01. A nessuno piacciono i ratti

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L'ultimo a salutarmi è Alex, l'unico mio quasi coetaneo nonché ragazzo più grande della struttura. Mi avvolge in un veloce abbraccio, sbattendomi in faccia il ciuffo scuro. Per la seconda volta questo mese mi sembra d'avvertire la leggera puzza di sigarette su di lui.

Da tempo ormai Alex è il mio miglior amico, un consigliere ed una fonte infinita di felicità. Nonostante il suo carattere all'apparenza duro, è una delle persone migliori che io abbia mai conosciuto.

É altruista e soprattutto un fratello amorevole per tutti i bambini del Doons, mette le condizioni dei bambini sopra a tutto, sarebbe capace di tutto per loro. Il solo pensiero di vederli star male lo tortura a livello psicologico. Spesso fa' uso di sigarette per scaricare un po' della tensione di cui si carica tanto.

Da quando l'ho conosciuto, e ho iniziato d'avvero a comprenderlo, ho cercato di sollevargli un po' il peso dalle spalle. Un diciassettenne come lui non dovrebbe portare il mondo sulle proprie spalle.

Alex è in orfanotrofio da quando aveva dieci anni e non ama raccontare la sua storia, è facile capirne il perché.

Suo padre è stato ucciso dalla madre, si pensa che questa fosse psicopatica. Dei suoi famigliari in vita c'era solo la sorella del padre, lei e la sua fidanzata non hanno voluto adottarlo per paura che abbia ereditato la pazzia della madre. Da allora, solo e abbandonato, il piccolo Alex ha vissuto al Doons, osservando generazioni di bambini entrare e uscire dalla stessa porta, senza mai poter far lo stesso.

Lo guardo storto un ultima volta, esprimendogli il mio disappunto per la sigaretta, prima di sedermi sull'unica sedia vuota. Tommy mi salta in braccio, occupando un posto che è suo di diritto.

Da quando Tommy è arrivato si è intrufolato a forza nel mio cuore, un po' per l'innegabile somiglianza che, lo porta a chiamarmi " sorellona ", un po' per la sua storia.

I suoi genitori sono morti in un incendio: la madre aveva lasciato acceso il forno in cucina e in poco tempo, è divampato il fuoco; era sola e priva di sensi quando è arrivato il marito dal supermercato. Ha provato a tirar fuori la moglie chiedendo a Tommy di restare in macchina, il bambino ha obbedito osservando la casa in fiamme e i genitori non uscirne più.

I vigili chiamati dai vicini, hanno trovato Tommy ancora in macchina, tremava come una foglia, bagnato dalle sue stesse lacrime.

I genitori erano carbonizzati vicino all'ingresso.

Scosto di poco Tommy che sta mangiando per non mostrarmi turbata agli altri. Quando è arrivato in orfanotrofio non apriva bocca, si rifiutava di parlare. Solo col tempo siamo riusciti a sbloccarlo.

«Kath, cosa ci hai portato oggi?». All'altro capo del tavolo, Jenny mi osservava incuriosita.

Tutti i soldi che raccolgo il fine settimana li spendo per loro, se non con una piccola donazione con dei regali. Aver perso i soldi di ieri ha danneggiato loro, nessun altro se non loro. Mi sono sentita in modo pessimo per tutto il resto della giornata.

«Finite di mangiare prima. Voglio sentire il resoconto di questa settimana, poi vi darò i meritati regali».

«Io ho finito di leggere cappuccetto rosso». Christian ha alzato la mano come in classe per prendere parola e, fiero, mi sorride.

«Ti è piaciuto?», domando.

«Non molto, lei è troppo ingenua».

Sorrido, compiaciuta dalle sue parole; ha sette anni ma è di gran lunga il più intelligente qui. Sempre composto ed educato, non manca mai quando raramente parliamo di 'questioni da adulti'. A volte ciò che la sua piccola boccuccia dice, mi spiazza. È di gran lunga più sveglio di me.

Come il cielo a mezzanotte Место, где живут истории. Откройте их для себя