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Siamo tutti in salotto a guardare un film horror.

Jimin sta seduto vicino a Yoongi, per terra, e sobbalza sempre, quest'ultimo infatti si lamenta che non può seguire la trama dati i gridolini del più piccolo.

Jungkook invece sta appoggiato contro di me, che sto a mia volta appoggiata al braccioli del divano. Mi allungo a prendere una sigaretta, accendo e aspiro un lungo tiro chiudendo gli occhi.

Jungkook avvicina la sua mano alla mia e gliela lascio. Fa qualche tiro e me la ripassa.

« Non andare lì, oddio perché la gente nei film horror è così stupida. » si lamenta chim.

« Jimin sai che non può sentirti vero? »

« Beh io ci provo lo stesso Yoongi-hyung »

« TE LO AVEVO DETTO EH. » grida Jimin una volta che la ragazza viene trascinata da uno spirito in cantina.

Ridiamo tutti all'infantilità tenera di Jimin.

Le nostre risate vengono fermate dall'entrata di Hoseok.

« Hobiii » dico saltando giù da divano e correndo tra le sue braccia.

« Piccolina» sussurra lasciandomi un leggero bacio sulla testa.
Che poi è vero, sono la più piccola del gruppo, io ho solo 19 anni.

« Stai bene? » mi chiede prendendomi il viso tra le mani.

« Si » mi riappoggio contro il suo petto.

« Perché a me non mi abbracci mai E A LUI STAI SEMPRE ATTACCATA? »

Rido leggermente guardando Jimin fare il broncio.

« Come è andata? » dice Yoongi interrompendo il tutto.

« Bene, eccoti » gli porge i soldi.

Diciamo che Yoongi è quello che si occupa degli affari, lui decide il prezzo e pensa a mettersi in contatto con i clienti, noi altri distribuiamo. Raramente è venuto con noi. È il capo, anche se si comporta più da fratello maggiore. Non veniamo pagati da lui per ciò che facciamo. Con i soldi paghiamo l'essenziale. E il resto lo dividiamo in parti equivalenti tra di noi.

Min l'ho incontrato in un vicolo, una notte. Si stava prendendo a pugni con un grosso uomo barbuto. Volevo aiutarlo così ho tirato una bottiglia addosso al signore. Inutile dire che non ha funzionato come nei film, ma è comunque servita a distrarlo il tempo che Yoongi gli assestasse un pugno in faccia. Poi siamo scappati.
Ho scoperto inseguito che quell'uomo era suo padre.
Non ha mai voluto raccontarmi il perché di quel fatto, e io non ho insistito oltre.

Conta il gruzzolo con le dita, bagnando il pollice ogni tanto.

« ...780.589,90 won»

Li posa.

« Con quelli dell'altro affare fanno 1.300.983,17 won questa settimana »

A cosa ci servono questi soldi?

A vivere.

Siamo 5 e viviamo solo di questi.  Solo Jungkook lavora seriamente. Fa il cameriere in un bar. Il suo capo è abbastanza simpatico a detta sua, e la clientela non molto maleducata.

« Ordino delle pizze » dice Hoseok « non mi inspira quello che c'è » dice chiudendo il frigorifero.

Prende il telefono e ordina, ormai non ha nemmeno più bisogno di chiedere cosa vogliamo.

Dopo 10 minuti spariscono tutti e resto da sola sul divano a fare zapping.

Jimin e Yoongi sono spariti in camera del maggiore.

Hoseok è sotto la doccia.

E Jungkook è in camera sua.

Continuo a cercare qualcosa di interessante da guardare quando il suono del campanello riempie l'appartamento.

« Vado ioooo » corre Jimin verso la porta

« Salve, sono 32.978,36 won per favore »

Quella voce.

« Certo, HAEMI! I SOLDI SUL TAVOLO PER FAVORE »

« Taehyung » dico con un tuffo al cuore.
Pensavo non lo avrei più rivisto.

« Haemi »

« Vi conoscete? » dice Yoongi spuntando dal corridoio.

« Lui è, ecco... »

« Un amico di famiglia » dice Taehyung precedendomi.

« Ooh è lui allora il tuo amico, piacere io sono Jimin »

« Jimin  »  lo fulmina Yoongi con lo sguardo.

« Vai in cucina » il più piccolo fa ciò che gli viene chiesto seguito a ruota dal più grande.

Gli consegno i soldi, « grazie Taehyung » 

« Credevo non ti avrei più vista »

« Già, strano il destino, ora sai anche dove abito » dico con un sorriso.

Si gratta la nuca con fare imbarazzato « eh si »

Ci guardiamo un po' negli occhi, mi era mancato.

« Allora io vado, ci sentiamo uno di questi giorni se puoi, tanto il mio numero ce l'hai »

Un attacco di ansia improvvisamente si impossessa di me.

« Certo, ciao Taehyung »

Chiudo la porta e corro a cercare i miei pantaloni in bagno. Li trovo nel cesto dei panni sporchi. Fortunatamente nessuno fa la lavatrice in questa casa. Cerco nelle tasche e lo trovo. Quel pezzetto di carta.
Lo porto al petto come se volessi proteggerlo, e lentamente il sentimento di paura di averlo perso sparisce.

Torno di là dagli altri e la serata si conclude tra pizza, Netflix e risate.

~ Netflix and chill

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𝗔𝗻𝗻𝘆𝗲𝗼𝗻𝗴~

𝘓𝘦𝘵 𝘮𝘦 𝘴𝘢𝘷𝘦 𝘺𝘰𝘶.Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt