capítulo 7

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Let's fall in love for the night ~ FINNEAS

Uscirono dall'appartamento senza dire niente, avevano capito che avrebbero passato la notte insieme, da soli, e questo li rendeva felici. Pedro si sentiva come un adolescente alle prime armi, le farfalle nello stomaco non smettevano di volare. Alba invece era elettrizzata, ogni minimo passo le faceva ritorcere lo stomaco. Si era innamorata perdutamente di quell'uomo, e questo la spaventava molto.
Rimasero per un po' in silenzio, camminando per le strade di Castellón illuminate dal chiaro della luna.
Alba si rese conto che non sapeva nemmeno dove stavano andando, ma non le dispiaceva affatto, stava seguendo Pedro ed era curiosa di vedere dove l'avrebbe portata.

"allora," decise di rompere il silenzio "dove mi stai portando?" domandò guardandolo curiosamente.

Lui la guardó sorridendo "in spiaggia... Ti va?"

Alba annuì dolcemente, abbassando lo sguardo. Alba, con la coda dell'occhio, osservava discretamente la figura che la stava accompagnando, studiandone i movimenti. Ma come avrebbe fatto a dimenticarlo? Il giorno seguente lei sarebbe dovuta tornare in Italia e Pedro era una star di Hollywood che aveva ben altro a cui pensare. Si immaginò a casa, qualche mese dopo il ritorno in patria, con un pacchetto di fazzoletti ormai terminato mentre riguardava Narcos dall'inizio fino alla fine. Pedro invece, non sembrava porsi quel problema. Stava invece pensando a come avrebbe potuto corteggiare Alba nel modo più romantico possibile; ripassò mentalmente tutti i film d'amore che aveva guardato, cercando di ricordare quale fu la scena che più lo emozionò. Niente, la sua mente aveva fatto tabula rasa. Dopo qualche minuto si rese conto di averla condotta fino alla spiaggia, convincendosi che dopo tutto la spiaggia di notte, le stelle, la luna riflessa nell'acqua e un po' di musica romantica sarebbe stato più che sufficiente. 

"Arrivati." sorrise, voltandosi verso Alba.

Alba aveva il cuore che batteva a mille, ma le dita di Pedro che, con la scusa di condurla, si insinuarono tra le sue la resero più tranquilla. Si gustò la sensazione delle sue mani soffici, curate, quasi troppo perfette per essere di un uomo. Notò un piccolo tatuaggio tra il pollice e l'indice della mano sinistra, così, essendo che la stava stringendo, la avvicinò al suo volto per vedere meglio. Pedro la guardò curioso, accennando un sorriso.

"è davvero bello." sorrise lei, poi mollò la mano per sistemarsi il vestito e si tolse le zeppe.

Pedro sentì subito la mancanza del calore che emanava il suo corpo, ma cercò di trattenersi. Piuttosto si mise al lavoro, sistemando le sdraio vicine. Alba si sedette in una delle due, guardando curiosamente Pedro che sembrava concentrato sul da farsi. Lo trovava davvero affascinante, con quello sguardo concentrato, la bocca serrata e le mani suoi fianchi. Poi tutto d'un tratto, Pedro si allontanò, dirigendosi verso un albero. Alcuni secondi dopo, tornò con dei rami, fiero di essere riuscito a spezzarli così agilmente.

"Non sarà freddo, ma quest'arietta mi sta gelando le ossa." osservò, prendendo l'accendino e cercando di accendere il falò che aveva creato.

Alba si accese una sigaretta, osservando divertita l'attore mentre cercava di incendiare quei quattro rametti che aveva trovato. Pedro si voltò verso di lei, notando stesse ridendo sotto i baffi.

"Perché stai ridendo?" domandò confuso.

Alba scoppiò a ridere ancora più forte, affiancando Pedro per aiutarlo "fammi provare..."

