1991

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"Nessuno."
Mi disse mio marito, prima di morire.

Non l'avevo mai capito cosa mi volesse dire con questo.
Pensavo più a come sopravvivere senza di lui, che a cosa dovesse significare.

Mercoledì, il 3 aprile 1991.
Una ragazza di 19 anni, con un marito defunto. Chi se l'ho immaginava che finiva così.
Non sapeva più chi era, pur la sua età così giovane e piena di sogni irrealizzabili.

Non ha dormito tutta la notte.
Sono le 8:39 ormai, e lei non ha ancora sonno.
13 ore, 42 min e 39 sec a guardare il soffitto senza muoversi un centimetro.
Un anno fa è successo tutto questo.
Un anno che combatte da sola, anzi, con i suoi demoni vicini. Loro, che la vogliono vedere soffrire, ogni giorno, per quanto siano gli unici che la tengono in vita.

I suoi pensieri furono interrotti dalla sua vicina, nient'altro che la sua migliore e unica amica.

"Mikela, alza subito quel tuo bell corpo maleodorante dal letto. Non ti farò fare la fine che speri."

»Non ne ho voglia, Karen«, rispose Mikela.

"Devi farlo, fallo per me tesoro", disse Karen con occhi tristi.

»Per favore, lasciami stare.«, replicò a voce bassa un altra volta Mikela.

Stava male Karen, a vederla così. Sembrava und vegetale vivente.

Karen le fece un sorriso, si avvicino a lei per sedersi accanto e sussurrarle:

"Mi fa male sentirti dire così. Ma peggio ancora vederti così. Scendi, ti prego, ti ho preparato la colazione, anche se è quasi pranzo."

Mikela non la guardò neanche.

Karen si alzo, a ando verso la porta per uscire. Un passa dalla porta si fermo, ma non si girasse.

"Ti prego, non mi mollare pulcino.", disse prima di uscire e ritornare a casa sua.

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⏰ Last updated: Mar 31, 2020 ⏰

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