Krampus

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- Un acquario? Sei sicuro? Perché c'è un acquario?-

- Non ne ho la minima idea, l'ho visto di sfuggita. Ma anche il capitano Blacksmith ne aveva uno nei suoi alloggi privati, se ben ricordo-

- Beh, io non mi sono mai nemmeno lontanamente avvicinata agli alloggi di un capitano, per cui... che ne so. Per me potrebbero anche avere vasche di anguille o colonie di triboli-

Seduta a terra con in grembo milioni di pezzi, Ranya stava cercando di sistemare uno dei siluri, mente Gabriel provava a capire il funzionamento delle armi.

- Oh, per l'amore del cielo!- esclamò di colpo la giovane, facendo sussultare il povero cadetto che la stava aiutando- Puoi cortesemente tenere dritto quell'affare... ehm...-

Schioccò le dita un paio di volte, faticando a ricordare il nome del poveretto che stava un po' maltrattando da ore.

- Brown, cadetto Brown- disse timidamente lui.

- Bene, Brown, o fai quello che ti chiedo o userò te come materiale organico da legare al metallo e al plasma, ok?-

Il giovane annuì, deglutendo e Gabriel Lorca sorrise, divertito.

- Attento, lo farà davvero- disse, puntando l'arma- e come accidenti si usa questo coso?-

Ranya si voltò giusto in tempo per vedere un colpo partire e andare a impattare la parete, polarizzata per evitare ovviamente danni di quel genere.

- Penso che tu lo abbia appena scoperto- fece allegramente.

Lui le rivolse una smorfia, cerando di evitare di far partire nuovamente un colpo. Erano chiusi lì dentro da quasi dieci giorni e, in quel tempo, Ranya era riuscita a non pensare troppo a Penny. Prendendo un pezzo di metallo avanzato, alzò gli occhi sul suo timido assistente.

- Puoi lasciarlo, adesso- gli disse.

Al ragazzo sfuggì l'oggetto dalle mani, ma perché la nave ebbe un violento sussulto. Sulle prime, Ranya pensò che il tenente Hu avesse nuovamente problemi con la curvatura, poi però lesse l'espressione di Gabriel.

- Non è la curvatura, vero?-

- No, queste sono armi a particelle parecchio potenti-

Tenente comandante Gabriel Lorca e guardiamarina Ranya Osborne di urgenza in plancia.

Abbandonando il povero cadetto Brown, corsero fuori entrambi, precipitandosi ai turbo ascensori, cosa non facile con la nave che si scuoteva come una maracas. Giunsero in plancia, restando in piedi per miracolo.

- Tenente comandante, quando ha voglia di colpire qualcosa, si accomodi- disse il capitano Archer, stringendo i braccioli della sua poltrona del comando- abbiamo ricevuto un simpatico benvenuto-

- Siamo alle coordinate?- chiese Ranya.

- Purtroppo no, ci hanno intercettato prima-

Mente la Babylon rispondeva al fuoco, Ranya lanciò uno sguardo sullo schermo. Miriadi di navi a forma di guscio di ostrica, che formavano uno sciame compatto e fastidioso, si schiantava letteralmente sullo scafo del loro vascello.

- Abbiamo falle sui ponti E, C e H- comunicò il comandante Martini- le paratie cedono, capitano. Corazze ventrali al 60%, gondola di dritta non polarizzata-

- Potenziare gli scudi anteriori- ordinò Henry, senza staccare gli occhi dallo schermo e da Gabriel che faceva fuori navette- possiamo resistere-

- Signore, vedo qualcosa oltre lo sciame di detriti delle navi nemiche- comunicò il comandante Oyanusi- si avvicina a noi-

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⏰ Last updated: Nov 19, 2019 ⏰

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