Prese una corda trovata in una sdraio e, con un altro ramoscello, creò una specie di meccanismo per fare frizione e quindi incendiare il legno. Dopo qualche minuto iniziò a prendere fuoco, così decise di inumidire un ramoscello per far si che il fuoco non si spegnesse subito. Pedro la stava guardando senza parole, non aveva mai visto nessuno in grado di accendere un fuoco in pochi passaggi. Alba si alzò in piedi, andando verso l'acqua per risciacquare le mani piene di cenere. Il vestito bianco si era bagnato sull'orlo, così si trovò costretta a sollevarlo leggermente per non peggiorare la situazione. Pedro la stava ammirando da lontano, godendo della vista idilliaca di quella giovane ragazza illuminata dal chiaro di luna. Alba si voltò verso di lui, andandogli incontro.

"Com'è l'acqua?" domandò Pedro, grattandosi leggermente il mento.

"Tiepida. Vuoi una sigaretta?" domandò lei, passandogli il pacchetto.

Lui annuì, continuando a guardarlo. Alba si chiese se ci fosse qualcosa di sbagliato in lei, visto che l'attore non sembrava voler distogliere lo sguardo dal suo. Si sedette accanto a lei, prendendo una delle ultime sigarette rimaste, per poi allungarsi nella sdraio. Alba lo scrutò, non potendo evitare di ammirare il suo collo circondato da una catenella d'oro, la camicia sbottonata abbastanza da farle immaginare la perfezione del suo petto, quegli occhi bruni dolci ma allo stesso tempo ardenti.

Poi, tutto d'un tratto si alzò "vado a prendere la cassa per la musica, tu resta qui."

Scomparse dopo qualche secondo, lasciando Alba da sola. Lei prese velocemente il telefono, sistemandosi il trucco che le rimaneva e incipriandosi il viso alla velocità della luce. Si chiese se lui fosse interessato quando lo era lei, ma i suoi pensieri negativi vennero interrotti dalla suoneria del telefono.

"Pronto?"

"Come sta andando?" La voce di Lucrezia le trasmise tranquillità.

"Tutto bene, anche se sto crepando. Siamo in spiaggia... beh, io sono in spiaggia." le disse lei, guardandosi intorno.

"Aspetta, dov'è Pedro?" domandò Lucrezia preoccupata, mentre vegliava sulle altre addormentate.

"Ehm... è andato a prendere la cassa per la musica." lo sguardo di Alba era fisso sul punto in cui Pedro era scomparso pochi minuti prima. 

"Stai bene?" domandò l'amica, sentendola strana.

"No, non sto bene! Perché mi devo sempre innamorare delle persone irraggiungibili?!" Alba si lasciò andare, confessando alla sua cara amica i suoi sentimenti errati. 
"Vorrei poterlo avere tutto per me, baciarlo-" in quel momento però vide Pedro ricomparire "è stato bello sentirti mamma, ci vediamo domani!" disse, concludendo la telefonata.

Lucrezia, dall'altra parte, si stava chiedendo se Alba avesse bevuto, ma poi capì al volo la tattica, anche perché non era la prima volta che la usava. Si rimise a letto accanto a Anita, che sembrava stare meglio. 

Nel frattempo Pedro la raggiunse: portava con se una coperta, degli snacks e la famosa cassa per la musica. Sembrava davvero felice, non era teso come qualche minuto prima. Alba però non sapeva che Pedro, prima di tornare da lei, aveva dovuto chiamare il suo amico Oscar, il famoso Oscar Isaac, per confessargli i suoi sentimenti e i suoi dubbi. Oscar in pochi minuti gli disse tutto quello che serviva, ovvero che se era davvero innamorato doveva tenersela stretta. Pedro, al sentire le parole dell'amico, si sentì mille volte meglio e il peso che portava sul petto svanì magicamente. Infatti si guardò allo specchio, si diede una sistemata ai capelli e scese dall'appartamento velocemente. Appena raggiunse Alba, le sorrise dolcemente, per poi posarle la coperta sulle spalle. Non avrebbe voluto farlo, avrebbe voluto solo rimanere ad ammirare la sua pelle illuminata dal chiarore di luna, ma preferiva farla stare al caldo. Alba, al tocco di Pedro, sentì una scossa che aveva provato solo mentre ballavano. 
In quel momento capì, ormai il suo cuore, e il suo corpo, appartenevano a lui.

mi corazòn es tuyo - Pedro Pascal Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora