SPAZIO AUTRICE:
Ciao ragazze e benvenute in questa nuova storia! Mi sembra corretto farvi sapere che i primi 10 capitoli sono molto scorrevoli e veloci, che mi permettono di presentarvi i personaggi, poi diventano più lunghi!
Buona lettura!
Alessia
Perfetto, sono le 7:30 e io ho rimandato nuovamente la sveglia. Ci sono poche cose che mi infastidiscono, ma penso che la sveglia faccia parte della top dieci. Ne ho provate diverse, ma l'unica che mi aveva conquistato era cosi' rilassante che mi riportava ad addormentarmi nuovamente in pochi secondi. Alla fine, optai per la classica suoneria dell'iPhone. Cercai il cellulare sul comodino ma non lo trovai, probabilmente mi ero addormentata leggendo qualche romanzo rosa su Kindle e sarà caduto lungo il letto.
Mi piace leggere, anzi, adoro, amo leggere, vorrei farne la mia professione ma prima di questo dovrei riuscire a sopravvivere al collage, specialmente se sono una matricola del primo anno e per essere il primo giorno dovrei essere già' pronta con lo zaino in spalla, non che il mio dormitorio sia lontano dalla facoltà, diciamo che con il tempo, quando inizierò ad ambientarmi potrò prendermela più comoda.
Ho finito da poco l'orientamento, mia madre Carol ha deciso che per integrarmi bene dovevo frequentare la settimana di iniziazione, ha esattamente usato queste parole "Evie, non puoi pensare di presentarti al campus il giorno stesso che iniziano le lezioni. L'orientamento è il momento in cui scegli i corsi da frequentare e a quale gruppo prendere parte" E si, l'ha detto con quel accento Latino Americano ereditato dalla mia splendida nonna. Lei è l'unico raggio di sole che splende nella nostra casa a Boston. A proposito di casa, mi manca tantissimo. Specialmente il mio bagno, ora sto usando le docce comuni, non avete idea del disagio che sto provando. Ho sempre paura che l'accappatoio o il mio cambio finisca per terra, oppure di tagliarmi e prendere qualche malattia per chi dimentica i rasoi usati dietro la tenda. Insomma è un bel fastidio se sei abituata a un bagno padronale, solo ed esclusivamente tuo. Ma no, non sono ricca. Diciamo che vivo bene, sia perché mia mamma ha fatto enormi sacrifici e sia perché dopo 10 anni dall'abbandono di mio padre, ha deciso di ritrovare l'amore con Den, il dirigente di una grossa società che si occupa di edilizia. Lui è un tipo apposto, ha gli occhi verdi, abbastanza muscoloso data la palestra, è alto circa 1.90 ed è meraviglioso con mia madre. Sono una bellissima coppia, anche se lei dopo l'abbandono di mio padre è diventata l'insicurezza in persona e continua a trasmetterla a me. E' per questo che ho deciso di venire alla University Of California, nonostante avessi la Boston University proprio dietro casa.
Volevo frequentare il collage lontano da casa, per non essere sotto il suo controllo.
E poi qui, hanno il migliore corso di letteratura, insomma è la scuola fatta su misura per Evie.
"Cazzo, sono le 8:00" Prima doccia in comune? Fatta. Devo toglierla dalla lista, quella che ho trascritto con Sam, diminutivo di Samantha e non meno della mia migliore amica e compagna di stanza. Purtroppo lei ha il pollice verde, infatti studia botanica, però l'importante è averla qui con me.
C'è un sacco di gente che si aggira tra i corridoi e sono stupita dalla quantità di testosterone che c'è in giro, nonostante era specificato fosse un dormitorio strettamente femminile.
Entrai velocemente in camera, Sam era già uscita. Da una parte mi dispiaceva non aver fatto in tempo a salutarla, dall'altra ero contenta di potermi vestire come volevo senza i suoi giudizi.
Il secondo amore di Sam, dopo botanica, era la moda. A casa aveva un bellissimo maltese che si divertiva a travestire con stoffe decorate appositamente per lui. Ed io ovviamente non volevo fare la fine di Dix, il cane.
Per il primo giorno scelsi un maglione rosa largo e un paio di leggings neri, abbinate alle mie Converse nere basse.
Oggi dovevo correre da un aula all'altra e volevo stare comoda, nonostante i pantaloni aderenti non mi facessero impazzire. Legai i capelli in uno chignon disordinato, presi gli occhiali da riposo, infilai nello zaino il mio NoteBook e chiusi la porta dietro le mie spalle.
Non presi la giacca perché era una bella giornata, non volevo portarmela dietro con il rischio che potesse darmi fastidio.
Avevo fatto una foto al mio programma di oggi, cosi guardai sul cellulare la mia prima "Lezione", si trattava di una presentazione per noi matricole nella palestra, dove si allenava la nostra squadra di Basket. Sapevo che era molto famosa, era sempre sul podio nelle classifiche generali, infatti di questo un po dispiaceva.
Non è che non mi piacesse lo sport, anzi andavo spesso a correre per buttare giù il mio sedere grosso, ma mi dispiaceva che un Collage cosi bello fosse riconosciuto solo per i loro trofei sportivi, quando aveva tanto altro da offrire.
Mi accorsi che nonostante l'orario, sembravo essere in anticipo, perciò scrissi un messaggio a mamma per dirle che stavo per frequentare questa lezione di iniziazione annuale e che mi mancavano tutti,
Anche se con quel tutti, indirizzai il mio sentimento per nonna Rose.
Cominciai a sentire delle urla, perciò mi affrettai a entrare in palestra e trovai posto in quarta fila sulle scalinate, non individuai Samantha e proprio mentre le scrissi un messaggio per sapere dove fosse, la vidi entrare. Sam è quel genere di ragazza alta, bionda e bellissima. Ha gli occhi scuri, con dei lineamenti chiari e profondi. Dato il suo amore per la moda, amava vestirsi sempre in maniera particolare e il suo aspetto non la rendeva quasi mai invisibile. Oggi indossava una gonna scozzese sopra le ginocchia con delle bretelle della stessa tinta che l'accompagnavano fino al collo, sopra una t-shirt bianca.
"Evie, eccoti! Scusami, stamattina sono dovuta correre in segreteria per ritirare i moduli per iscriverci al corso di cheerleader"
Stavo bevendo l'acqua e per poco non ne rimasi soffocata. Sam scoppiò a ridere e aggiunse "Scherzavo sciocca, erano solo i moduli per la mensa" Sospirai, ma poi aggiunse. "Però se potessi guardare quei ragazzi mezzi nudi ad ogni allenamento, sono sicura di poter imparare a fare la cheerleader"
Ora sono io quella che rideva, ma intanto portai il mio sguardo verso la sua indicazione. Be' niente male, forse ho capito perché metà delle studentesse sono iscritte a questa scuola.
E poi lo vidi, mai visto niente di più bello.
Clay Parker.
Spazio autrice
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Diversi ma uguali
Teen FictionClay Parker è un ragazzo sicuro di sé con un ego sproporzionato, ottiene tutto ciò che vuole, un auto sportiva, un squadra di basket da gestire, tutte le ragazze che vuole cadono ai suoi piedi, ma non Evie. Evie è tutt'altra cosa, un bel fisico non...
