||chapter 2||

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"Auro ... sveglia, dobbiamo allenarci" mi sveglia Gionata già vestito.

"Sì, ora mi preparo"

Mi vesto con pantaloni della nike e un top nero. Ai piedi metto le mie amate Nike air 97 nere. Scendo e solo Charlie è sveglio e sta facendo colazione.

"io vado a chiamare gli altri" dice Gionata lasciandoci da soli.

"Charlie..."

"Ho avuto paura. Per la prima volta in vita mia. Poteva avere anche lui una pistola, lo sai?"

"Lo so, ma gli ho sparato prima io ... Charlie, ti ha dato del codardo. E ha detto che papà è un lurido bastardo."

"Hai fatto bene ... ora vieni qua" dice alzandosi.

gli vado incontro e lo abbraccio

"So cavarmela da sola. Poi ero con Gionata"

"Lo so. Ma Luca non è mai stato uno che aveva paura. Lui ha sempre messo paura agli altri. E poi ha lavorato con noi e con nostro padre."

Sciogliamo l'abbraccio e arrivano tutti, guidati da Gionata.

"Bene. Ci siamo tutti. Sfoderiamo le armi"

Andiamo nel seminterrato, dove ci sono tutte le armi.

"Aurora e Chiara, voi queste. Giona ed Elia questi gioielli ed io questa, okay?"

Le nostre sono delle calibro nove, quelle di Gionata e di Elia sono mitragliatrici leggere, mentre Charlie ha deciso di prenderne una pesante.

"Dai vi manca ancora poco, poi venite con noi in città." dice mio fratello.

"Io sto bene al Pup." dice Chiara.

"Io no." dico caricando la pistola.

"Bene, in questi giorni ti alleni, poi ti faccio il test."

"Sì! Però il lavoro del Pup non me lo toglie nessuno." E dopo che mio fratello ha acconsentito usciamo e saliamo la collina, poi la scendiamo dall'altra parte.

"Ah, ragazzi... io domani sera devo andare in città. Lascio come sempre il ruolo a mia sorella."

Mettiamo le armi al centro di un grande cerchio, e iniziamo a correre su quest'ultimo

Tutti abbiamo già il fiato, e facciamo senza fatica dieci giri.

Riposiamo e andiamo a prendere le armi al centro.

"Bene, ora la mira. Elia non sei fatto, vero?"

"No, è prima mattina. Non faccio ancora così schifo dai..."

"Mh... tu Gionata?"

"No" dice guardando bene la sua mitragliatrice.

"Auro? Chiara?"

"No" alziamo gli occhi al cielo. "Tu?" Chiedo.

"No no. Vedete tutti i bersagli? Bene, sapete cosa fare. Aurora, tu con l'arco."

Prendo l'arco e scelgo l'ultimo bersaglio, che ha la mela sopra.

Mi metto in posizione, e sento mio fratello che mi aggiusta la postura delle braccia.

"Allora, così che è difficile per te, prendi in mano un arco dopo quello che è successo. Ma nel test ci sarà, quindi, rispolvera la tua mira perfetta. Metti all'oscuro i tuoi ricordi. Prendi un respiro."

Mi concentro. Guardo la mela sopra il bersaglio. Chiudo gli occhi.

*Flashback*

"Aurora, vai via!"

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