Confessionario.

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Draco si strofinò gli occhi e sbuffò, cercando di tirar via il braccio dal sotto il cuscino della ragazza che dormiva tranquilla al suo fianco. Si voltò verso il comodino per controllare l'orario: erano le tre e mezza di notte. Riportò lo sguardo su Hermione e cercò ancora una volta di tirar via il suo braccio, che non sentiva più. Ormai dopo mesi doveva essere abituato a quella situazione, dato che lei adorava dormire sul suo braccio. Si poggiò di nuovo su di lei, cercando di dormire ma non ci riuscì.

«Per Salazar, Granger! Devi smetterla di dormire sul mio braccio destro.» sbottò Draco in fine. Hermione sbuffò rumorosamente e si spostò girandosi di spalle, ma non lasciò andare il suo braccio. «Granger non sento più il braccio!» ammise spingendola via, cercando di farla rotolare verso il suo lato del letto.

«Per Merlino, Draco. Sei diventato più rompi palle di prima, possibile?» chiese nel sonno alzando il viso dal cuscino, così che potesse spostare il braccio che tanto reclamava. Draco si spostò ridendo e decise di alzarsi dal letto, recuperando il suo pantalone per coprirsi dall'umidità della camera. «Dove vai?» chiese annoiata, strofinandosi gli occhi per guardare meglio cosa stesse succedendo. Controllò l'orologio sul comodino e si stese di nuovo quando si rese conto che non era ancora l'orario di alzarsi.

«Vado a farmi una passeggiata.» rispose ironico recandosi verso il bagno. Quando uscì dopo pochi minuti trovò Hermione con la bacchetta puntata contro di lui. «Che succede? Abbassa questa luce!» disse annoiato, sorpassandola senza prestare parecchia attenzione, anche se vederla indossare solo i suoi vestiti gli causava sempre una strana emozione.

«Dove vai?» chiese portando la bacchetta lungo il suo corpo per vedere se si fosse vestito, poi tornò al suo viso. Draco era tranquillo ed alzò le spalle in risposta.

«Sono andato in bagno, Granger. Ero ironico, non l'hai notato?» chiese prendendo la sua bacchetta per poggiarla sulla scrivania, poi la spinse di nuovo verso il letto per dormire le ultime ore che gli rimanevano prima di iniziare un'altra terribile giornata tra le stupide lezioni di incantesimi e storia della magia, due materie che detestava grazie ai professori. «Sai, ho notato che mi mancano dei maglioni della divisa. Quelli bianchi, che tanto ti piacevano.. sai qualcosa?» cercò di cambiare discorso, invitandola di nuovo sul letto.

«Forse li avrai rotti.» rispose lei con tono acido, alzando ancora una volta le coperte suoi loro corpi. Draco rise contro il suo petto e lasciò perdere la domanda, chiudendo gli occhi per dormire. Intanto Hermione, però, stava ripensando a quello che era appena successo, era pronta a vivere davvero con l'ansia che lui potesse alzarsi durante la notte ed andare via? Aveva sempre creduto che almeno nell'amore avrebbe trovato le certezze che chiedeva, ma lui di certezze non ne dava nemmeno una. Portò lo sguardo su di lui e le venne indistintamente da sorridere quando lo vide con un espressione tranquilla sul viso, portando una mano sulla sua guancia su cui risaltavano due nei.

«Perché non dormi?» chiese Draco alzando pigramente il viso dal suo comodo petto, per osservare i suoi occhi mentre gli rispondeva. Hermione alzò le spalle e sospirò. «Era una battuta, Granger. Niente passeggiate, ho ricevuto bene il messaggio.» ammise, facendo poi leva sulle braccia per potersi alzare e baciarla, come per rassicurarla.

«Mi avviserai se dovesse succedere di nuovo?» domandò Hermione in un sussurro, temendo la sua risposta. Ed eccola di nuovo lì, la preoccupazione e l'ansia di perderlo di nuovo che la indeboliva e disarmava. Draco sospirò di nuovo, riportando le labbra contro le sue per cercare di distrarla da quella domanda, ma non ci riuscì e quindi si ritrovò a dover rispondere. Hermione ricambiò i baci con la stessa passione di sempre, afferrando anche i capelli biondi tra le mani per stringerli, come a lui piaceva, ma quando si allontanarono chiese di nuovo.

«Non posso promettertelo. Sono abituato a non dar retta a nessuno, e soprattutto non dovevo avvisare nessuno oltre Blaise.» disse semplicemente ed Hermione annuì prima di voltarsi sul lato sinistro, allontanandosi da lui. «Granger..»

