Capitolo 1

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Hizashi 15enne si svegliò di colpo e assonnato si alzò dal letto e cominciò  a camminare ad occhi chiusi fin quando non inciampó in qualcosa che fece mao

"cos.. Ma che caz..!?" disse trattenendo a stento il suo quirk

"zitto Hizashi! stavo dormendo cavolo..." disse Shouta lanciandogli un cuscino e poi entrambi sgranarono gli occhi

"HIZASHI?" "SHOUTA?!" urlato o entrambi 

"che cosa ci fai in casa mia?" chiese calmo il moro

"non lo so! Ero nel mio Hotel e poi questa non è casa tua!" 

"è vero" disse Shouta guardandosi intorno

Quando Hizashi finalmente diede attenzione a ciò che lo ha fatto cadere in primis notò che era un gatto rosso, Shouta lesse la targhetta ad altra voce "Lucifer" 

"nome bizzarro" notò Hizashi

"già" 

Girando per casa notarono che era pieno di oggetti a loro appartenuti o cose che avrebbero tanto voluto ma che non hanno mai  avuto la possibilità di prendere, chi per un motivo chi per un altro. Girando notarono un porta bianca con su scritto [UFFICIO] 

"questo lo hai scritto tu ne sono certo è troppo privo di emozione" disse Hizashi

"se lo dici tu"

Oltrepassata la porta c'era un corridoio con due porte una facciata all'altra entrambe in legno con un cartello su cui c'erano scritti i loro cognomi in modo bizzarro. 

Y     M      D                    

   A       A      A.                  

"questo lo hai scritto tu" disse Shota

"certo! Non vedi quante emozioni trasmette?!"

"uhm" disse senza molte emozioni

"dai! Entriamo nel tuo ufficio"

"non dovremmo chiederci perché c'è una casa con i nostri effetti personali e i nostri uffici che non abbiamo mai avuto?"

"no"

"beh se lo dici tu" concluse Aizawa non avendo voglia di approfondire 

Una volta entrati Hizashi non si aspettava certo questo 

Era vuota

Totalmente vuota, tranne che per una sciarpa per terra e degli occhiali 

"sara da finire" disse speranzoso del fatto che il suo amico non avesse questi gusti

"no a me piace" 

"ma è buia!" disse facendo notare le tapparelle chiuse alle 2 finestre in fondo alla stanza 

"buio è bello" disse Aizawa  avvicinandosi alla sua arma di cattura per prenderla ma quando prese tutto l'equipaggiamento noto che nel mezzo delle bende c'era un cristallo giallo e quando lo tocco un senso iper-protettivo lo colpi 

"mio" 

"mh? Hai detto qualcosa?" chiese Yamada 

"no" disse mettendo il cristallo velocemente in tasca 

"ok, andiamo nel mio ufficio" disse allegro

Una volta entrati videro che era pieno di oggetti e cianfrusaglie, bigliettini e svariate cose; 2 cose in particolare attirarono l'attenzione del biondino la prima era 3 scrivanie di cui 2 dovevano essere una sorta di base da DJ e la terza era piena di verifiche da correggere e la seconda cosa era una giacca in pelle e degli occhiali triangolari arancioni per terra

Quando Hizashi si avvicinò per prendere la giacca si accorse che era della sua misura e così indosso sia la giacca che gli occhiali ma quando mise la mano in tasca senti qualcosa lo estrasse e vide che era un cristallo nero e da li capì che quel cristallo stava meglio nelle sue mani e che nessuno doveva averlo o addirittura sapere della sua esistenza.

"this posto è fantastico!!" disse tornando nella realtà "però dovremo tornare a casa" 

"si, ecco, ti consigli di guardare qua" disse Aizawa indicando la finestra che stava guardando 

Appena Hizashi vide fuori dalla finestra sgrano gli occhi e scappo fuori dalla stanza cercando la porta di ingresso e quando la trovo e la spalanco vide ciò che temeva... Il niente, soli una distesa di erba e strada

"ma che caz..?!!" 

"a quanto pare siamo soli" disse girandosi e tornando a casa "cerchiamo una mappa"

I due cercarono una mappa e la trovarono 

"allora, Where are we ??"

"non lo so, ci sono molti edifici che non conosco" 

"perfetto" disse ironico Hizashi

Aizawa cercava di capirci qualcosa dalla mappa che sembrava essersi inventata degli edifici mentre Yamada ispezionava il suo ufficio, il tempo passò in fretta e la sera calò. 

"Hizashi". Non ricevette risposta e allora sbuffo "odio ripetermi" 

"si, si, scusa, allora  che c'è?" 

"mi bruciano gli occhi ed è sera andiamo a dormire continueremo domani" 

"mm.. Ok" 

Quando entrarono nella stanza da letto si ricordarono che era un letto matrimoniale 

"beh.. Se ci mettiamo i cuscini in mezzo andra bene....no?" chiese Hizashi imbarazzato

"c-credo...di..si" e cosi dormirono tutta la notte. 

Anche se i cuscini finirono per terra e loro dormiro schiena contro schiena. 

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Spero che vi sia piaciuto il capitolo perché mi ci sono impegnata 

Nel futuro [EraserMic] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora