#Paola POV 
- Dove andiamo? - 
- Prima recuperiamo 'e cose tue e de Irene che ne dici? - 
- Si penso che le servirà qualcosa quindi potremmo lasciarle la borsa nella hall che dici? - 
- Sicuramente gliela faranno avè se li avvertiamo. - 
- Ottimo. E poi dove vuoi portarmi? - 
- Nun posso dirtelo. - mi dice Fabrizio. 
- Perché? - 
- Perché voglio che sia 'na sorpresa, fidate de me! - 
- Mi fido di te altrimenti non sarei qui. - gli spiego. - Sono solo curiosa. - 
- Anche io so curioso. - mi dice. 
- Di cosa? - 
- De capi pe' quale motivo Irene aveva paura de lasciarte da sola. - 
- È una cosa un po’ difficile da spiegare diciamo che è la prima volta in vita mia che dormo fuori casa. - ammetto e mi sento terribilmente in imbarazzo.
- Sul serio? -
- Si sono una brava ragazza io. - e ridacchio per cercare di smorzare la tensione. 
- E sei agitata visto che sei lontana da casa? - 
- Un po’ ma più che altro forse perché fino a poco tempo fa soffrivo di attacchi di panico e a volte un po’ di ansia si manifesta ancora. - gli spiego brevemente. 
- Posso capirti benissimo sa? - mi dice lui mentre entriamo in hotel per recuperare le cose mie e di Irene che nemmeno abbiamo disfatto. 
- Immagino. - e sospiro. - Dalle canzoni e dalle interviste so qualcosa. - 
- Ora però stai meglio? - mi chiede lui.
- Si forse perché ho iniziato a lavorare su di me anche grazie a voi come ti dicevo oggi. - 
- Forse hai iniziato a pensa a te stessa e a capi quanto vali. - mi aiuta a portare giù le borse. 
Torniamo in auto per poi lasciare la borsa alla mia amica che ho già avvisato.
- Hai ragione e ho chiuso l'amicizia di cui ti parlavo questo pomeriggio. - 
- Persona che te faceva sta male? - 
- Quando capisci che le continue discussioni ti fanno stare male si. Soprattutto se quella persona ha passato un anno a criticarti, giudicarti e litigare solamente. - 
- Hai passato 'n anno così? - 
- Non un anno ma quasi. Dalla vostra vittoria a Sanremo è iniziato il declino per me e lei perché ho capito di voler cambiare. Ero ingabbiata in una storia a senso unico nel senso che pensavo di essere innamorata di un ragazzo mai visto e con cui avevo solo messaggiato e lui mi ignorava facendomi stare male. Li  ho capito che era una cosa a senso unico e in cui mi aveva spinta lei e che mi stavo facendo distruggere, ma anche per il fatto che ho iniziato a lavorare su di me senza aver accetto il suo aiuto in precedenza abbiamo iniziato a discutere praticamente per tutto. - spiego tirando fuori tutto. 
- E poi? -
- Poi per quasi 9 mesi ho sopportato, ho perdonato ogni ferita che mi infliggeva perchè non volevo buttare via 4 anni di amicizia fino a che con l’anno nuovo lei è sparita, ho cercato di rispettare la sua decisione e visto che non mi cercava nemmeno io lo facevo. Non l’ho sentita per più di un mese e in quel lasso di tempo ho compreso tante cose. Ho capito che non mi mancava e non riuscivo più a volerle bene visto come mi ha sempre attaccata e giudicata e ferita con ogni litigio. Non riusciva più ad accettare la persona che ero diventata secondo lei, invece questa è la vera me, ora sto bene e non posso pensare di avere a che fare con qualcuno che non accetta me, le mie nuove amiche e che soprattutto non accetta te ed Ermal. - gli dico. 
- Ma lei è tornata a farse viva? - mi chiede Fabrizio che sta guidando verso non so dove.
- Si, è tornata a farsi viva dicendosi pentita e di aver capito di aver sbagliato ma io non le ho creduto, non me la sono sentita di riprendere da dove eravamo perchè secondo me ormai la complicità era persa e il rapporto irremediabilmente rovinato. Lei dice che avevamo bisogno di pensare a noi e lei lo ha fatto ed era tornata ma io le ho detto che avevo ancora bisogno di pensare solamente a me stessa. - 
- Sei stata forte. - mi dice lui accarezzandomi il braccio. - Nun è sicuramente stata 'na scelta facile e si vede da come ne parli. Però hai ragione a volte nella vita nun tutto se può recupera e se nun te senti de volerle bene come prima e de volerla nella tua vita hai fatto 'a scelta giusta. Nun ave sensi de colpa e nun pensa che tu abbia sbagliato. - mi rassicura lui.
Lo vedo parcheggiare e mi guardo intorno. - Siamo all’Olimpico. - gli dico.
- Per me questo è un posto speciale sai? - mi chiede quando mi apre la portiera e immediatamente mi prende per mano mentre ci avviciniamo ai cancelli. 
- Lo so, mi ricordo che hai raccontato di quando tuo papà aveva la bancarella qui fuori e ascoltavi Vasco ed iniziavi a sognare di suonare lì dentro. - 
- Sei preparata. - mi dice abbracciandomi.
