«Questo fatto che hai la pozione nella borsa mi mette in soggezione.. significa che tu e Malfoy.. ho bisogno di essere obliviato.» commentò trattenendo uno sforzo di vomito che lo colpì in pieno quando vide Malfoy raggiungere il tavolo con al suo fianco Daphne Greengrass. Era fin troppo felice e se fosse stato qualche anno prima avrebbe fatto qualche commento sulla notte che aveva appena trascorso. In quel momento però sapeva che la notte l'aveva trascorsa con la sua migliore amica.. quella situazione era estremamente critica e la continua intromissione di Ginny non riusciva a lasciargli il tempo per razionalizzare quella situazione. In quel preciso istante voleva solo alzarsi dal suo posto e piazzare un pugno sul sorriso soddisfatto post-sesso di Malfoy.

«Ad ogni modo, so che questo è l'ultimo giorno che rimani qui ma io ho davvero bisogno di concludere la relazione per trasfigurazione quindi, a meno che qualcuno di voi due non voglia accompagnarmi, mi troverete in biblioteca.» informò Hermione cercando di cambiare argomento per salvare Harry dalle grinfie di Ginny e soprattutto salvarsi da qualche domanda inappropriata.

«Harry va con Hermione, io cercherò di parlare con Ron. Se ci sei pure tu cercherà di utilizzare la maledizione senza perdono di nuovo ed io non voglio morire!» disse Ginny e lui si ritrovò ad annuire ubbidiente. Ginny era così, o facevi quello che diceva lei o ti minacciava, ma alla fine era sempre la dolce e timida Ginny che avevano conosciuto. Infatti prima che Harry si alzasse dal suo posto per seguire Hermione, lasciò al ragazzo un bacio sulla guancia ed un sorriso.

«L'hai fatta arrabbiare veramente molto oggi.» commentò ironica mentre prendevano posto al solito banco. Se Hermione avesse potuto ci avrebbe scritto il suo nome su, riservandolo solo per lei. Sin dal primo giorno aveva adorato quel posto, dato che era in fondo alla biblioteca così che non sentisse il rumore fuori dalla porta d'entrata, ma soprattutto difronte a lei c'era una finestra che utilizzava sia per capire che ore fossero ma anche per guardare il panorama.

«Come sempre, no? Però devo ritenermi graziato perché mi ha perdonato, anche se adesso sono sotto una lente d'ingrandimento grande come una casa.» disse sedendosi al suo fianco, proponendosi poi di aiutarla. «Com'è andata con quel mangiamorte furetto platinato?» domandò poi, ricevendo un'occhiata gelida da parte di Hermione. «Intendevo dire Malfoy... quello stronzo platinato!»

«Bene, se così si può dire. È comunque Malfoy, quindi tutto considerato è andata bene.» rispose dopo averlo richiamato per i soprannomi rivolti verso il suo ragazzo.

«Sei sicura di quello che fai? Nel senso che.. insomma... ti vedo che sei felice ma forse... non è pericoloso stare con lui? Ti tratta bene?»

«Credimi, se non mi trattasse bene non lo guarderei nemmeno più. Lui mi fa stare bene, è strano perché ricordo ancora come mi chiamava e come mi ha chiamato per ben sei anni. Solo che lui adesso è cambiato, è sempre il solito Malfoy solo che... con lui mi sento tranquilla, protetta, desiderata. Litighiamo molto, moltissimo oserei dire ma.. non so. Non lo capisco bene nemmeno io, però me lo merito no? Con Ron le cose non sono mai andate benissimo, con Krum ci sono andata solo per farlo ingelosire così come Cormac e lo sai bene. Lui invece è una mia scelta, sto con lui volontariamente quindi.. quindi niente. Poi ci penserò.» disse confusa, facendo ridere il ragazzo al suo fianco.

«Sono così confuso che il tuo discorso mi sembra addirittura avere senso. Quando lo vedo guardarti in quel modo mi dimentico di chi realmente è.. poi ricordo e vorrei solo schiantarlo! Per Godric... è pur sempre Draco Malfoy! Quante volte l'hai trasformato in furetto? Sembra di vivere in un mondo parallelo.» continuò Harry ma entrambi furono ripresi dalla loro conversazione dalla porta della biblioteca che si richiudeva in lontananza.
Parlando del diavolo, spuntano le corna. Era questo il detto, no? Infatti ecco lì, bellissimo mentre camminava tranquillo senza prestare attenzione a nessuno tranne a Daphne che lo affiancava sempre con il suo atteggiamento superiore ma Hermione l'aveva conosciuta - anche se poco - e sapeva che non era così antipatica come lasciava intravedere. I due si recarono verso un corridoio per poi uscire con vari libri tra le loro braccia. Presero posto su un banco poco distante da loro, più in ombra. Draco solo dopo interi minuti alzò lo sguardo verso Hermione, indicata da Daphne. La guardò senza esprimere alcuna emozione, poi tornò con l'attenzione verso il suo libro. Daphne sembrò riprenderlo per il suo atteggiamento e si voltò verso Hermione, facendo volare verso di lei un biglietto di nascosto.

'Uscire dalla camera del Principe delle Serpi lasciando un biglietto? Ti sei cacciata in un grosso guaio boccino d'oro, scaricando il bambino viziato su di me.
P.S. hai salvato la vita a Piton.'

«Effettivamente, è sempre Malfoy.» commentò Harry, tornando a leggere anche lui il libro di trasfigurazione. Hermione sospirò alzando le spalle e lanciò un'altra occhiata a Malfoy, trovando finalmente il suo sguardo addolcito mentre la guardava. Un breve cenno di capo ed un sorriso trattenuto, poi entrambi tornarono a prestare attenzione ai libri. «E smettila di guardarlo così!»

The truth about monsters; Dramione.Where stories live. Discover now