Capitolo 3 - Una richiesta per Dani

25 3 2
                                    

Era l'ultimo giorno di questa prima settimana di scuola, dopo quello che successe tre giorni fa, noi due, ci fidavamo di più l'uno dell'altra. Però quel giorno qualcosa cambiò e non capii il perché.

Ci incontravamo nell'ora di entrata per salutarci e fare due chiacchiere, poi andavamo ognuno alle nostre corrispettive classi.

La sua classe si trovava nell'edificio gemello di fianco, e come avevo intuito sta nell'ultimo anno di scolastico, sicché anche lei si trovava nell'ultimo piano.

La scuola suddivideva agli studenti così:

● Piano terra: studenti nuovi, del primo anno.

● Primo piano: studenti del secondo anno.

● Secondo piano: studenti del terzo anno. Ed era qui dove ci separavano anche per tipo di scuola: dove mi trovavo io era quello tecnico. Invece dove si trovava Eva era quello professionale.

● Terzo piano: studenti del quarto anno.

● Quarto piano: studenti dell'ultimo anno o di quinta.

E poi ci trovammo nell'ora di ricreazione sempre nel cortile dietro, per fare la merenda, con un intervallo di quindici minuti.

Inoltre, Eva era molto popolare nella sua classe, perciò questo la costringeva ad uscire tardi per incontrarci.

E poi alla ora di uscita aspettavamo entrambi che uscivano tutti per trovarci e chiacchierare e poi aiutarci a vicenda nelle materie scolastiche in cui avevammo dei problemi.

Però una sera, di giovedì, Eva mi mandò un messaggio strano che non capii niente: "Aspettami domani nel cortile dietro quando esci". Io provai a chiedere: "che cosa è successo?". Ma solo ricevetti un altro messaggio strano: " Ricorda la scommessa, devi fare quello che ti dico".

Sinceramente non la capisco, come mai questo comportamento rivolto a me, proprio in quel momento. L'avevo offesa senza accorgermene? Ed io che pensai che fossimo più confidenti con la nostra amicizia. Non lo so che cosa è successo. Davvero!

Giunse venerdì, sperai di trovarla nell'ora di entrata per chiederle cosa significava quel messaggio che mi mandò, ma nessuna traccia di lei. Forse era entrata in anticipo nella sua aula. Poi la cercai nella ora di ricreazione, ma non la trovai. Provai ad attendere al cortile dietro la scuola, ma niente.

Attendendo l'ora di uscita, non potevo aspettare fino a che tutti se ne andassero via, sicché decisi a trovarla nella sua aula non appena avrà finito le mie lezioni di oggi.

Appena suonò la campanella, misi subito le mie cose nello zaino, e andai dritto da Eva.

Arrivai all'entrata del altro edificio e feci passare prima gli studenti che uscivano, poi pian piano salii con fatica perché tutti iniziarono ad uscire, arrivai al quarto piano e cominciai a cercarla. Come me immaginavo, quell'edificio era strutturato allo stesso modo del mio. Poi camminai dando uno sguardo veloce nei finestrini di ogni classe, e quando stavo per quasi terminare le classi da ispezionare, la trovai con il suo gruppo di amiche, le stesse ragazze che vidi la prima volta che incontrai Eva.

Eva si era trattenuta con loro, e si mostrava felice e nervosa.

Poi come mettendo a termine al dialogo, si girò e mi guardò dritto agli occhi. Sorpresa per la mia presenza, lei rimase senza fare niente proprio stucca, impalata fissandomi.

_Bi. Che ti è successo? - chiedeva la sua amica mentre si avvicina ad Eva.

Era la ragazza alta del suo gruppo chi parlava con Eva. Anche lei sorpresa per il comportamento della sua amica Eva. Poi quando vide la reazione della sua amica, anche lei si accorse della mia presenza.

Un Lupo Solitario, Conoscendo L'amore Where stories live. Discover now