Billy finisce a combattere nell'arena

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Passare le restanti vacanze invernali al Campo Giove si era rivelata davvero una buona idea e Billy era orgoglioso per averlo proposto. Reyna era stata più che ospitale e, come previsto, aveva dato una mano sia a Jason che a Piper, che finalmente sembravano essere tornati a parlarsi normalmente. Billy, più sereno, quasi si era scordato della faccenda del marchio di Era per qualche giorno. Aveva anche ritrovato vecchi amici, tra cui Asha, e gli era sembrata così cambiata (in meglio), che era come parlare con una persona nuova, più piacevole e aperta di prima. Pareva le fosse passata la cotta per il nipote di Giove e potevano finalmente essere buoni amici e basta.

- In tutta onestà, credo che questa faccenda del marchio sia più seria del previsto-

Quella mattina, Asha raggiunse Billy con un grosso libro tra le mani. Lo appoggiò sul tavolo con un tonfo, facendo quasi balzare fuori dalla tazza del'eroe il caffellatte.

- Oh, una lettura leggera- scherzò lui, addentando un biscotto- ed è fantastico che tu mi dia queste belle notizie già a colazione!-

Asha sorrise.

- Scusami, ma mi sono alzata presto e poi ho fatto un salto in biblioteca a Nuova Roma- spiegò, sedendosi di fronte a lui- la verità è che la faccenda del marchio mi sembrava di averla già sentita da qualche parte-

Billy spostò il piatto dei biscotti verso di lei e la figlia di Giano ne prese uno.

- Che hai scoperto? Che mi ha maledetto con l'incapacità di camminare su due gambe o roba del genere?-

- No. Ma quel tatuaggio non è solo un modo per infastidirti. Quello è il Marchio di Caino-

Billy sbattè le palpebre più volte, fissandola come fosse impazzita. Asha si schiarì la voce e aprì il libro, che era scritto in latino.

- "Chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!" Il Signore impose a Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avrebbe incontrato- lesse Asha, richiudendo poi il volume- questa era la Genesi, capitolo 4, versetto 15-

- Non per sembrarti scettico, ma che cosa avrebbe a che vedere la Genesi con Era e gli dei greci, scusami?-

Asha riaprì il libro, questa volta in fondo e prese un foglio volante, scritto probabilmente da lei.

- Non ho potuto prendere a prestito l'altro volume che ho consultato- spiegò- così ho preso appunti! Quando mi sono imbattuta nel Marchio di Caino, ho cercato le sue origini. Insomma, sappiamo tutti che la Bibbia ha preso a prestito parecchio dal passato, no? Ebbene, con Era centra eccome, anzi, con la sua forma romana, Giunone. Secondo gli storici latini che hanno studiato il cristianesimo, questa cosa del marchio prenderebbe origine da una leggenda davvero poco conosciuta, scritta in latino arcaico e ritrovata su un cippo che è andato distrutto. Non ci sono altre versioni della storia e ci ho messo un'ora per decifrare le lettere! Qui ho segnato più o meno ciò che sono riuscita a tradurre-

Girò il foglio e glielo passò.

- Come tu sai, Era sceglie i suoi guerrieri mandando loro una piuma di pavone- continuò Asha- questo vuol dire che sei stato scelto per fare qualcosa per lei, ma ti ha marchiato in modo che tu non possa rifiutarti!-

Aggrottando le sopracciglia, Billy lesse gli scarabocchi di Asha sul foglio, appunti di quanto era riuscita a capire da quella vecchia leggenda.

- Secondo questo cippo andato distrutto, Era non è stata sempre fedele a Zeus- fece, incredulo- se riesco a decifrare la tua calligrafia. Scusami, che lettera è questa?-

La semidea s'imbronciò, ma doveva ammetter di ave scritto di fretta e davvero molto male. Si riprese il foglio.

