Mephisto

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Se l'anima esiste davvero, si trova nella mente...

e se essa può vivere per sempre...

anche la coscienza può farlo.


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Derek indietreggia di qualche passo, i muscoli delle gambe sono pronti per lo scatto, gli occhi nocciola del ragazzo fissano il muro poco distante.

Un ultimo sospiro, poi la rincorsa.

Lo scatto è deciso. Un passo, due passi, la spinta verso l'alto col bacino e la veloce torsione verso il vuoto. In un attimo il mondo si capovolge e nemmeno il tempo di assaporare quell'inebriante brivido di adrenalina che il piede tocca terra, riportando il corpo del ragazzo in posizione. Un forte fragore di applausi rimbomba per tutta la palestra. Derek sorride soddisfatto.

«Grande! Sei stato grande!»

«Io non riuscirei mai a camminare sul muro, ho troppa paura dei salti all'indietro.»

Un Wall Back Flip, tecnicamente una camminata in verticale su una parete che finisce con un salto all'indietro. Una stupidaggine per chi è in grado di eseguirla, ma chiaramente chi non è pratico di simili evoluzioni ne rimane affascinato.

Derek batte il cinque al ragazzo più giovane del corso di ginnastica acrobatica, strizzando poi un occhio al gruppetto di ragazze che, lui lo sa bene, sono praticamente sue fan.

Il suono di uno smartphone allontana il ragazzo dagli altri. Un messaggio sul gruppo. Derek lo legge.

Stan -Apollo

Siamo davanti alla tana di Nephastus, quando hai finito di cazzeggiare a fare i salti da fico in palestra gradiremmo l'aiuto del nostro Guardian di fiducia. ;)

Derek sorride, un ultimo saluto al gruppo di ginnasti e si getta di corsa sotto la doccia.

Apollo si volta verso est, la pianura scoscesa che osserva è avvolta da tetri bagliori verdastri. Veleno.

Apre il menù di equipaggiamento e sceglie con cura due lame seghettate, sono le uniche armi con resistenza a veleni e paralisi che possiede, ma al momento sono quelle più idonee per quell'area del Cogito in cui si trovano lui e i suoi amici.

«Che dici Apollo, Uriel ci farà aspettare ancora molto? Non voglio passare la sera a gironzolare nelle Poison Valley

Apollo guarda con aria demoralizzata l'avatar del suo amico Roy:

Un enorme e rozzo guerriero, vestito di cinte fatte di squame di drago. La testa calva e lucida. Brandisce un enorme scudo a torre legato sulla schiena e un martello da guerra ricoperto di fiamme viola stretto nella mano destra. Il nome visualizzato sulla sua lunga barra di salute è Spartan.

«Roy, perché non la pianti di chiamarci con i nomi degli avatar? Non ci conoscessimo lo capirei... ma ci vediamo ogni santo giorno sia qui che in real

«Andiamo Apollo! Siamo in un mondo virtuale popolato da bestie maligne e potenti magie, vuoi rovinare tutta quest'atmosfera Fantasy chiamando il tuo Tank di fiducia col suo vero nome? E' come se in Star Wars a un certo punto Luke urlasse "Harrison!" rivolgendosi a Han Solo...»

«Non ho più parole per te... meriti solo parolacce!» I due ridono.

«Dai ragazzi restate concentrati, Nephastus è dentro quella caverna, appena Derek logga il suo Guardian voglio entrare senza perdere altro tempo. Sono sicura che non impiegherà ancora molto.»

MephistoWhere stories live. Discover now