inizio di una nuova amicizia

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"Hihihi lo so con me non c'è speranza."

"Non l'avevo notato." Disse sarcastico.

"Quanto manca?"

"Guarda suamo arrivati!"

"siii! Era ora!" Finalmente! Non vedevo l'ore di rimettermi a dormire.

"Senti sappilo,ho voglia di un caffè e tu me lo preparerai."

"Ok." Non risposi,tanto meno mi lamentai,non mi andava di ripetere la stessa cosa di prima. Finalmente aprì la porta di casa e subito si andò a buttare sul divano.

"Vai." Indicò una porta mezza distrutta.

"Quella è la cucina,sbrigati a preparare questo dannato caffè."

Ancora una volta non risposi. Mi catapultai in cucina cominciando a rovistare nella credenza sperando di trovare l'occorrente per prepararglielo e come pensavo...mancava.

"Allora? Arriva sto caffè o devo venire a lrenderlo io?"

Mi diressi verso il soggiorno.

"Mancano gli ingredienti,se non ho quelli non posso preparartelo signore."

"Mh,v non fa niente,io vado a farmi una doccia,se mi serve qualcosa dove posso trovarti?"

"Qui in cucina a prepararle qualcosa da mettere sotto i denti."

"Ma che ore sono?"

"Le sette del mattino signore."

"Mh, va bene,vado a farmi questa benedetta doccia se mi serve ti chiamo ok?"

"Si."

Mi girai e mi diressi in cucina,da quel che ho visto rovistando nelle credenze adora molto gli organi e il sangue,ha del prosciutto delle fette biscottate la marmellata,salame e cose così,ha anche della pasta.

"Cosa potrei preparargli per colazione?"

Guardai la credenza.

"Magari un po' di fette biscottate con laarmellata non gli guastano."

Cominciai a cercare anche il latte,e quamdo prii il frigorifero.

"O mio Dio,almeno qui oltre al televisore e qualche altra cosa il frigorofero funziona."

Presi il latte lo versai in uma ciotola e con un coltello spalmai la marmellata sulla fetta. Una volta finito lo poggiai sul tavolo, mi guardai attorno. Eh si,c'era molto da pulire,da lavare e da stirare.

"O mamma mia." Ero intanta a prendere una piccola pezza e iniziare con lo spolverare ma un urlo mi femò.

"Karen! Viani qui!"

Cominciai a correre su per le scale e cercai di capire da dove veniva la voce. Finalmente trovai il bagno. Lui era li,immerso nell'acqua coperta di schiuma(per fortuna). Mi avvicinai per sapere cosa voleva.

"Si signore."

"Senti,ho bisogno che qualcuno mi insaponi la schiena." Allungò verso di me la spugna e io l'afferrai e cominciai a strofinargliela sulla schiena provocandogli alcuni gemiti e dei brividi su tutto il corpo. Sembrava quasi eccitato.

Tutto tratto mi prese per un braccio facendomi cadere in quel paradiso di bolle e schiuma.

"Ahahahah! Dovresti vedere la tua faccia ora!"

Senza nenache pensarci lo schizzai.

"Ah si vuoi la guerra? E guerra sia!"cominciammo a schizzarci come dei bambini. Si in quel momento mi sentivo prorpio una bambina che giocava con suo fratello. Poi però ci ritrovammo uno sopra l'altro. E io dove stavo? Sotto naturalmente! Perchè capitano tutte a me? Lui mi guardava intensamente gli occhi ed io arrossii un poco.

al cuor non si comanda,tanto meno se è quello di un KillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora