"Si , è quasi tutto uguale a come l'hai lasciato."
Risponde un po' malinconica , quel quasi non mi convince per niente ma non voglio forzarla a parlare di qualcosa che non ha voglia di dirmi.

"Gli altri?"
Le chiedo riferendomi a quelli che erano i nostri amici , o meglio , i suoi amici che negli anni sono diventati anche i miei , sa che vedo Simone , probabilmente penserà che lui mi avrà aggiornato sugli altri ma non è così , non ho mai veramente voluto parlare della mia vita di qua e le pochissime volte all'anno che io e Simo ci vediamo parliamo e facciamo tutt'altro.

"Matteo e Greta  studiano e lavorano a Milano , si sono trasferiti quando sei andato via anche tu , però tornano spesso, ora sono qua per l'estate ."

"Stanno ancora insieme?"
Chiedo perché purtroppo i contatti che ho mantenuto con Palermo si limitano a Giovanna e Simone,  ma fortunatamente qui nessuno è rancoroso , qui puoi ripresentarti dopo anni e ti accoglieranno come se non te ne fossi mai andato.

"Certo , si sposano settimana prossima."
Sorride , Greta è la sua migliore amica.
"Sarò la testimone di Greta."
Aggiunge.

"Poteva forse essere altrimenti?"
Rispondo, la faccio ridere , beve un altro sorso di Ginger , io scarto la mia caramella mou , ne mangio metà e passo l'altra metà a lei , in un gesto spontaneo che ho fatto per anni.

All'inizio è un po' titubante , poi però accetta.

"Leonardo?"
Chiedo ancora , riferendomi a quello che è il suo migliore amico e che ha scaturito diverse volte la mia gelosia.

"Lui è sempre qua , accanto a me, lavora ancora nel panificio di suo padre, porta il pane e il latte per il quartiere con il motorino malandato che aveva pure quattro anni fa."

"Non ci credo , funziona ancora quel rottame?"

"Attento a come parli che se ti dovesse sentir  parlare così del suo gioiellino potrebbe dichiararti guerra ."

Scoppia a ridere , quel motorino ne ha viste davvero di tutti i colori.
E so bene quanto Leonardo sia legato a quell'oggetto , era di suo nonno , andato via prematuramente ed a cui era molto legato.

"Su Simone sai già tutto e poi ci sono Edoardo che lavora nell'officina dello zio e Maria che ci sta provando con l'università per compiacere il padre, anche se con loro i contatti sono diminuiti drasticamente ma siamo sempre tutti qua , nel quartiere."
Aggiunge nominando tutti i ragazzi che sono stati i nostri compari.
Che per lei lo sono ancora , per me un po' meno.

"La tua famiglia invece?"
Chiedo perchè ancora sento non sia giusto chiedere di lei , anche se non vedo una fede al dito e questo mi rende già più felice.

"Alessia vive a Verona , si è innamorata di un turista anni fa , un imprenditore , in due mesi si è trasferita , mamma e papà non l'hanno presa molto bene ma gliel'hanno lasciato fare.
Negli ultimi due anni non l'abbiamo vista molto ma insomma è Alessia , la voglia di andare via l'ha sempre avuta.
Gennaro invece è sempre lui , la solita testa di cazzo mai troppo cresciuta ,non ha messo la testa apposto nemmeno a trent'anni ed ormai stiamo perdendo le speranze.
Riccardino l'hai visto , gli manca l'ultimo anno di superiori.
E l'amore mio , Alessandro , inizierà la prima elementare fra due mesi."

Non posso fare altro che sorridere , è come se un po' mi stesse raccontando della mia famiglia.

"Nonno?"
Chiedo poi sapendo bene quanto sia legata ai suoi nonni paterni perchè quelli materni sono morti quando era troppo piccola.
E poi nei confronti di suo nonno ha un profondo amore ed una profonda venerazione.

"Nonno non sta bene ultimamente."
Sussurra piano.
"Però nonna gli sta molto vicino , passo tutti i giorni e facciamo quello che siamo sempre stati bravi a fare , ci mettiamo sul terrazzo e guardiamo le navi o le barche , il primo che le vede vince."

Mi sorridono anche gli occhi , quante volte ho giocato anche io.

"Oppure giochiamo a carte."

"Ti lascia ancora vincere ogni tanto?"
Le dico e lei ridendo annuisce.

"Fino a poco tempo fa abbiamo continuato ad intagliare il legno ma ora non ce la fa più."
E' triste e so che si sta trattenendo per non piangere.

Allungo una mano a prendere la sua , in un gesto che mi viene spontaneo e un po' mi maledico per averlo fatto perchè ora il mio corpo si sta riempiendo di brividi incontrollati.

Non distoglie la mano , anzi , stringe la mia.

"E di te Beatrice?"
Chiedo accarezzandole il dorso della mano.

"Cosa?"

"Che mi dici di t..."

"Mamma!"
Una vocina ci interrompre , Beatrice toglie subito la mano dalla mia per girarsi a prendere in braccio un bambino che sta correndo verso di lei .

"Amore mio."
Dice stringendolo forte.

"Mi sei mancata mamma."
Dice il bambino appoggiandosi al petto di Beatrice.

Ed io rimango interdetto , completamente.

E forse no , era solo una mia impressione ,  ma di uguale qua non è rimasto nulla.

Before You Go. - Paulo Dybala. Where stories live. Discover now