«Non sono una cosa che puoi usare. Forse è stato uno sbaglio venire qui questa sera, speravo che le cose potessero cambiare.» disse interrompendolo, poi si girò di nuovo verso di lui e si mise seduta al centro del letto. «Sai cosa mi da fastidio? Che io ti ho cercato ogni giorno, sono entrata nella foresta proibita ed ho dormito in questa camera sperando che tu tornassi. Sono stata una stupida? Forse. Ma pensavo che ci fosse un rapporto di fiducia tra noi due, che stessimo facendo qualche passo in avanti che andasse oltre l'andare a letto insieme. Mi sei mancato in questi giorni ed ho pensato a qualsiasi possibilità. Quando sei tornato non mi hai nemmeno degnato di uno sguardo, mi hai evitato e poi mi hai chiesto di venire qui. Ancora una volta però la stupida sono io, hai ragione. Ho pensato che tu potessi provare un briciolo di.. bene? Per me. Invece a te interessa solo spogliarmi e sfogarti e quando non ti basto te ne vai chissà dove a fare chissà cosa.» spiegò guardando i suoi occhi azzurri mentre parlava. Draco rimase fermo, in silenzio. «E adesso ovviamente non dici niente. Lascia perdere.» continuò poi sorridendo malinconica mentre tornava a stendersi dandogli le spalle.

«Non è così Granger e lo sai. Ti ho aperto le porte di casa mia e non solo ma i miei problemi di fiducia non possono essere superati così. Sono andato nella mia proprietà in Francia, è lì che andavo anche prima quando avevo bisogno di allontanarmi dai problemi dei Mangiamorte. I miei genitori non sapevano di quella proprietà ed era l'unico posto in cui non mi sentivo oppresso dalle richieste dei miei parenti, dalle richieste dei professori. Da tutto.»

«Perché sei andato lì?»

«Ho letto la tua mente e tu-»

«Avevi detto che avevo imparato!»

«Avevi imparato ma non ti rendi sempre conto di quando qualcuno legge la tua mente. Comunque, ti ho letto la mente e spesso ti ho trovata a pensare a Weasley. Mi ha dato fastidio, non sapevo che sentimenti provare e quindi ho deciso di andare via. Lì mi sento al sicuro.» sussurrò le ultime parole come un segreto imbarazzante, qualcosa che doveva essere nascosto, una debolezza stupida. Hermione decise di non continuare ad indagare oltre e portò le labbra contro quelle di Draco, lasciandosi avvolgere di nuovo dalle sue braccia.

«Lo sai che ogni conversazione decente che abbiamo è sempre dopo un litigio? E soprattutto nel letto. Il letto è il tuo nuovo confessionale?» chiese ironica contro le sue labbra. Draco sorrise lievemente e la baciò prima di stendersi di nuovo. «Potevi dirmelo prima senza farmi urlare come una pazza.»

«Tu sei pazza, Granger. Lo sai vero?»

«Sono al tuo fianco, ovvio che sono pazza. Comunque, perché la storia di Ron ti ha dato fastidio?»

«Adesso chiedi troppo, lo sai? Ti ho detto dove sono andato, dormiamo prima che sorga il sole e dobbiamo alzarci.» rispose poggiando il viso sul cuscino. Hermione annuì aspettandosi quella risposta, tornando nella posizione di prima, lasciando però il suo braccio destro libero. Si voltò verso il braccio sinistro e notò che il marchio nero era lì in bella vista, non aveva utilizzato l'incantesimo per coprirlo come aveva fatto poco prima con la Greengrass. Forse qualche battaglia la stava vincendo, con estrema lentezza e calma ma la stava vincendo. «Anzi, come hai convinto San Potter a non dormire con te?» riprese poi Draco, tirando su la coperta sui loro corpi, fino a quasi nasconderli del tutto.

«Ho chiesto un piacere a Ginny, me la farà pagare cara. Sicuramente mi chiederà di farle alcune ricerche, però Draco Malfoy richiedeva la mia presenza nella sua camera. Come potevo dire di no?» rispose con tono estremamente ironico e saccente, alzando lo sguardo su di lui.

«Sento dell'ironia.» commentò pizzicandole il fianco, poi però si abbassò anche lui e tornò sulle sue labbra come una necessità primaria, come acqua nel deserto. «Richiederò la tua presenza nella mia stanza ogni sera, Granger. Quindi cerca di dissuadere Potter dal dormire con te per i giorni restati, anche perché questa cosa mi irrita e potrei andare a fare una passeggiata..» sussurrò mordendole il labbro inferiore.

«Draco, la prossima passeggiata che fai ti consiglio di non tornare perché Daphne mi ha dato una bellissima idea la prima volta ed ho tanta voglia di attuarla.»

«Cioè?»

«Ti diminuisco il pene

The truth about monsters; Dramione.Where stories live. Discover now