I don't know what I saw

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La notizia che i laboratori Carlson avevano preso fuoco si era sparsa rapidamente. Le industrie Carlson avevano sostenuto che il laboratorio di San Francisco fosse inattivo da anni e che, il solo personale presente, fosse quello dedito a pulizie e manutenzione; una disgrazia.

Il lunedì successivo, Ranya era seduta in uno dei tavolini esterni del Crone, a leggere sul suo d-pad la notizia in prima pagina. Daniel le portò un caffè.

- Brutta storia, eh?- fece, sospirando.

- Già, un vero disastro- commentò distrattamente Ranya.

- Ho sentito che venerdì avete dato una festa. Siete stati interrotti dall'esplosione?-

- Più o meno-

Posando il pad sul tavolo, Ranya lasciò uscire un lungo sospiro. Daniel aggrottò le sopracciglia e si chinò accanto a lei.

- Ehi, tutto bene?- le chiese- Se anche tu mi diventi depressa, io come faccio a lavorare qui? Su, fammi uno dei tuoi bei sorrisi-

Dopo qualche secondo, Ranya sorrise suo malgrado. Daniel rise e annuì, soddisfatto, dandole un buffetto sotto il mento. Si alzò in piedi, dandole una passata al tavolo.

- Pensi che io sia una bambina?- gli chiese all'improvviso.

- Penso che tu sia una persona straordinaria e che l'età abbia davvero poca importanza. Chi non lo capisce, non ti merita, Ranya-

Le posò affettuosamente la mano sulla spalla, poi tornò al proprio lavoro. Mentre la giovane rifletteva, leggermente imbronciata, qualcuno la chiamò dalla distanza, raggiungendola. Per poco, Ranya non rovesciò la sedia balzando in piedi. Corse incontro al giovane dai tratti caraibici che l'aveva salutata, con addosso una divisa della Flotta e gli saltò letteralmente in braccio, quasi buttandolo a terra.

- Non lasciarmi più da sola così a lungo-

- Oh, Ranya, mi piacerebbe, ma non l'ho deciso mica io! Va tutto bene, comunque?-

- Adesso sì. Mi sei mancato, Hugh-

Lasciandolo andare, Ranya sorrise. Hugh Culber, medico della Flotta, era fra tutti il suo migliore amico. Di lui si fidava ciecamente. Era dovuto assentarsi per parecchie settimane e questo l'aveva resa molto triste.

- Anche tu mi sei mancata- rispose lui- ho visto Pen e sembrava furiosa con non so chi! Ha detto che qualcuno ti ha fatto soffrire-

Scuotendo il capo, Ranya riuscì a ridere.

- Lascia stare. Ora, raccontami com'era su quella base spaziale dove sei stato, piuttosto... ho bisogno di sapere come va il mondo fuori da qui-



Quella sera, dopo aver passato il pomeriggio a parlare con Hugh, Ranya si sentiva decisamente meglio. Anzi, sorrideva come una scema, perché finalmente il suo più caro amico era tornato! Penny sembrava sollevata, ma al contempo era anche impegnata con la nuova fiamma e Ranya non voleva disturbarla.

Violando le regole, quella notte, spente le luci la giovane uscì di soppiatto dal dormitorio, per andare a farsi un giretto al molo, il posto che preferiva in assoluto. Dopo aver trascorso quasi un'ora a fissare le nere e immote acque della baia, che scintillavano come un serpente dalle scaglie d'argento a causa delle luci, si diresse nuovamente verso l'accademia, passando accanto ad uno dei locali che le erano sempre piaciuti di quella zona di San Francisco: un pub irlandese vecchio stile, molto rustico ma caratteristico e pittoresco. Diede una sbirciata all'interno, tanto per curiosità. Il locale non era pienissimo, del resto era lunedì. Mentre lasciava vagare lo sguardo, notò due persone familiari sedute al bancone: Gabriel Lorca e Katrina Cornwell. Dunque era così che stavano le cose, quei due si frequentavano. Gridando stizzita dentro di sé per non avere almeno dieci anni di più, Ranya scivolò subito via, amareggiata e tremendamente arrabbiata.

Star Trek: BabylonWhere stories live. Discover now