Problemi

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-Allora? Sto aspettando.-dico io con superiorità, incrociando le braccia.

- Cosa vuoi sapere esattamente?- domanda la donna tornando apparentemente normale.

- Se tutto questo avrà delle ripercussioni su di me. Dato che lei ha ucciso delle persone e le ha fatte tornare in vita.- spiego rimanendo vigile e attenta ad ogni sua parola e movimento.

-Può darsi ma non ne sono sicura. Dato che hai mancato al tuo dovere potresti perderlo.- mi risponde lei con naturalezza.

L'odio si sta nuovamente impossessando di me, proprio come l'ultima volta. La notte della mia metamorfosi. La notte in cui ho reclutato due persone, ovvero Rachel e il suo fratellino Paul.

Di nuovo quell'aura nera come la pece che avvolge l'intera mia figura. Forza, odio, male. Tutto concentrato nel mio corpo e sento che sta per esplodere.

Mi muovo in modo incontrollato. Sto impugnando la mia falce e con velocità mi dirigo verso Eloise.

Mi ha rovinato l'esistenza. Il mio ruolo, a cui tanto tengo. Non voglio perderlo.

Mi scaglio contro di lei e cerco di mietere la sua anima. Anche se, a mio parere, questa donna meriterebbe una morte lunga e dolorosa.

Improvvisamente qualcuno blocca il mio colpo diretto ad Eloise. Mark mi ha fermato il braccio per evitare che colpissi la madre e mi fa indietreggiare.

Prima però mi sussurra "calmati" in modo dolce e premuroso. Stavo per uccidere sua madre e lui mi risponde in questo modo?

Strano.

Mark si gira verso la madre e la fulmina con lo sguardo.

-Cosa hai fatto? Hai pensato anche ad altri oltre che a te stessa facendo quell'incantesimo?- urla Mark contro la donna che appare impassibile.

-Ovvio. Ti ho salvato la vita rendendoti immortale insieme ai tuoi fratelli e sorelle per evitare che qualcuno vi uccida come i tuoi cugini. Direi di si. Ho tutti gli spiriti contro solo per avervi reso tali.- risponde Eloise impassibile.

-Tu ci hai solo fatti diventare dei mostri! E non hai neanche chiesto se eravamo d'accordo!- risponde Mark su tutte le furie. Ma, nonostante le accuse del figlio, la strega non cambia espressione.

-Pensala come vuoi- si limita a dire la madre, ma forse ha fatto la mossa sbagliata.

Infatti, colui che mi ha fermata, si scaglia sulla donna tirando fuori i suoi canini lunghi e affilati.

Anche se sono la morte, non ho voglia di spargimenti di sangue. Sempre se non sono io ad uccidere, ovviamente.

Con il dominio dell'aria blocco Mark, che è già a pochi millimetri dal collo della madre.

Lo allontano di qualche metro, lo raggiungo mettendo via la falce, gli cingo il petto con le braccia, apro le ali e ci allontaniamo, diventando un tutt'uno col cielo ormai buio, mentre sul viso di Eloise vedo stampato un ghigno di soddisfazione nel momento in cui ci spariamo dal suo campo visivo.

Atterro dopo qualche ora. Almeno sono sicura di essermi allontanata abbastanza.

Lascio la presa intorno al corpo di Mark e mi allontano leggermente.

Nessuno dei due ha parlato durante il tragitto.

-Perchè mi hai portato con te?- dice il ragazzo rompendo l'imbarazzante silenzio.

-Vuoi ancora allearti con me?- non posso credere a quello che ho detto. Maledizione Rooth!

-Perchè me lo chiedi?-risponde impassibile lui.
Perche? Non lo so nemmeno io perchè!

-Ho visto come hai reagito prima e non voglio che tu ti intrometta col mio compito. È già appeso ad un filo per colpa di tua madre. Non posso controllare gli altri ma almeno uno posso tenerlo d'occhio. Ti studierò anche e tu puoi fare le tue domande su di me. È solo un motivo precauzionale e sto anche esudiendo la tua richiesta di accompagnarmi. Allora... Accetti?- dico infine cercando di essere il più convincente possibile.

Strano, ma vero, voglio la sua compagnia.

Mark mi sorride. Un sorriso dolce. Solo guardarlo mi rende felice, tanto da donargli lo stesso sorriso.

-Certamente.- dice solamente avvicinandosi a me e lasciandomi un dolcissimo bacio sulle labbra, il primo fi una lunga serie. Almeno lo spero.

IL VOLTO DELLA MORTEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora