il club dei cuori spezzati // ggukv | (in revisione)

UNO

[il dolore è insopportabile: un boomerang che torna a farti visita e non solo per Natale]

Il cuore è questo strano ingranaggio, muscolo, ad esser pignoli, che per farla breve ha la funzione di pompare il tuo sangue e distribuirlo in tutto il tuo corpo per mantenerti in vita. È un po' strano, a pensarci.
Noi umani siamo così spavaldi, così coraggiosi, così alla cima della piramide alimentare... eppure, qualcosa di così piccolo ci deve salvare il culo, che a volte brucia, tanto e per motivi vari: rode come il carbone di un barbecue a chi non ha trovato gli avanzi della pizza su cui era convinto di tornare il giorno dopo, a chi si è ritrovato davanti un bel compito in classe in rosso, dopo aver studiato come un cane... o, ancora, a chi è stato tradito dal migliore amico, a chi sente parlare la propria cotta delle persone con cui va quotidianamente a letto.

In questi casi, però, non è così banale, non c'è solo il culo a bruciarci. È il cuore che va a fuoco, e qui si torna al discorso iniziale: se il sangue pompato dal signor Cuore, che è infuocato, arriva ovunque... beh, ovunque brucerà. Credo il dolore funzioni così. Parte dal cervello, a cui arriva l'ossigeno trasportato nelle nostre vene, e viene mandato come un frisbee al nostro cuore. L'organo di Cupido, stronzo com'è, da solo non ce la fa, quindi decide di farla pagare anche al resto del nostro corpo. Ha senso, anche io farei lo stesso. O, almeno, il piccolo Taehyung lo farebbe. Questo Taehyung, che stava cercando di non piangere come un neonato, si ripromise di trattenersi dal rendere tutti tristi. Niente nuvolone nero sulla testa mentre consumava la colazione, niente smorfie mentre scendeva i tre scalini che avrebbero portato al vialetto che si concludeva con il cancello dall'aria ancora nuova, niente pessimismo.

Ma questo Taehyung sapeva anche che quella promessa era una grandissima stronzata, ora che l'unica ragione per cui mai l'avrebbe fatto gli era stata portata via.

Parlando di come gli esseri umani abbiano la corona sulla testa quando si tratta di alimentazione, ci sono anche altri tipi di piramide. Quella della depressione era l'esempio che, in quel momento, mi calzava a pennello.
I motivi per cui questa bestia si sente presa in causa sono diversi, e tra questi c'è L'Idiota con il Cuore Spezzato™, e che mai si capisca dove vada posizionato! È così ferito da essere messo più in alto o così patetico da essere abbassato, defunto e sotterrato nella base?
Dato che ne ho fatto parte a lungo, sono probabilmente da mettere più in basso.

Decisamente patetico. La matita nera e il Rimmel mi servirono a ben poco, se non a macchiarmi le guance di grigio aggiungendosi a lacrime di cui non capivo veramente l'origine. Era come una coalizione, si divertivano a spuntare come funghi quando meno ne avevo bisogno - ulteriore commento: non ne avevo mai bisogno.

Avevo lo sguardo ancora fisso sulla schiena del mio ex ragazzo mentre se ne andava. Provai ad essere diplomatico e ragionevole e ㅡ no, non è vero. Neanche un po', neanche per un attimo.

Ma un passo indietro per schiarirmi le idee farebbe bene sia a me che a voi.

«Taehyung... penso che tra noi le cose debbano finire».

Io corrugai la fronte. Avevo capito, ma decisi di fingermi confuso, perché parte di me si stava aggrappando con le dita e con i denti all'idea che fosse solamente uno scherzo, una battuta. Svegliarmi e sentirmi dire al telefono che «Dobbiamo parlare, e anche abbastanza in fretta» con quel tono tanto serio e cupo era stata un'esperienza non nuova, non estranea, ma sorprendente. Sorprendente nel modo in cui una temuta pessima notizia poteva essere una sorpresa.

«Temo di non aver capito...» risposi in un mormorio, prendendo un sorso del mio bubble tea. Una smorfia prese momentaneamente possesso del mio viso quando mi resi conto che fosse alla fragola. Le odiavo. Non era il sapore il problema: ricordavo di quando, alle due del mattino, fui portato in ospedale da mio padre perché avevo avuto la geniale idea di mangiare una fragola di nascosto e soffocarci su quasi a morte. Spostai delicatamente con una mano il contenitore di carta riciclata.