io sono Ernesto il cavallo onesto
cavalco giorno e notte aspettando la morte
cavalco con il sole e con la pioggia poiché son forte come la roccia.
accadde un dì che la sella mi cadde
Al mio padrone la schiena gli doleva e la sella a terra giaceva
e così senza sella son rimasto.
Son scappato dalla stalla e vi giuro che non è una balla.
son selvaggio e son ribelle e nel mondo ne ho viste di belle
adesso nulla mi comanda a parte l'aquila che m'affianca.
