IV | Novità

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"Bleah... Sono giorni che vomito." Disse Luna, con evidenti occhiaie.
"Comincio a sospettare qualcosa." Rispose Meropa, immersa nei suoi pensieri.
La morte di Eru l'aveva lasciata troppo sola a godere della pace, per questo Meropa aveva invitato Luna a vivere con lei: entrambe avevano perso l'amato e il dolore le aveva unite nel tentativo di superare il lutto.
"Dai, dimmi a cosa hai pensato!" Rispose Luna, fra un sorrisetto e un altro, sempre molto curiosa.
"Pazienta Luna, pazienta." Disse Meropa, gli occhi al cielo, ma sorridendo fugacemente. Luna si sedette sulla grossa poltrona di Eru, ripensando alla battaglia, a cosa era successo...

"State pronti: non conosciamo le armi dei Liberiani, tantomeno i loro combattenti; non possiamo permetterci di fallire. Conquer or Die!" Disse Athai, il comandante. "Conquer or die!" Risposero in coro tutti i guerrieri.

Luna era pronta a morire, ma non ad accettare la morte di Kayeru.
L'ultimo dei suoi pensieri era che morisse prima ancora di poter combattere, per mano della sorella.

Era sul punto di sgozzare un liberiano, quando una fitta alla pancia la fece piegare in due dal dolore. Cadde a terra, il ventre tra le mani, una pistola le venne puntata al viso, Luna vide la mano dell'uomo tremare, come se qualcosa lo trattenesse.
Lo fissò negli occhi e urlò: "Cosa aspetti? Ammazzami!!!"
Umiliata dal vacillare dell'uomo, con gli occhi che non vedevano altro che il sangue di Kayeru colare sul terreno: non le interessavano più potenza e dignità, voleva solo dormire.
Un boato fece tremare le terra
Cominciò a vedere annebbiato e perse i sensi nel bel mezzo del campo di battaglia.

Al suo risveglio era confusa. Sopra di lei un ampio soffitto bianco, rimbombi di lamenti e singhiozzi, al suo fianco Meropa, priva di sensi.
Luna non poteva ancora saperlo, ma la battaglia era ormai terminata.

Silver entrò nella stanza e notò che la ranocchia verde era sveglia.
"Questa volta abbiamo perso..." le disse sorridendo.
"Siamo prigionieri?"
Il re negò col capo e sbuffò: "Peggio, siamo diventati amici!"
Enfatizzò l'ultima parola con tono mieloso.
"Meropa... " Luna guardò la salamandra e non poté fare a meno di notare diversi tubi di drenaggio e un catetere uscire da sotto le lenzuola. "Si salverà?"
Silver alzò le spalle: "Non è in pericolo di vita. Se può valere come salvezza, allora sì."

Il sovrano le raccontò tutto: i morti non si contavano, ma Liberiani ed Oros erano riusciti a sconfiggere l'agguato dei Cordai.
Questi già da anni stavano elaborando un piano per appropriarsi della fonte di acqua, volevano sterminare completamente il popolo liberiano, avevano piazzato esplosivi un po' ovunque nelle gallerie sotterranee.
Gli Oros erano i guastafeste, la loro presenza e l'averli scoperti li aveva messi sul piede di guerra...

Meropa entrò nella stanza, Luna si era appisolata sulla poltrona di Eru.
"Eccomi, Luna stai bene?"
"Mh, diciamo."
"Ho raccolto delle erbe. Eru le avrebbe scelte meglio, ma...", non riuscì a completare la frase, era troppo impegnata a strozzare come meglio poteva il pianto.
"Comunque sono per te. Sono molto utili, nelle tue condizioni..." aggiunse, dopo una lunga pausa, per distrarsi.
"Nelle mie condizioni...?" Chiese Luna, iniziando a preoccuparsi.
"Beh, vedi, cara..." sorrise e passò la mano sul suo ventre.
"Cosa?!?! Sono incinta?"
"Non ne sono certa, ma credo di sì. Non temere: ti aiuterò io."
"Oh, mamma... Non posso permettere ad un bambino di non avere un padre..."
"Il padre è... Lui?" Chiese timidamente Meropa
"Non potrebbe essere altrimenti." Rispose Luna, abbassando lo sguardo triste, mentre i suoi pensieri, per quanto cercasse di domarli, volavano a Kayeru.
"Non temere, siamo Oros: non ci ferma nessuno!"

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⏰ Last updated: Dec 17, 2019 ⏰

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Alla conquista di Liberia - Luna NeraWhere stories live. Discover now