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Quella mattina Louis, come da manuale, si era recato nella piccola scuola di Doncaster. Se fino a qualche mese prima il castano poteva essere ritenuto uno dei ragazzi più solari, divertenti e popolari della scuola, adesso i giudizi su di lui erano del tutto mutati.
Louis non rideva più come un tempo, non parlava quasi con nessuno, preferiva semplicemente rimanersene in disparte non prestando minimante attenzione a chi lo circondava.

"Non hai affatto un bel colorito oggi" sussurrava Nick mentre si affiancava all'amico guardandolo preoccupato. Louis non gli aveva detto nulla, non gli parlava più, si limitava semplicemente a rispondere a monosillabi ad ogni suo domanda o constatazione. Era da tempo che i ragazzi non aveva una vera e propria conversazione eppure a Nick sembrava non importare l'improvviso distacco del ragazzo. Lo considerava un fratello e niente sarebbe riuscito a mettere in discussione il grande affetto che provava nei suoi confronti.

"Non ho dormito bene questa notte"diceva Louis con una scrollata di spalle per poi dirigersi verso la classe sotto lo sguardo preoccupato del moro. Cosa diavolo stava succedendo al suo amico?
Nick non si fece seminare, raggiungendo invece velocemente per poi guardarlo con occhi languidi.

"Andiamo, ti accompagno in infermeria"

"Sto bene Nick,non ho alcun bisogno di andare in infermeria" il ragazzo continuò il suo percorso lasciando indietro l'amico. Odiava chi cercava di avere compassione per lui e sembrava che nessuno riuscisse più a capirlo veramente.

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"Aprite il vostro libro a pagina 43, oggi vi spiegherò la tettonica delle placche. Qualcuno di voi ha idea a cosa si riferisca?"Chiedeva la professoressa di biologia mentre sistemava al meglio i suoi occhiali sul naso per poi guardare in direzione della classe con una smorfia sul volto. Nessuno osò risponderle creando così un forte disagio nella donna che avrebbe preferito essere da tutt'altra parte piuttosto che in quella classe di inutili capre. Non sopportava quei ragazzi ignoranti e senza un briciolo di intelligenza che si ritrovava a seguire nelle sue lezioni.

"Tomlinson avevo detto di darci un'occhiata, spero che lei riesca a spiegarci almeno i concetti basilari dell'argomento" disse dura mentre guardava con un'espressione irritata in direzione del castano che se ne rimaneva semplicemente in silenzio senza proferire parola.

La classe era composta da 23 alunni ma come sempre la professoressa decideva di mettere in difficoltà il più piccolo. D'altronde era ben risaputo il forte disprezzo che nutrivano l'uno per l'altro. Il tutto risaliva al primo anno di liceo, quando Louis un po' più esuberante dei compagni della sua classe aveva mandato fuori di testa la maggioranza dei suoi docenti. A nessuno importava di quanto il ragazzo fosse diventato docile gli ultimi periodi, nessuno osava dimenticare il terribile atteggiamento avuto dal ragazzo durante gli anni passati.

"La tettonica delle placche è il modello di dinamica della Terra su cui concorda la maggior parte degli scienziati che si occupano di scienze della Terra, secondo cui la Terra è divisa in una ventina di placche principali" diceva la voce roca di un uomo che entrava tranquillamente in classe posando più dei fogli sulla scrivania della docente.

"Mi dispiace Diana, sono venuto a portarle questo e ho sentito la sua domanda, spero che non sia un problema per lei se ho deciso di risponderle" diceva con un sorriso sornione mentre due adorabili fossette gli contornavano il volto. La donna arrossii leggermente mentre guardava in direzione del professore di letteratura con occhi sognanti.

Il completo nero che l'uomo indossava fasciava perfettamente il suo corpo tonico e snello, avrebbe lasciato chiunque interdetto alla scena.

"Certo che no, assolutamente nessun problema".

L'uomo che non dimostrava avere più di 25 anni guardò in direzione di Louis che diventò subito di qualche tonalità più vivace. Il suo sguardo inquisitore lo metteva in soggezione, non riusciva a capire cosa gli succedesse quando quei magnetici occhi verdi si posassero su di lui. Sembrava stessero indagando, scrutandolo attentamente, Louis si sentiva tremendamente a disagio, come se in qualche modo fosse la sua anima ad essere esaminata.

"Credo che lei sia davvero fortunata ad essere stata assegnata a questa classe, sembrano dei ragazzi fantastici Diana" diceva con un pizzico di malizia nella voce mentre continuava a rivolgere la sua attenzione verso il più piccolo che adesso si passava imbarazzato una mano tra i capelli color caramello.

Non aveva mai avuto modo di confrontarsi o parlare col professore ma l'uomo sembrava fin troppo familiare. Una sensazione di vuoto, freddo e confusione si impossessarono del più piccolo mentre quei due occhi verde smeraldo diventavano rosso fuoco nella testa di Louis facendolo pietrificare sul posto. Era terrorizzato e non riusciva a spiegarsene il motivo.

"Io devo andare in bagno" esclamò il ragazzo ad alta voce alzandosi velocemente dal suo posto per poi dirigersi frettolosamente verso la porta d'uscita della classe senza aspettare una vera risposta da parte della docente. Incrociò per l'ultima volta gli occhi dell'uomo sentendo una sensazione di vertigini, pelle d'oca.

Gli occhi diventavano pesanti, la vista leggermente sfuocata e poi il nulla, solo buio mentre sentiva due braccia forti e fredde circondargli la vita.


Questo è il primo capitolo❤️ cosa ne pensate?🤞

Come avevo preannunciato sto provando ad utilizzare questo differente metodo di scrittura. Sono ancora leggermente titubante al riguardo ma spero che riuscirò a cavarmela ahahha

BLOOD TASTE {Larry Stylnson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora