Avviso: Questa one shot, è nata da un mio tema che ho recentemente consegnato alla mia prof.essa di italiano. Siete pregati di non copiarla. All the love, xx. F
11. Gli oggetti vanno apprezzati
Dinanzi a me si trovava una panchina.
Per me non era un semplice oggetto su cui le persone sedevano comodamente: era molto di più.
Lì, su quella panchina, conobbi una ragazza alquanto bizzarra che ad oggi è diventata la mia fidanzata.
Successe tutto tre anni fa, quando ero ancora solito ad andare a correre a tarda serata per schiarirmi un po' le idee;
Stavo correndo molto velocemente e non avevo idea di dove mi stessi dirigendo, ascoltavo semplicemente le note musicali che producevano gli auricolari presenti nelle mie orecchie, concentrandomi solo su quelle e dando libero spazio ai miei pensieri.
Passarono più o meno una quarantina di minuti quando le mie gambe chiesero pietà. Tolsi gli auricolari e li attorcigliai nella tasca dei pantaloncini che indossavo, mi guardai attorno e mi resi conto di trovarmi in un parco collocato nel bel mezzo della città. Sbuffai infastidito, pensando di dover chiamare un taxi per dover tornare a casa. Notai una panchina in lontananza e mi sedetti lì, aspettando in tutta calma l'arrivo del taxi.
Il tonfo di qualcosa che sbatteva contro il suolo mi fece girare in direzione di una ragazza.
«Oh per dindirindina, lo specchio!» la vidi inginocchiarsi velocemente e raccogliere l'oggetto da lei pronunciato poco prima.
Cosa ci faceva in giro con uno specchio?
Lo utilizzava per evocare quella strana entità della strega malvagia di Biancaneve?
Esultò quando si assicurò che il suo prezioso oggetto non si era fatto nemmeno un graffio. Girò la testa a destra e a sinistra e, non appena mi vide, corse a prendere posto al mio fianco.
«Ti chiedo scusa nel caso tu stia riservando questo posto a qualcuno, ma ho davvero bisogno di accertarmi che ci siano.» Non ebbi nemmeno il tempo di chiedere cosa intendesse che lei iniziò a svuotare il suo zainetto rosso sulla panchina.
E menomale che eravamo noi ragazzi le persone più disordinati del pianeta..; Trucchi, Documenti, Libri, Chiavi, Borotalco.. Aspettate, borotalco? E quello cos'era? Un pettine?
Quella ragazza aveva di tutto e di più in quello zainetto, neanche Mary Poppins era in possesso di tutti quei oggetti.
«Grazie al cielo!» Sospirò di sollievo, prendendo il pettine e il borotalco tra le mani e dando un casto bacio su questi.
«P-Perché giri con questi oggetti?» Le domandai.
Mi guardò confusa.
«A cosa ti serve uno specchio, un pettine e.. Un barattolo di borotalco?»
«Non sono semplici oggetti questi.. Non per me almeno. Appartenevano a mia madre. Sono l'unico ricordo che mi rimangono di lei. - sospirò - Purtroppo le persone non sanno apprezzare più nulla, per questo scommetto che mi avrai presa per una pazza squilibrata.»
Le presi una mano tra le mie e sorrisi dolcemente guardando il suo splendido viso.
«Non credo tu sia una "pazza squilibrata". Mi chiamo Harry comunque..» «T/N»
**
E adesso, tre anni dopo quel giorno, mi ritrovo a confermare questa sua esclamazione: Gli oggetti bisogna apprezzarli, perché portano con sé dio sa solo quanti ricordi!
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𝐎𝐧𝐞 𝐒𝐡𝐨𝐭𝐬 |𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐒𝐭𝐲𝐥𝐞𝐬|
RomanceHarry è tuo e vi amate più di ogni altra cosa. Ecco a voi la raccolta di tutte le avventure che vivrete insieme. ♡ ➳𝟏𝟑 / 𝟎𝟑 / 𝟐𝟎𝟏𝟗