- Ti spiego io- disse, evitando commenti- ricordi la storia di Eurimedonte, il Gigante che tentò di sedurre Era? Bene, secondo il cippo, ci riuscì quando ancora non era sposa di Zeus ed ebbero un primo figlio, che viene chiamato solo "creatura", come fosse un mostro. Poi nacque anche Prometeo, secondo alcune leggende. Quando Zeus scoprì che Era non era più vergine, punì Eurimedonte e Prometeo e marchiò la creatura con uno dei suoi fulmini, per poi scaraventarla dall'Olimpo. Gli autori Cristiani hanno manipolato la leggenda, trasformandola e stabilendo che i discendenti di Caino fossero i discendenti di quella creatura-

- La rabbia di Caino giustificata come se fosse una creatura non voluta e punita senza motivo, per questo uccide il fratello di cui è geloso- disse Billy, annuendo- beh, ha senso, le leggende si tramandano sempre in modo strano! Quindi, Era mi sta punendo?-

- Non lo so. Ma è evidente che vuole che tu faccia qualcosa per lei-

- Vuole costringermi ad essere il suo paladino e non è la prima volta. Ma perché usare il Marchio di Caino? Voglio dire, intanto fu Zeus a punire quella creatura nata da lei e il Gigante e poi poteva comunque costringermi, come se non sapesse di avere il coltello dalla parte del manico!-

- Attento, potresti finire nella fossa dei leoni, con quella lì-

Scuotendo il capo, Billy finì la colazione. Asha gli propose di allenarsi un po' insieme e il nipote di Giove accettò volentieri. Mentre si avviavano all'armeria, trovarono Reyna intenta a parlare con alcuni, giovani semidei romani, come se li stesse istruendo. I ragazzini annuivano con fare obbediente. Appena li videro avvicinarsi, si dileguarono, armi alla mano.

- Li fai rigare dritti- disse Billy, sorridendo.

La figlia di Bellona si voltò.

- E' per il loro bene- rispose, ricambiando il sorriso- siete qui per allenarvi anche voi?-

- Sì, anche se penso che basterebbe il peso del libro di Asha per uccidere qualcuno!-

Solo in quel momento, Reyna notò il pesante volume che Asha teneva tra le mani e aggrottò la fronte.

- Stavo cercando informazioni sul marchio che gli ha lasciato Era- spiegò la semidea.

Reyna annuì.

- Non è semplice, me ne rendo conto- disse, guardando poi Billy- i tuoi genitori si sentono tremendamente in colpa... ma credo anche che sia un bene che sia stato scelto tu! Sei in gamba, puoi farcela. Non penso che Era lo abbia fatto per essere sgradevole con te. Non per difenderla, s'intende, ma potrebbe esserci una ragione più profonda. Prova a vedere la cosa come una sfida con te stesso-

E li lasciò agli allenamenti. Passando accanto ad Asha, le sistemò la treccia, stringendo un poco il nastro.

- Non sai proprio legarti da sola i capelli, non hai mai imparato- le disse, quasi divertita.

Asha non disse nulla, lasciandola fare con un'espressione tutt'altro che dispiaciuta. Solo allora Billy notò che la figlia di Giano aveva ripreso a farsi la treccia identica a quella di Reyna. Sorrise appena e parlò solo quando lui e Asha furono di nuovo da soli.

- Siete sempre adorabili, voi due insieme- commentò, scegliendo una delle spade per l'allenamento- avete un rapporto invidiabile-

- Tu credi?-

- Assolutamente-

- Già, ma quando tu ci vedi... cosa ti sembriamo?-

La domanda lo fece voltare lentamente, leggermente perplesso. Che cosa intendeva? Ci pensò un momento, fissando un punto imprecisato del cielo.

- Onestamente, è difficile stabilirlo- disse infine, cauto.

Asha lo guardò.

- La verità- insistette- dimmi quello che pensi, voglio saperlo!-

- Va bene. A volte, come poco fa, sembrate una famiglia: sorelle, madre e figlia, quello che ti pare. Altre volte, amiche per la pelle e compagne d'armi, come quando combattere assieme o vi allenate. Nessuno può battervi, insieme! Altre volte, complici come innamorate. Insomma, tutto insieme. Avete un rapporto fantastico, ma credo che inquadrarlo sia impossibile e questo lo rende speciale-

Asha non rispose, il suo viso a dir poco indecifrabile. Forse era stato troppo sincero e magari aveva detto cose che l'avevano offesa. Dopo un momento di totale silenzio, Asha accennò un sorriso.

- La penso come te- rispose- è che, ogni tanto, mi chiedo se gli altri vedono quello che vedo io-

- E' così importante definirvi?-

- No, assolutamente. Ero solo curiosa, tutto qui-

Ma Billy conosceva abbastanza Asha per sapere che c'era un motivo, per quella domanda. Tuttavia, la figlia di Giano cambiò discorso e prese uno scudo romano, soppesandolo.

- Andiamo, ti sfido nell'arena!-

Riley Jackson e gli Dei dell'Olimpo - Il Marchio di EraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora