Capitolo 2

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Erano le dieci di mattina; mi svegliai con una ciocca di capelli in bocca, sputacchiai e mi misi sui gomiti.
Ma che..., pensai.
Probabilmente quella notte avevo mandato all'aria le coperte, perché erano tutte a terra e accorgendomi di questo fui percorsa da un brivido.
Mi alzai e andai a farmi una doccia rinfrescante.
Mi asciugai i capelli e me li pettinai, e ora i vestiti...
Mi misi una canottiera nera e un paio di jeans.
La canottiera che indossavo me l'aveva regalata Isabelle e si vedeva anche. Era molto scollata, ma me ne feci una ragione e uscii dalla stanza per fare colazione.
"Buongiorno dormigliona!" Izzy era davanti ai fornelli e stava cucinando dei pancake.
"E tu da quando cucini, scusami?" le dissi io fintamente scandalizzata.
"Cucino da quando Simon mi ha chiesto di andare a convivere! Dovrò pur fare qualcosa nella mia futura casa!" Isabelle si soffermó con fierezza sulla parola mia.
"Te lo ha chiesto! Finalmente non mi stresserà più con le sue frignate, dovrei chiederglielo? E se mi dice di no?" le dissi io, imitando Simon; in fondo imito bene il mio migliore amico.
"Hey! Tu lo sapevi?!" mi guardó divertita.
"Certo,  sono la sua parabatai, no?"
"Buongiorno ragazze" Jace entrò in cucina e mi diede un piccolo bacio di sfuggita.
"Hey" gli dissi io.
"Aspetta, cosa ci fa Isabelle Lightwood con un mestolo in mano?" chiese Jace sorpreso.
"Ma che cosa avete tutti oggi! Sono solo felice, qualche problema?" disse Izzy, era scettica.
"Quindi tu quando sei felice fai le cose che odi di più? Buon per te!" rispose Jace ridendo tra sé.
"Ok, basta; Izzy andrà a vivere con Simon, è per questo che è così felice e cucina anche." Proprio mentre dicevo questo, Alec entrò in cucina.
"Ho fame" fu la prima cosa che disse.
"Buongiorno anche a te" gli dissi.
"Mmm..." fece lui.
Ci sedemmo tutti al tavolo e cominciammo a mangiare i pancake un po' bruciacchiati di Isabelle.
Alec era il capo dell'istituto e molto spesso si rinchiudeva nel suo ufficio per riflettere; probabilmente era stato sveglio tutta la notte perché sotto agli occhi aveva due occhiaie incredibilmente bluastre.
"Ci sono state due uccisioni sta notte" ci disse lui di punto in bianco. "Sono stato nel luogo dell'omicidio, verso le tre penso, era un demone Kuri" sbadiglió e mise in bocca un pezzo di pancake.
"Come?! Sei andato lì senza di noi? E se quel demone ti avesse ucciso?" gli urlai contro.
"Da quando ti preoccupa quello che faccio?" disse lui con uno sguardo indecifrabile.
"Da sempre, Alec! Sei mio amico, se fosse andata Izzy mi sarei preoccupata ugualmente!" gli risposi furente.
"Chi ha ucciso il demone?" chiese Jace ad Alec per calmare un po' le acque.
"Tale Nyv, era una mondana, aveva tutta la pelle lesionata, a tratti anche corrosa...icore demoniaca probabilmente" Alec si alzò di tavola e se ne andò senza nemmeno un saluto.
"Che caratteraccio" dissi io, anche se sapevo che lui era fatto così.
"È stanco, dovremmo lasciarlo stare per un po'. Poi noi due abbiamo da fare oggi! Tra poco è il tuo compleanno Clary, dobbiamo andare a comprarti un vestito per la tua festa!" Izzy era visibilmente eccitata.
"Per l'Angelo Isabelle! Va bene, ma non staremo via per più di due ore, ok?" dissi io esasperata.
"Ok, io vi lascio da sole a discutere su... Vabbè ciaoo" Jace mi diede un piccolo bacio e se ne andò.
"Pronta per una giornata pieeena di divertimento?" mi chiese Isabelle battendo le mani.
"Yee" le dissi allora io con finta allegria.
Una mezz'oretta dopo eravamo uscite dall'istituto.

Inaspettato (Clalec) Where stories live. Discover now