Capitolo 1.

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Sono Elisabeth Hunt - sono consapevole del fatto che il mio nome è tremendamente lungo e ringrazio i miei per non avermi dato un secondo nome - per voi sono Beth o Liz o Elis. Ho diciassette anni e frequento l'ultimo anno di liceo. Sono una cellulare-dipendente e credo che senza di esso i miei pomeriggi sarebbero inutili. Ho due genitori meravigliosi, non che siano due grandi imprenditori ricconi, ma li amo perché con i loro lavori umili cercano sempre di farmi felice. Sono figlia unica, ma ho un bellissimo cane di media grandezza di nome Chester, quindi è come se avessi un fratello più piccolo. Non sono una cima a scuola, diciamo che se arrivo alla sufficienza è già tanto, ma cerco sempre di impegnarmi, per non deludere i miei.

"Beth, passa una buona giornata!" disse mia mamma, fermandosi davanti scuola.

"Grazie mamma. Vado perché c'è Allison che mi sta aspettando!" detto questo scesi dalla macchina e salutai mia madre alzando la mano. Lei sgommò via e io raggiunsi la mia migliore amica Allison.

Era il primo giorno di scuola, dopo le vacanze di Natale e la mia amica mi stava sorridendo, segno che le sue vacanze erano andate bene. Io mi sono limitata alla cena con i parenti, a scartare regali molto utili e a parlare con i miei due unici amici, davanti a un cellulare. La mia vita sociale era pari allo zero.

"Ehi bellezza!" mi salutò con due baci sulla guancia e mi sedetti accanto a lei sul muretto. Come sempre eravamo in netto anticipo.

"Ciao Ally!" risposi "Come sono andate le vacanze?"

"Oh, direi benissimo! Liam mi ha chiesto di diventare la sua ragazza, mi ha pure fatto un regalo" così mi mostrò la sua collana.

"Woow, stupenda!" dico stupita "Non capisco cosa c'entri Liam con il gruppo di Tomlinson!" storsi la bocca "E' una persona meravigliosa"

"Me lo chiedo anche io, sai? Ma sono migliori amici"

Vi starete chiedendo chi il gruppo di Tomlinson. Ebbene, non è come pensate, non è un gruppo di bulli che se la prendono con i più deboli. Sono solamente quattro idioti che si credono i più popolari della scuola, coloro che organizzano le feste più belle, coloro che fanno cadere ai loro piedi tutte le ragazze - ma stranamente non si sono mai portati a letto nessuna ragazza della scuola. Louis Tomlinson è quello che può essere considerato il capo, ma effettivamente non è capo di nulla: è solo quello più popolare. Poi c'è Liam Payne, il nuovo ragazzo di Allison, in realtà è buono come un pezzo di pane; poi c'è Niall Horan, un ragazzo irlandese, il biondo, frequenta il quarto anno, credo sia il più piccolo del gruppo; infine c'è Zayn Malik, è di origini pakistane, ha un ciuffo nero e forse lui è quello che ha avuto più ragazze - attenzione, sono state tutte storie serie. In poche parole sono tutto fumo e niente arrosto.

"Eccoli" sussurrò Ally al mio fianco, indicandomi proprio il gruppetto entrare dal cancello principale. Li fissai e mi persi a guardarli. Erano, oggettivamente, tutti e quattro dei bei ragazzi. "Ehi idiota, non lo guardare troppo che lo sciupi" mi disse Ally, sarcastica. Ebbene sì, avevo una cotta per Louis Tomlinson, ma lui non sapeva della mia esistenza, o meglio non mi conosceva. Diciamo che avevo questa cotta da ormai due anni, quasi tre, e non ho mai avuto il coraggio di parlargli.

Allison si alzò e corse verso il suo ragazzo. Lui in un primo momento non la vide, poi realizzò e abbracciò forte la sua ragazza; si scambiarono un bacio a stampo e poi Ally salutò il resto del gruppo. Vidi tutta la scena e sorrisi. Spesso invidiavo la mia amica, dato che era sempre così estroversa, aveva sempre la frase pronta e non si imbarazzava quasi mai. Vidi Ally indicarmi e il gruppo voltarsi dalla mia parte. Perché mi stanno fissando? Mi imbarazzai e distolsi lo sguardo e lo puntai verso un ragazzo che stava correndo verso di me. Appena misi a fuoco la vista, riconobbi il mio bellissimo amico Harry Styles.

"Ciao dolcezza!" si avvicinò e mi stampò un bacio sulla fronte. Adoravo la nostra differenza di altezza, con lui mi sentivo al sicuro quando mi abbracciava e lo stava facendo proprio adesso. Se non fosse stato gay fino alla punta dei capelli ci avrei provato con lui spudoratamente.

"Ciao Harry!" sussurrai.

"Mi sei mancata tantissimo in questi giorni, sai?" mi guardò fissa negli occhi.

"Sei mancato pure a me. Sei pronto a ricominciare?" lui sbuffò, mi prese la mano e mi fece scendere dal muretto.

"No assolutamente, però mi divertirò a stuzzicarti durante le ore di lezione!" scoppiò a ridere.

"Oh grazie mille!" dissi fintamente offesa.

"Lo sai che scherzo. Dov'è quella disperata di Allison?" mi voltai verso il gruppo e la indicai.

"E' dal suo ragazzo" sorrisi.

"Ahhh, l'amour" sospirò. Poi la campanella suonò e Harry mi mise il suo braccio sulle mie spalle "Andiamo dai"

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