- Abbastanza. - replico divertita.
- Era appena finito er concerto quanno so entrato con uno dei bagarini e se respirava ancora 'na strana aria fatta de note ed emozioni, poi ho trovato 'a chitarra in cantina e da lì ho iniziato a sogna e quando 'o scorso giugno ho suonato qui nun riuscivo a crederce. - 
- Si è capito perfettamente quando su Pace sei scoppiato a piangere. - gli dico sentendo anche io la commozione ogni volta che ricordo o rivedo quel momento in video.
- Ehi che succede? - mi chiede lui quando una lacrima sfugge al mio controllo. 
- Niente. - tento di rassicurarlo.- Stavo ripensando a quel momento. - 
- E? -
- E quando lo rivedo in video mi emoziono e commuovo per la splendida persona che sei, ti sei mostrato così vero e senza alcun filtro a tutti noi, sai non ero qui fisicamente e ho visto tutto dalla tv ma è stato così magico che mi sono sentita parte del tuo sogno anche se distante un sacco di kilometri da te. - 
- E’ 'na cosa bella. - 
- E’ solo merito tuo. - gli faccio notare. - Grazie per aver voluto condividere questo posto speciale con me. - aggiungo poi.
- Me fa solo che piacere, vorrei poter condividere molto de più con te. - 
- Con il tempo possiamo condividere sempre di più. - gli dico diretta.
- Giusto. Che ne dici de anda a casa? - mi domanda.
- Certo andiamo. - 
Torniamo verso l'auto per poi dirigerci verso casa sua. 
- Sei agitata? -
- Un po’, si avvicina il momento di dormire fuori casa. - e gli sorrido.
- Andrà tutto bene. - 
- Lo spero. - 
- Beh 'o spero anche io perchè penso che sarebbe terribilmente bello averte ospite ogni tanto. -
- Faremo in modo che sia possibile. - e gli sorrido. 
Fabrizio parcheggia e recupera il mio borsone prima di entrare in casa. - 'a cameretta di Anita. -mi annuncia aprendo la porta.
- Mi fa molto strano, qui avete scritto Non mi avete fatto niente, è un luogo sacro quasi. - gli spiego. 
- Se vuoi te cedo 'a mia camera. - mi dice.
- Inizio andando a fare la doccia così ci penso. - 
Lui annuisce e torna al piano di sotto mentre io mi chiudo in bagno. Faccio la doccia, mi strucco e indosso il pigiama. 
- Sei già pronta? - mi chiede quando entro in cucina e lui sta finendo di bere una birra.
- Si. - 
- Per essere 'na donna sei fin troppo veloce. - mi canzona lui.
- Se vuoi cambiare idea su di me il momento giusto credo che sia questo. - e mi indico.
- Perchè dovrei cambia idea? -
- Perchè sono questa. Struccata e in pigiama non sono niente di chè. dico sincera come al solito.
- Sei sempre splendida. - e mi lascia un bacio sulla guancia. - A nanna forza che domani ce aspettano quei due. - e insieme saliamo al piano superiore.
- Fab? - decido di fermarlo prima che sia troppo tardi.
- Dimme. - 
- Non penso di riuscire a dormire da sola. - gli spiego e mi sento terribilmente idiota.
- Vie co'me! - mi prende per mano aprendo la porta della sua stanza. - Mettite comoda, faccio 'a doccia e arrivo. - mi spiega mentre recupera alcune cose prima di sparire verso il bagno.
Il suo profumo è ovunque e la cosa dovrebbe imbarazzarmi invece sorrido come una cretina al pensiero di dormire con lui. 
- Eccome! - annuncia entrando in camera con un paio di pantaloni sportivi e una maglietta nera. Si sistema al mio fianco. - Sei più tranquilla? -
Annuisco. - Si, grazie. -
- Buonanotte! - 
- Buonanotte a te. - gli dico lasciandogli un bacio sulla guancia e lui prontamente mi stringe a se e ora mi sento totalmente tranquilla. - Restiamo così? - chiedo io.
- Certo, nun c’è nemmeno da chiede. - replica mentre spegne la luce e aspetto solo di prendere sonno cullata dal battito del suo cuore e dalle carezze che mi lascia sui capelli. 

* Eccomi, non so se vi aspettavate questo capitolo ma soprattutto gli eventi qui narrati. Che dire? Ermal e Irene sono sempre più presi l'uno dall'altra anche se sicuramente vogliono andarci piano. E Paola e Fabrizio? Vi sareste mai aspettati lui che la invita a dormire a casa sua? Tutte quelle confessioni? E soprattutto Paola che gli chiede di dormire con lei? Si sarà finalmente sbloccata? Fatemi sapere cosa ne pensate e soprattutto cosa vi aspettate dai prossimi capitoli della storia. Grazie a tutte le persone che leggono silenziosamente, grazie a chi legge e commenta sempre, grazie a chi vota. Grazie davvero a tutti. Alla prossima! *
































Sono anni che ti aspetto - Fabrizio MoroWhere stories live. Discover now