Angie III - La proposta

En başından başla
                                    

Lady Angelica chiuse gli occhi e non si preoccupò del fatto che quell'unione non fosse stata ancora corrisposta, perché conosceva a tal punto l'altra da sapere che, se veniva colta di sorpresa, anche nel gesto più prevedibile, doveva darle il tempo di metabolizzare e, poi, reagire. Difatti, quando le sue braccia la avvolsero, la stretta non fu meno vigorosa.

«Ju» esalò, sollevata.

«Gì».

Sebbene gli epiteti che si erano da sempre scambiati lasciassero poco spazio all'immaginazione, il sorriso che entrambe avevano ben piazzato sui loro volti, in quel momento, spazzò via ogni buon senso, ogni razionalità. C'era solo affetto.

«Ebbene, nessuno abbraccia me?» convenne, alle spalle delle due coppie che si erano formate, Archibald.

Aveva le mani sui fianchi, in una posizione strategicamente studiata e rivolta nei confronti dei quattro che, alla sua vista, avrebbero senz'altro dovuto provare pena per lui, invece risero.

Tuttavia, Archibald era fin troppo affascinante e pieno di sé per dar anche solo l'apparenza di chi nella vita fosse privo di attenzioni, perciò quando Fred si voltò per guardarlo, seguito dagli altri, incominciò ad avanzare verso di lui, allargando le braccia e beffandosi di lui, nel tentativo di abbracciarlo. Archibald non ebbe tempo di fingersi indignato. «Venite qui, Archie, vi abbraccio io» disse poco dopo Julia, avvicinandosi a lui che, alla piccola dama dai capelli rossi, non le si negò.

Questo terzo abbraccio non fece passare in secondo piano quello tra Jaycob e Angie, benché meno vigoroso dei primi due. C'era riverenza, nonostante fossero cugini, di medesimo impatto e compostezza, come quello tra Julia e Archibald. I quattro, nelle medesime movenze, si allontanarono scambiandosi dei sorrisi lievi.

Poi, silenzio, subito dopo. Non senza motivo, dopotutto. Il cortile dell'immenso maniero di Holker Hall si era subito svuotato. Anche le carrozze avevano ripreso il loro cammino, verso le stalle e la rimessa, mentre la servitù era tornata al proprio lavoro, subito dopo aver visto il duca sparire all'interno del maniero, dritto verso le proprie stanze.

Angie guardò Frederick, così come faceva Jaycob, mentre Archie osservava un po' tutti senza comprendere il motivo. Julia, invece, non guardava nulla. Forse la punta dei propri piedi.

Il punto a quell'imbarazzante momento era molto semplice da capire: fra l'euforia e la gioia di quei momenti di riunione, era venuto meno un abbraccio, che per diversi motivi non ci sarebbe stato, almeno così erano coscienti di sostenere la maggior parte di loro. Quello per cui Fred avrebbe potuto scommettere con sua cugina, ma che nemmeno lui in realtà si aspettava di ricevere. Eppure, questo non significava affatto che in quel gesto mancato ci fosse un'assenza di sentimenti. Forse, solo di un po' coraggio. E decisamente una attitudine sovrabbondante alle convenzioni sociali.

«Miss Wise, è bello rivedervi» disse, alla fine, Frederick, consapevole che gli sguardi dei cugini non lo avrebbero lasciato in pace finché non avesse proferito parola. Lei, d'altro canto, si era già inchinata in una reverenza: «Anche per me, marchese...» dopotutto, la distanza aveva fatto il suo dovere. Non tutto, ma il necessario per far crollare almeno uno dei primi muri.

Per tali motivi, dando prova che non fosse lui ad avere la mania per ciò che fosse convenzionalmente giusto o no, le prese una mano per baciarne il dorso. Tutti reagirono con sorpresa. Quel gesto, così innocuo e delicato, forse era in grado per fino di far impallidire una scommessa.

Colta di sorpresa, Julia si limitò ad alzare lo sguardo per memorizzare che tutto ciò stesse succedendo per davvero. Perché quello era molto più scioccante dell'abbraccio che Angie le aveva rubato durante il suo tentativo di salutarla come conveniva. Le guance le si imporporarono di rosso, mentre la sua volontà vacillava al desiderio di non ritrarre la mano, impaurita. Un marchese che fa il baciamano alla figlia di una governante, oltremodo oltraggioso, le sembrò di sentire perfino sua madre commentare quello sciagurato gesto.

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