-No.-
Newt non alzò nemmeno lo sguardo. Posò la mano sulla maniglia della portiera, sentendo le lacrime scendere e rigargli le guance. Non poteva permetterlo. Non poteva portare anche Thomas giù con lui. Non si meritava niente di tutto quello. Voleva che Thomas fosse felice, che vivesse una vita piena e serena, e se lui fosse stato parte di essa, Thomas non sarebbe mai stato felice. Doveva cavarsela da solo, come aveva sempre fatto. Ammesso che riuscisse a trovare la forza.
Non osava incontrare lo sguardo del moro di fianco a lui, non sarebbe riuscito a sostenerlo.

-No?-domandò flebilmente lui.

-No. Hai già fatto abbastanza. Va a casa.-Newt aprì la portiera e scese dall'auto. Continuava a piovere.

Thomas ci mise qualche secondo per riprendere lucidità e reagire, e scese subito dall'auto, seguendo il biondino che già si era incamminato verso il portone del condominio, apparentemente intenzionato a non voltarsi indietro. Ma la verità era che Newt avrebbe voluto voltarsi, anche solo per incontrare un'ultima volta lo sguardo del moro, anche solo per assaporare un'ultima volta quella sensazione di pace e di sicurezza che solo quegli occhi ambra riuscivano a dargli. Solo quegli occhi calmavano la tempesta della sua anima. Ma si trattenne, si trattenne per non mostrare le lacrime, che forse non si sarebbero notate comunque, mescolate alla pioggia torrenziale. Si trattenne perché lo amava.
Lo amava, e adesso finalmente si rendeva conto di cosa volesse dire.
Adesso finalmente capiva cosa significasse desiderare la felicità della persona che si ama, ad ogni costo. E se il costo era uscire dalla vita di Thomas per sempre, allora lo avrebbe fatto.
Thomas non aveva bisogno di lui, non aveva bisogno dei suoi problemi, e anche se in quel momento non riusciva a capirlo, troppo accecato dai propri sentimenti, prima o poi si sarebbe stancato di combattere i demoni di Newt in una lotta persa già in partenza.

Lo amava a tal punto che sapeva che non meritava di cadere nel buio così come aveva fatto lui, perché prima o poi Newt, volente o nolente, ce lo avrebbe trascinato.

-Newt! Fermati!-
Il biondo si bloccò, incapace di muovere un altro passo al sentire la preoccupazione e la disperazione nella voce di Thomas. Dio, cosa aveva fatto? Perché gli aveva permesso di avvicinarsi a lui?
-Non ti lascerò da solo. Non stanotte.-
Newt sospirò, tirandosi via dalla fronte il ciuffo fradicio e trattenendo le ciocche tra le nocche.
-Devi.-disse, sperando che la sua voce non lo tradisse. Più duro sarebbe stato, più quella discussione sarebbe finita presto. Avrebbero sofferto entrambi, ma era sicuro che Thomas lo avrebbe dimenticato.

-No, non devo. Non posso.-
-Sì, invece. Devi andare via. Tornare a casa, dalla tua famiglia, dai tuoi amici. Tornare da chi ti vuole bene. Non perdere tempo con me.-
-Perdere tempo con te? Newt, ma che stai dicendo...-Thomas era terrorizzato: passo dopo passo, si avvicinava a Newt, mentre la pioggia gli bagnava i vestiti, lenta e inesorabile.
-Hai ragione, non stai perdendo tempo con me. Lo stai letteralmente sprecando e buttando al vento. È tutto inutile.-
-Inutile?- Thomas era ormai ad un passo da Newt, che non accennava a volersi voltare. Le loro parole, ormai ridotte a sussurri, si perdevano nella notte.
-Ci sono certe cose che non possono essere riparate, Tommy. Si rompono e basta. E per quanto tu possa provarci, niente rimetterà assieme i pezzi, soprattutto se era un oggetto scadente. Lo si butta, e basta.-
Newt sospirò, esitando un attimo. Sapeva, nel profondo del suo cuore, che quella sarebbe stata probabilmente la cosa più difficile che avrebbe fatto nella sua vita.
-E a volte succede lo stesso con le persone. E forse io non sono mai stato intero, non sono mai stato funzionante, sono sempre stato a pezzi. E non puoi usare qualcosa di rotto, non ti serve. Anzi, averlo davanti agli occhi non farà altro che ricordarti che è stato un acquisto stupido, che hai sprecato i tuoi soldi. E tu stai sprecando il tuo tempo, con me.-
-Newt, stai delirando...non puoi dire sul serio-affermò con scarsa decisione Thomas, sempre più in preda alla disperazione.
-No, anzi. Non credo di essere mai stato così lucido come adesso.-
-Guardami, Newt. Ti prego.-

Rainy Days|NewtmasWhere stories live. Discover now