Era lui quello diverso e si sentì in colpa per non aver nemmeno il coraggio di ammetterlo ad alta voce, ma cercò di scacciare quei pensieri negativi, tornando a focalizzarsi su Jimin.

"Va bene, mi fido di te Chim: puoi tenere tu Yeontan."

Anche se, in realtà, se ne stava già pentendo.

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"Mi raccomando Jimin: ogni sera dopo la passeggiata devi dargli un misurino e mezzo di crocchette ed uno di riso assieme a due cucchiaini di olio. Assicurati che la sua ciotola dell'acqua sia sempre piena e raccogli i suoi bisognini coi sacchetti che ti ho lasciato assieme al suo cuscino preferito!"

Il ragazzo dai capelli argento alzò gli occhi al cielo, annuendo al migliore amico che, in ginocchio in mezzo alla stazione, coccolava il proprio cane con sguardo triste.

"Non piangere Tannie, papà sarà di ritorno prima che tu possa abbaiare!"

Yeontan guaì sconsolato in risposta, iniziando a leccare tutta la faccia del suo padrone sotto lo sguardo divertito di Jungkook, bello come sempre nei jeans neri, la maglietta bianca e la giacca di pelle.

Erano trascorsi un paio di giorni dalla discussione con Jimin e Taehyung sarebbe partito di lì a pochi minuti proprio assieme al corvino, diretti a Seoul, in particolare nell'appartamento di Seokjin.

Avrebbero trascorso il pomeriggio girando per la capitale e poi, dopo cena, avrebbero assistito all'ultima partita del campionato.

Il rosso prese il proprio cellulare, aprendo la fotocamera, e lo passò al proprio migliore amico che lo guardò confuso, non capendo cosa volesse fare.

"Dai Jimin, fammi qualche foto con Tannie, così potrò guardarle quando sentirò la sua mancanza."

Jungkook non riuscì a trattenersi dal sorridere intenerito davanti a quella scena così adorabile, con il suo amato seduto sul pavimento e Jimin intento a fargli foto da mille angolazioni diverse.

"Tieni, ma adesso muoviti, che altrimenti perdete il treno."

Taehyung annuì al ragazzo argentato e lo strinse in un abbraccio prima di salutarlo con un gesto della mano, affiancando il corvino.

Camminarono in silenzio, spalla contro spalla in mezzo a quella calca di persone in attesa del proprio treno, e finalmente giunsero in prossimità della famoss linea gialla.

"È la prima volta da quando mi sono trasferito che mi allontano da Yeontan."

Confessò il maggiore e l'altro ne sorrise, voltandosi per fsr incontrare i loro occhi.

"Eri dolcissimo quando lo coccolavi..."

Taehyung perse un battito, forse anche due, e ricambiò il sorriso, sentendo le proprie labbra formicolare per quanto bramasse quelle di Jungkook.

Purtroppo erano nel mezzo della folla e, come avevano deciso così da salvaguardare le loro carriere, ciò impediva loro di scambiarsi un bacio: niente smancerie in presenza di altre persone.

Nonostante ciò, il corvino non riuscì a trattenersi come Taehyung e, lentamente, allungò la propria mano.

Sfiorò il dorso di quella del maggiore, facendo scivolare i polpastrelli lungo le sue nocche, ed alla fine riuscì nel suo intento: strinse la sua mano, facendo intrecciare le loro dita in una presa salda e piena di calore, viva.

Taehyung arrossì lievemente, ma nonostante l'imbarazzo non pose fine a quella stretta.

Durante la settimana non si erano potuti vedere, entrambi troppo occupati con lo studio, e adesso che erano finalmente uno accanto all'altro difficilmente avrebbero interrotto quel piccolo contatto.

Dirty Dreams [KOOKTAE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora