L'ultimo dei sopravvissuti capitolo ventidue

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Tutti si girarono verso le bombole semi coperte dal telone, guardandole con sguardo interrogativo.

-Per voi cosa conterranno?-

Chiese Veronica.

-Qualsiasi cosa sia, non può essere niente di buono- Risponde Luna -Serviranno sicuramente per evitare che restiamo quì fino all'alba-

Probabilmente ha ragione. Intanto, fuori dal pullman un'orda di zombie si sta riversando su di noi.

Dobbiamo pensare a qualcosa in fretta.

-Sentite ragazzi, queste armi sono vere- Dice Tom indicando con la mazza le mie lame -Forse gliele puoi lanciare contro a Mattia-

L'idea non è male, ma dubito di riuscire colpirlo con precisione.

-Jack, forse sarebbe meglio che ti arrabbi un po'. Giusto per sconfiggere quest'orda di zombie. Magari, se sopravviviamo fino all'alba, Mattia ci farà uscore veramente-

Sì, è vero. Potrei perdere le staffe, ma niente mi assicura che non farei del male ai miei amici. Sicuramente la rabbia non manca, ma sono riuscito a dominarla abbastanza nelle ultime ore.

-Ragazzi- ci fa Veronica -Queste bombole si sono aperte? Sento un sibilo-

Guardo nella direzione delle bombole e noto che effettivamente l'aria al di sopra di esse sembrava più densa.

-Ok ragazzi. Dobbiamo uscire di quì- faccio io prendendo in mano i maceti.

Apro la porta del pullman ed inizio tarfiggendo il primo zombie che cercava di salire.

Gli tiro un calcio e lo faccio cadere sui suoi compagni, bloccandoli un po' più lontani.

Scendo ed incomincio a trafiggere gli zombie più vicini.

Mi faccio strada tra loro creando un passaggio da dove possano passare anche gli altri.

Ci dirigiamo verso un altro pullman con i "BUU!!!" del pubblico in sottofondo. A quanto pare tifano la squadra di casa.

Ci chiudiamo dentro il veicolo, mentre l'orda di zombie, dimezzata dal nostro passaggio, si accalca alla porta cercando di sfondare.

Questo mi fa venire in mente una cosa.

-Ragazzi, forse ho un piano- tutti mi guardano aspettando che io prosegua -dobbiamo semplicemente passare da un bus all'altro cercando di uccidere più zombie possibili. Prima o poi finiranno- Su tutti si formò un'espressione delusa -E tu questo lo chiami piano?- disse Tom

-È tutto quello che abbiamo- risposi

Intanto, fuori dalla vettura si sentiva il pubblico che ci intimava di uscire. Forse Mattia li aveva anche fatto pagare un biglietto per venire a vederci. Non è possibile che il mondo sia caduto così in basso in così poco tempo.

-Ok, al mio via usciamo, uccidiamo qualcuno e ci nascondiamo in quel camion- faccio io agli altri -Pronti?-

Tutti annuiscono, anche se con poca convinzione.

-VIA!- Apro lo sportello ed esco passando da parte a parte uno zombie che cercava di saltarmi addosso. Corro verso il camion uccidendo più zombie possibile, in modo da facilitare il passaggio agli altri.

Quando arrivo, vedo che i portoni del retro non sono attaccati e che non possiamo chiuderci dentro. Decido quindi di correre verso un fuoristrada, facendo cenno agli altri di seguirmi.

-Ci siamo tutti?- Chiede Luna appena siamo vicini alla macchina.

In tutta risposta un urlo ci fece girare tutti. Sara era a terra, in una pozza di sangue, con uno zombie sopra di lei.

-NOOO!-

Il grido era partito da Mario. Quasi simultaneamente, Mario avanzò in avanti per soccorrere Sara e Tom lo prese per la maglia, trattenendolo.

-È inutile- gli dice -È troppo tardi-

Tutti sapevamo che era troppo tardi, ma rifiutavamo comunque di crederci. Tutti erano tristi per quello che era successo. Eccetto io.

Mi dispiaceva di non averla conosciuta meglio prima che se ne andasse, ma in quel momento ero troppo attento a guardare lo zombie sopra a Sara piuttosto che il suo cadavere sotto.

Il volto pallido era illuminato dalle torce, mostrando quel volto che mi faceva sempre battere il cuore.

Non dimenticherei mai quel suo bellissimo collo che guardavo sempre, ora deturpato dal segno del cappio.

Quello zombie era Jessica.

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