13. Quella Parola

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Mi svegliai la mattina seguente stordita dalla scorsa serata.
Avevo un mal di testa assurdo,mi sedetti sul letto e staccai il cellulare dal caricabatterie.
Era già ora di pranzo,avevo davvero dormito così tanto?
Nel mentre ci pensavo anche i ricordi di quel bacio dato a Chase mi riaffioravano nella mente.
Mi pentivo di averlo fatto ma non negavo che era stato piacevole,se non bellissimo.
Scesi quasi di corsa le scale per andare a salutare i miei amici che probabilmente erano già pronti per andare fuori a mangiare o qualcosa del genere.
Infatti così era,erano tutti vestiti e sicuramente stavano per uscire di casa.
"Buongiorno ragazzi"dissi per poi stiracchiarmi
"Ehi bella addormentata,finalmente sei sveglia pensavamo fossi morta ahahah" Mattia mi si avvicinò dandomi poi un bacio sulla fronte abbracciandomi
"Eh già,ma voi non vi sentite stanchi o frastornati?No perché io sto morendo letteralmente" stranamente loro sembravano stare bene
"No,normali" rispose Christopher a nome di tutti
"Beh chissà perché proprio tu stai così eh?" disse Jason lanciandomi uno sguardo di sfida
"Cosa vorresti dire Jason?" chiesi ricambiando
"Oh forse che hai esagerato un po' troppo ieri non credi?" sembrava quasi incazzato.
Possibile che questo ragazzo sia così lunatico?
"Scusami ma non riesco a seguire il tuo discorso,ho semplicemente bevuto troppo,insinui qualcos'altro Waud?" alzai anche io il tono della voce
"Che ti sei comportata da vera troia!" sottolineò l'ultima parola come per descrivermi.
Eravamo rimasti scioccati dalla sua affermazione,io più di tutti quanti.
"Senti sai che c'è?Vaffanculo,VAFFANCULO" e così corsi in camera mentre sentii tutti sbraitare contro Jason,ma infondo se lo meritava.
La rabbia si trasformò subito in delusione e tristezza e iniziai a piangere.
Pensavo di potermi fidare di lui,io credevo davvero che col tempo potevamo diventare anche più di semplici amici,provavo realmente qualcosa per lui.
Ma ovviamente tutta questa storia non poteva finire in modo giusto o,per lo meno,in modo migliore.
Si,lo vedevo strano in questi giorni ma mai mi sarei aspettata che mi desse della troia.
Insomma,non me la sono presa tanto per quello,ma perché con quell'affermazione ha dimostrato che per lui non valgo nulla a differenza di quello che lui è per me.
Mi stesi sul letto sentendo ancora gli altri ragazzi prendersela con Jason e poi la porta di casa chiudersi.
Ero ufficialmente da sola,il che era una cosa buona per me.
Quando sono triste o arrabbiata ho bisogno dei miei spazi per calmarmi e ritornare quella di sempre,la ragazza sorridente e solare.
Dopo essere stata più di mezz'ora sul letto con la faccia che affondava nel cuscino mi alzai e mi fiondai in cucina sperando di trovare qualcosa di commestibile.
Trovai semplicemente una piadina e così la scaldai sulla padella per poi condirla con qualcosa a caso trovato nel frigo.
Presi una birra dal 'ripostiglio degli alcolici' o come lo chiamava Payton e di sedetti a tavola.
Era un po' deprimente mangiare da sola senza di loro ma allo stesso tempo tanto rilassante.
Ero stata troppo tempo con i ragazzi,insomma,era passato praticamente un mese e non ero riuscita a passare una giornata solo con me stessa quindi era tempo di recuperare.
Finito di pranzare presi il mio MacBook e iniziai a vedere qualche serie tv.
Se c'era una cosa che mi faceva sentire meglio in questi momenti era sistemarmi e rendermi più presentabile così,dopo aver finito di stare su Netflix,mi truccai e mi vestii con delle cose molto semplici ma che facevano la differenza visto che prima ero in pigiama e struccata.

Non mi resi conto di quanto tempo passò ma ad un certo punto sentii la porta di casa aprirsi e dei passi venire verso la mia stanza.
Nella mia mente speravo fosse Jason,ma ovviamente era abbastanza impossibile,infatti,era Payton.
"Ehi baby posso entrare?" chiese in modo dolce come se fossi una bambina
"Oh certo" entrò e si sedette sul letto di fianco a me
"Senti non devi pensare a quello che ti ha detto Jason,non lo pensa davvero ne sono sicuro.
So che a lui ci tenevi e ci tieni tutt'ora e so anche che quello che ti ha detto o fatto ti ha ferita,ma se ne pentirà e verrà a chiederti scusa,fidati" posò la mano sulla mia spalla per poi abbracciarmi
"Tranquillo,non preoccuparti ora sto bene" gli sorrisi e lui ricambiò.
Amo davvero tanto questo ragazzo,è così tenero e dolce con le persone,spero che con Avani sia felice.
"Bene,allora noi avevamo pensato di passare la serata a casa a bere,vieni giù?"
"Ovvio!" saltai giù dal letto insieme al mio migliore amico e andammo in salotto dove era già tutto pronto.
C'era un sacco di alcool e cibo,ma mancava qualcosa,o meglio,qualcuno.
Erano tutti lì tranne Jason.

|but I love you|Where stories live. Discover now