What's going on with me?

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Non mi era mai capitato di fare un video così.
Ne avevamo registrati a centinaia, insieme, io e Andrea, utilizzando semplicemente noi stessi, la nostra fantasia e un sito internet.
Ma non mi era mai capitato di soffermarmi così tanto sui dettagli.
.

Eravamo nel bel mezzo di quella che si sarebbe rivelata una registrazione di un'ora e mezza abbondante.
Vaccino, la serie che avevo portato io e di cui lui aveva preso il comando senza dire nulla.
Una delle serie più pesanti da registrare.

Fino a che i fan scherzano sull'italiano medio e sul pesce siluro, è facile, un tema leggero tutto sommato.

Poi arrivano i video-montaggi in cui ti prendono per il culo per non avere una ragazza, i meme sui frame di video in cui stiamo facendo qualcosa di anche solo lontanamente gay e le allusioni leggere che ti fanno riflettere e sentire strano.

E qui, in questo frullato di sensazioni, trovate me, a riflettere, come ho detto.

Abbiamo reagito ad un meme sul fatto che Andrea mi stesse guardando le labbra nel video di un'eternità fa.

«Che cagata.» ho detto.
"Perché mi guardi le labbra così spesso?" ho pensato.

Andrea scorre avanti nel nostro Reddit.
Bofonchia qualcosa sull'upvote e continua a scorrere in silenzio.

Sono queste le parti che non vedete voi, quelle di silenzio, in cui lui fa sempre qualcosa e io mi limito solo ad osservare.
Quattro anni fa potevo ancora dire di star guardando per apprendere, ma, dopo otto anni di YouTube, non ho più scuse del genere.
Semplicemente, mi piace guardarlo digitare su una tastiera e seguire ciò che fa, passo per passo, tasto per tasto.
Anche se ormai, potrei ripetere i movimenti delle sue dita ad occhi chiusi.

Ha sempre avuto le mani così affusolate?
Le sue dita sembrano quelle di un pianista.

Suppongo che, in fondo, Andrea non sia poi tanto diverso da un musicista.
Entrambi fanno arte, perché si, montare video con effetti sonori, effetti speciali e qualità audio sincronizzata ad un'immagine nitida, è definitivamente arte.

Io stesso ho ancora problemi nel destreggiarmi nel mare di comandi, ma lui sembra nato per farlo.
Dietro ogni filmato stupido che rilasciamo, ci sono un lavoro immenso ed anni e anni di pratica.
Come per la melodia di un pianista.

Sorrido leggermente all'immagine, cercando di riprendermi dalla mia trance.

Come mi è venuta questa? Bah.

Scuoto un po' la testa, cercando di tornare alla realtà.
Non so cosa mi succeda oggi, sembra che io abbia costantemente la testa fra le nuvole.

Un sussulto leggero da parte di Andrea e un movimento meno delicato della mano che stavo fissando, mi riportano coi piedi per terra per un po'.
Ha riso leggermente, in merito a qualcosa di poco divertente, o almeno, non abbastanza da catturare definitivamente tutta la sua attenzione.
Mi intravede con la coda dell'occhio, mentre lo guardo, ma siamo entrambi troppo svegli e orgogliosi per rimanere a fissarci negli occhi come due ragazzini alla prima cotta.

Quindi spostiamo lo sguardo sul PC, cercando di concentrarci quel minimo che necessita per far uscire un video divertente.

Ma oggi, apparentemente, non sono in grado di tenere lo sguardo fisso su quello schermo.
E mi sorprendo di nuovo a guardare Andrea.

Ha un profilo delicato, sebbene abbia un volto sottile.
La curva del naso non rispetta i canoni di perfezione, né tantomeno ha una mascella marcata come vorrebbero i lineamenti di un Adone, ma in qualche modo, ha un profilo armonioso e aggraziato.

Gli occhi, grandi e del colore di una tempesta nel bosco, su cui ora si riflettono le luci dello schermo, sono talmente luminosi da sembrare quelli di un bambino.

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