fortuna è abituato a riconoscere il mio richiamo e si gira immediatamente nella mia direzione e in un lampo è vicino alla lanterna.

"Tink, che ci fai qui?" mi guarda torvo.

"Fammi uscire!"

"Dipende"

"Ma che dici? Fammi uscire!"

"Solo se prometti di andare via" la sua voce è calma, troppo calma.

"Non ci penso neanche! Ho fatto un sacco di strada per trovarti e ho passato ancora più tempo chiusa qui dentro per colpa tua, il minimo che puoi fare è farmi rimanere almeno un po' con te"

"Tink ti ho già detto che voglio restare solo, non ho bisogno delle tue ramanzine, ne tantomeno di chiacchiere inutili"

"Prometto che appena uscita di qui non aprirò bocca, ma lasciami stare con te almeno un po'. Mi manchi Peter!" come devo fargli capire che non voglio niente di più che stare con lui?

Sbuffa ma si avvicina per aprire la lanterna "Va bene, andiamo"

Finalmente libera volo sulla sua spalla e mi siedo li, mantenendo la mia promessa. Vorrei dirgli milioni di cose e prenderlo a pugni, ma le ho già provate tutte e non è servito, quindi mi accontento del fatto che sta volta non mi ha cacciata via.

Lui sale sulla collina, cammina tranquillo, senza fretta e si arrampica con la solita agilità, ma evita di volare, ogni tanto mi chiedo se ne sia ancora capace, non sembra che possa avere ancora pensieri abbastanza felici da farlo volare come un tempo, ma ovviamente non voglio chiederglielo, più per la paura di conoscere la risposta che per mancanza di curiosità.

Arriviamo in cima e il panorama è una vera meraviglia, ai nostri piedi si vede l'itera Isola che non c'è. Lui si siede li a fissare un punto davanti a se, senza dire una parola.

Questo è il momeno che stavo aspettando, non voglio più rimandare, se no finirò per non farlo mai più.

Volo giù dalla sua spalla e mi piazzo davanti a lui, mi guarda un secondo prima di tornare a fissare l'orizzonte.

Devo solo concentrarmi abbastanza per fare la mia magia, non ci ho mai provato, ma devo riuscirci, costi quel che costi. In questo momento sento la magia che mi scorre in tutto il corpo fino alla punta delle ali e in un lampo di luce il mio corpo cambia e sono cresciuta, se non fosse per le ali che tengo volutamente abbassate, chi mi vedesse in questo momento crederebbe che io possa essere un'umana. Bhè quasi, ho ancora le orecchie a punta e la mia pelle brilla di polvere di fata, ma diciamo che le dimensioni sono quelle umane. Sono stremata per la quantità di magia che mi ci è voluta, ma ne è valsa la pena. 

What if I grow up?Where stories live. Discover now