Tu sei l'unico modo per staccare dalla musica e per stare bene

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Arrivo davanti al portone di corsa e lo trovo che mi aspetta.

-Hai corso? - mi chiede.

- Da cosa lo deduci? - domando io che ho il fiatone, gli allenamenti devono ancora dare i loro frutti mi ritrovo a pensare. 

- Dal fiatone. -

- Molto perspicace. - dico io mentre mi avvicino per abbracciarlo. - Che cosa ti porta qui? - chiedo io. 

- Avevo bisogno di vederti, il tour è finito ieri ed ero libero. - mi dice lui, e per il momento penso che mi farò bastare questa spiegazione. 

- Andiamo su dai. - gli dico mentre apro il portone di casa ed iniziamo a salire le scale.

- Sono seriamente 7 piani a piedi allora. - 

- Pensavi che scherzassi su qualcosa del genere? - chiedo io divertita.

- Giusto. - e ridacchia.

Al terzo piano lo sento iniziare a sbuffare.

- Mi stai forse maledicendo? - domando io. 

- Non te ma chi ha deciso di cambiare l'ascensore. - replica lui prontamente, mi chiedo come faccia ad avere sempre la risposta pronta, è una qualità che vorrei anche io.

- Eh lo so. - e rido. - Anche a me stanno poco simpatici però ogni volta che faccio le scale a piedi sai a che penso? -

- A nuove maledizioni da inventare? - chiede lui divertito. 

- Anche. - e sorrido. - Penso che arriverò al Forum in superforma e di conseguenza quando ci farai saltare su Straordinario almeno non mi verrà un collasso. - e rido fissandolo. 

Ermal mi guarda divertito e sorride debolmente e direi che è già un piccolo passo avanti, che sia così giù per la fine del tour nei teatri mi pare proprio strano, anzi sono certa che sia giù per tuta quella polemica, vedremo se e quando si deciderà a parlarne con me.

- Comunque voglio sapere chi ha inventato le scale. -

- Perchè? -

- Perchè lo odio. -

- Ora che fai inizi a lamentarti ogni 7 gradini? - gli chiedo abbastanza esasperata. 

- Potrebbe essere una splendida idea. - e finge di pensarci su. - O magari ci scrivo anche una canzone. -

- L'ispirazione arriva sempre in modo inaspettato. - mi ritrovo a dirgli a voce alta. 

- Oh guarda! - e mi indica dei coniglietti rosa.

Rido perchè ormai conosco a memoria tutti gli zerbini piuttosto che ogni stramberia che hanno i vicini di casa che abitano ai piani inferiori rispetto a me.

Una volta fuori da casa mia recupero le chiavi ed apro la porta facendo entrare Ermal.

- Accomodati! -

- Grazie. - e lo vedo guardarsi intorno incuriosito. - Che cosa è? - domanda notando uno schermo gigante in salotto.

- Abbiamo collegato il proiettore e così guardiamo la tv o i film come se fossimo al cinema. - spiego brevemente. 

- Però che organizzazione. -

- Vieni che ti mostro il resto della casa. -

Lui annuisce e mi segue durante questa breve visita guidata.

- Niente male. - afferma poi. 

- Grazie. -

- Siete in 4 dunque? -

Sono anni che ti aspetto - Fabrizio MoroWhere stories live. Discover now