Dented car

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"È tardi. Mi sento vuota, una voragine nel petto mi attanaglia. Fisso un punto nella mia stanza e non penso a nulla. I miei occhi diventano pesanti, si ingrossano e bruciano. Vorrei piangere fino a star male. Sono le notti come questa in cui desidero assiduamente parlarti. Vorrei urlarti contro tutto quello che in un anno non sono mai riuscita a dirti, vorrei inziare a piangere, a tremare, a insultarti, a spingerti e iniziare a correre via. Ma poi tornerei da te e ti direi che sei un pezzo di merda e ti bacerei. Ti bacerei nonostante la tua opinione su di me, nonostante noi due siamo solo amici. Ti bacerei per assaporare per un secondo l'ottava meraviglia del mondo che non mi appartiene. E mischierei le nostre labbra alle mie lacrime salate, chiuderei gli occhi stringendoli intensamente per attutire il dolore. Poi mi allontanerei, ti guarderei negli occhi, come quando ti accarezzavo una guancia e ti direi: "Ti voglio bene". E poi me ne andrei. Correrei fino a sentire i crampi alle gambe, correrei per distruggere il dolore. Stanotte mi odio. Mi ero ripromessa di non abbracciarti, di non sorriderti e di non cercarti negli sguardi dei nostri amici. E ho ancora il tuo profumo addosso. Ma tu hai il profumo di lei e l'armonia delle vostre labbra....."

.....

"Sono settimane ormai che cammino con il mio dolore. Certo, rispetto ad altri problemi, il mio è davvero inferiore, ma è comunque un dolore.

Ogni persona che mi vede trasandata o scontrosa o stanca, mi chiede se sto bene, ma non lo fa con il vero intento di volerlo sapere, lo fa e basta perché vuole avere un pretesto per ridere di qualcosa. Nessono capisce il mio dolore. Solo lui ne era capace. Ma adesso ha altre cose a cui pensare, altre persone, altre priorità.

E non mi rimane altro che convivere con il mio dolore, viverlo, respirarlo, camminare assieme, parlarci.

Perchè solo lui era, ed è capace di rimettere in sesto questa macchina ammaccata."


Parlami Di TeWhere stories live. Discover now