- Ciao, come state? - ci domanda.

Si alza un coro di bene.

- Siete curiosi? -

E anche questa volta in unisono diciamo di si.

- Allora facciamo partire dai. -

Fabrizio si siede vicino ad un ragazzo e a quel punto mi pento di non essermi seduta su quella sedia ma forse meglio così, almeno non siamo troppo vicini e poi non riesco a decifrare come abbia preso la cosa.

- Buon ascolto. - uno dei manager esce e chiude la porta.

Le casse a volume altissimo iniziano a passare la prima traccia del disco proprio su richiesta di Fabrizio.

Quando la canzone sfuma nel finale iniziamo ad applaudire.

- Andiamo con filo d'erba. - propone Fabrizio.

Avevo già letto alcuni pareri riguardo questa canzone e mi rendo conto che sia molto personale, il mio primo pensiero è che sia dedicata ad Anita. E mi sento leggermente di troppo, ci sono canzoni fin troppo personali per gli artisti per pensare che possano parlare di noi o essere dedicate a noi anche se in passato non ho mai fatto questo tipo di pensiero.

Altro applauso e poi parte quasi.

Devo dire che mi rendo conto di quanto le sonorità di questo disco siano diverse tra di loro. E questa cosa mi piace un sacco.

-Ho bisogno di credere la saltiamo che già l'hanno sentita. -

Mi perdo sempre a sentirlo parlare, con quell'accento e quella parlata romana che tanto mi ha fatto perdere la testa. Almeno a me stessa devo ammetterlo.

-Sentiamo arresto cardiaco. - e qui si alzano delle risate e gente che dice che potrebbe venirgli sul serio.

Io dovrei essere abituata a passare il tempo con lui in una stanza ma non lo sono per niente e sto cercando di concentrarmi solamente sull'ascolto del disco senza perdermi a guardare lui anche se lui ogni tanto so che butta l'occhio verso di me.

Ogni volta che la canzone finisce noi applaudiamo. Ascoltiamo ancora vari brani alla fine mi rendo conto che mancavano solo due canzoni per poter dire che abbiamo sentito tutto il disco.

-Fabri vieni due minuti che poi alle 19 hai il treno. Ragazzi ve lo riportiamo tra poco per la foto di gruppo. -

Noi annuiamo mentre recuperiamo le nostre cose per spostarci al piano di sopra.

- Paola puoi seguirmi un momento? - Ivan mi invita a seguirlo e ci dirigiamo verso una stanza e sento la gente parlottare chissà che si pensano.

- Prego! - apre una porta e mi fa entrare. È una grande stanza piena di vetrate. C'è una torta e anche delle bottiglie e bicchieri per il brindisi.

- Tra poco saliranno tutti. Avete poco tempo. - ci dice Maurizio prima di uscire dalla stanza.

Sorrido e mi avvicino a Fabrizio.

- Tu me lo farai veni sul serio 'n arresto cardiaco se nun me avvisi. - mi riprende subito lui ma so che scherza.

- Doveva essere una sorpresa. - gli dico io. - Comunque buon compleanno. - mi avvicino e gli lascio un bacio sulla guancia.

- E questo tu me 'o chiami bacio? - mi avvicina a lui e porta le labbra sulle mie. - Ora si che è 'n buon compleanno. Me despiace solo che devo parti. Tu sei arrivata 'n treno? -

- Si e comunque quello che hai il treno è solo una scusa per i fan anche perché c'è qualcosa di organizzato. Riparto domani e anche tu. -

- Sei pazza. -

Sono anni che ti aspetto - Fabrizio MoroWhere stories live. Discover now