비오는 날

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Il silenzio regnava nella stanza, così come nella mente del ragazzo sdraiato sul letto di quella vuota stanza, che poi così vuota non era. Egli fissava il soffitto sopra di lui con disinteresse, non avendo idea di cosa dovesse fare. Era un lunedì mattina e lui non sapeva proprio se andare a scuola o no. Alla fine optò per la prima e si diresse a prepararsi con infinita calma, perché, insomma, chi ha voglia di correre alle 5 di mattina? Fu pronto per le 6.30, allora decise di uscire di casa, nonostante mancasse ancora un'ora e mezza per poter entrare a scuola. Si diresse con passo lento e strascicato verso quella che sarebbe stata la sua prigione per le seguenti 6 ore. Appena arrivò, alle 7 circa, si sedette su un muretto dall'altra parte della strada, si mise le cuffie nelle orecchie, tirò fuori dallo zaino consumato un vecchio libro che, nonostante i suoi anni, sembrava ancora essere in buone condizioni, e si mise a leggerlo aspettando che le persone iniziassero ad arrivare e che i bidelli si decidessero ad aprire i cancelli scolastici.

A destarlo dalla sua lettura fu un ragazzo che gli corse davanti, allora lui alzo gli occhi per controllare cosa stesse succedendo e si accorse delle persone che entravano dal cancello di fronte a lui, allora seguì quel mare di persone accorgendosi anche di essere abbastanza in ritardo, forse si era concentrato troppo sulla lettura, la prossima volta farà meglio a controllare più spesso l'orario.

Arrivato nella sua classe prese posto a uno dei pochi posti liberi rimasti, i suoi compagni si erano già presi tutti i posti migliori, ma non poteva lamentarsi, avrebbe dovuto pensarci prima e poi il suo posto non era così male, vicino alla finestra e alla terza fila, niente male, avrebbe potuto continuare il suo libro senza essere notato dai professori, sperava solo che il posto vicino a lui sarebbe rimasto vuoto o occupato da una persona silenziosa quanto lui e non fastidiosa.

❝ rainy ❞Where stories live. Discover now