Remember who I am

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Ricordati sempre chi sei,non fatti mettere i piedi in testa,tu non sei peggiore di nessuno e nessuno è migliore di te. Non fatevi complessi,non fatevi dilemmi voi siete perfetti così come siete.
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Osservo il bambino,ormai sta crescendo bene e stanno spuntando le sue zanne da latte. Sì,avete letto bene:zanne da latte. Essendo un demone come tale ha delle zanne..Jack anche dovrebbe averne ma non me fa uso. Il Sento dei piccoli passi,piccoli rintocchi a terra,leggeri e quasi impercettibili ma non mi spavento so chi è e so cosa sta per fare. Poggio il bambino nella culla e mi giro di scatto prendendola in braccio.

"Sally non ti hanno insegnato a bussare?"

La bimba mi fa un bel sorriso e quei suoi occhioni verdi si illuminano di immensa felicità,brillano di una luce folgorante e magnifica. Mi abbraccia forte e poi torna a guardarmi negli occhi.

Sally:"Karen..posso vedere Gabriele?"

"Okay." Faccio un giro su me stessa e torno davanti alla culla dove il cucciolo sta tranquillo e mi fissa geloso. Guarda Sally abbastanza male e si vede che prova invidia nel vederla fra le mie braccia.

"Tranquillo Gabry,lei è Sally."

Il bambino capendo quello che ho detto guarda Sally e sorride radioso con quelle due zannette che si ritrova. Sally sorride a sua volta.

Sally:"che bel bambino,tu e Jack avete fatto un ottimo lavoretto."

Dice con voce innocente.

"Ahah piccola anche i tuoi avevano fatto un meraviglioso lavoretto."

Sally:"intendi me?"

"Esatto."

Rispondo lasciandole un bacio sulla fronte per poi rimetterla giù. La bambina salutandomi con la manina scappa veloce fuori dalla stanza e al suo posto fa capolino Jack.

Mi guarda con occhi....come posso dire?...non ci sono parole,quel loro vuoto interno mi confonde e non capisco cosa stia pensando e cosa voglia fare nonostante per me sia sempre stato un libro aperto. Adesso solo mi rendo conto che dopo tutto quello che ho passato gli occhi,riflesso dell'anima,non mi hanno mai rivelato tutto ma non riesco a capire dove devo guardare per capire quello che lui prova.

Lo guardo,non mi muovo,sono impassibile a quel suo sguardo inesistente. Gli ridò le spalle e guardo Gabriele. Ha uno sguardo furbetto anche lui con quelle iridi inesistenti. Sembra quasi dirmi qualcosa,come se volesse che io perdonassi del tutto il padre,pare che lui sappia qualcosa in più;qualcosa che a me è sempre sfuggito. Ormai quelle due punte fredde non sono più addosso a me,non le sento bensì sono fisse sul bambino che continua però a fissare me.

Hai capito quello che vuole lui?
Tu lo hai capito?

Io speravo lo avessi capito tu
Dio come siamo messe male noi due è?

Molto...troppo ahaha
E già..

Dai ti lascio con la tua famiglia

Dopo queste ultime parole non sentii più la mia migliore amica,nonchè compagna di vita coscienza.

"Jack.."

LJ:"Karen.."

Gabriele ci guarda sempre con aria furbetta e ad un certo punto porta le sue piccole braccine in avanti e fa cenno con le candide manine di prenderlo. Eseguo l'ordine e prendo il piccolo in braccio che subito stacca un braccino e tocca il padre che con stupore segue con gli occhi le gesta del cucciolo. Quando vede che sta troppo lontano allora si avvicina e mi arriva completamente addosso. Sento la sua pelle fredda e bianca sulla mia calda e rosea. Quanto mi mancava il suo tocco sulla mia pelle. Quando il bambino riesce nel suo intento si fa rimettere a forza dentro la culla facendo rimanere me e Jack attaccati uno all'altra.

al cuor non si comanda,tanto meno se è quello di un KillerWhere stories live. Discover now