Flashback

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La verità.

Che poi, non sapevo neanche io quale fosse. Era perchè non volevo approfittarne? O solamente perché non volevo affezionarmi troppo a lui? Beh, forse per quello era troppo tardi. Ci tenevo a lui. E non volevo complicare le cose. Oppure era perché, quando mi si avvicinava, il mio cuore batteva fortissimo? Non lo sapevo, davvero. Quindi perchè? Dopotutto non eravamo solo noi due, ma ci sarebbe stato anche Louis.

"Non lo so, ragazze." dissi io concentrandomi su quello che stavo facendo. "E che.. non so.. sento delle emozioni che credevo di aver perso da tempo. Ma sono più amplificate. E questo mi mette a disagio." confessai.

"Ti piace?" mi chiese Beth.

A salvarmi dal rispondere fu proprio il diretto interessato, che entrò in cucina come una furia.

"Vi serve una mano?" chiese.

"No" dicemmo tutte insieme. Sorrisi.

"Perchè voi ragazzi non preparate la tavola?" propose Diana. Harry annuì.

"Lo dico agli altri" disse.

"Comunque è quasi pronto. Non ci vorrà molto" feci io. Appena uscì dalla porta sospirai.

"Sono così confusa" confessai alle ragazze.

La serata passò in modo tranquillo. Chiacchierammo, ridemmo, cantammo e ballammo. Fu una cena perfetta. E, come tutte le cose perfette, finì troppo in fretta. Prima di andarmene io e le ragazze ci organizzammo per il giorno dopo. Avevo deciso di dire loro la mia storia. Dopotutto mi potevo fidare. Mi riaccompagnò Harry.

"Cucini benissimo" disse lui sorridendomi.

"Grazie" risposi io. Mi morsi il labbro. Non sapevo se stavo per fare la cosa giusta o meno, ma ormai la decisione era stata presa. "È ancora valida la tua offerta?" chiesi io. Lui per un momento, che mi parve infinito, mi guardò. Era sorpreso e felice. Sorrideva come un bambino nel giorno di natale. Era bellissimo. Rivolse subito il suo sguardo verso la strada.

"Certo" rispose. Le fossette gli incorniciavano i suoi bellissimi occhi che brillavano.

E fu così che andai a vivere a casa di quei due scalmanati. Furono dei giorni stranissimi, pieni di divertimento e qualcos'altro. Non saprei dire per quale motivo, ma so che quando stavamo solo io ed Harry nell'aria c'era qualcosa di diverso. Avevo iniziato a lavorare come cameriera in un bar e iniziai anche a fare fotografia. Era un corso stupendo e imparai molte cose nuove. In quella scuola conobbi anche una persona in particolare. Si chiamava Luca, anche lui italiano. Era simpatico, alto, con capelli corti e biondi e occhi marroni chiaro. Qualche volta ci uscivo anche e stavamo bene insieme. Mi piaceva. Fu strano quando Harry lo seppe. Stava lavorando con i ragazzi al nuovo album ed erano molto impegnati. Lo capivo. Infatti tornavano sempre a casa tardi e stanchi. Avevano pochi giorni liberi ed uno di quelli fu Quel giorno.

"Ti andrebbe di uscire oggi?" mi chiese lui.

"Non posso" dissi. Lui in risposta mi guardò con aria interrogativa. "Devo uscire con Luca"

"E chi diavolo sarebbe?" mi chiese lui alterato. Alzai un sopracciglio.

"Un compagno di classe di fotografia"

"Ah" Era geloso. Sorrisi tra me e me. Mi faceva piacere. Però allo stesso tempo mi dispiaceva per lui. Non volevo si sentisse male. Perché altrimenti stavo male anch'io.

"Che ne dici se stasera ci vediamo io e te un film?" proposi io.

"Certo" fece lui. Però aveva ancora una strana faccia. Sospirai.

"Harry, è solo un amico" dissi. "E poi è gay"

Lui a quel punto sorrise.

"Bene. Allora ci vediamo stasera."

"Okay" ero confusa dal suo improvviso cambio di umore. Feci spallucce e, dopo aver finito di fare colazione, uscii e andai verso scuola. Ad aspettarmi al cancello ci fu Luca. Ci salutammo ed entrammo. La lezione fu interessante e finì troppo presto. Andammo a pranzare in un ristorante lì vicino e poi cominciammo a girare per il centro. Parlammo di molte cose, come la nostra vita in Italia e come ci trovavamo a Londra. Argomenti neutri, insomma. Il tempo passò in fretta e fu presto l'ora di tornare a casa.

"Dovremmo uscire più spesso" dissi io.

"Certo. È stato bello parlare con te" fece lui.

"Bene. Allora ci vediamo lunedì." gli dissi sorridendo e dandogli un bacio sulla guancia.

"A lunedì" rispose lui e poi se ne andò.

Abbiamo creato la reazione più bella del mondo || One DirectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora