Capitolo 21

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Justin aveva afferrato Andrew per il colletto della sua camicia.

-Justin ma che stai facendo?- Dissi cercando di togliere la sua mano dal colletto del povero Andrew.

-Possiamo parlare?- Disse girandosi verso di me.

Andrew ne approfitto del momento di distrazione per tirargli un pugno cosa che fece rimanere me di stucco.

-ANDREW- Urlai guardandolo male.

-Sono stato fin troppo calmo.- Disse Justin asciugando le labbra sporche di sangue.

-Cos...- Non ebbi il tempo di continuare la frase che Justin saltò praticamente addosso ad Andrew ed iniziarono a picchiarsi.

-Ma cosa sta succedendo qui?- Domandò Michael allarmato.

-Aiutami Michael.- Dissi provando a dividerli.

-La smettete?- Disse Michael guardandoli.

Ho un migliore amico coglione?

-MA SEI IDIOTA?- Urlai verso Michael che scoppiò a ridere.

-Funziona sempre.- Sussurrò guardando i ragazzi che adesso ci guardavano male.

-Ma siete proprio stronzi, tutti e tre.- Dissi indicandoli.

-Possiamo parlare.- Mormorò Justin con il labbro rotto.

-Allora non capisci?- Disse Andrew guardandolo male.

Ok, questa sceneggiata mi ha stancata.

-Cosa mi vuoi dire?- Domandai guardando Justin diritto negli occhi.

-Da soli.- Disse guardando i due ragazzi e poi me.

-Vi chiamo dopo.- Dissi prendendo Justin per mano cosa che lo fece rimanere un po sorpreso ma poi la strinse.

-Stai attenta.- Disse Andrew facendomi ridere mentalmente.

Nessuno parlò appena arrivammo a casa mia lo feci sedere sul divano e andai a prendere il Kit di pronto soccorso.

-Sei proprio un'idiota.- Dissi mettendo sull' ovatta del disinfettante.

-Lo so.- Sussurrò.

-Farà un po' male.- Dissi tamponando lentamente il suo labbro inferiore.

Strinse gli occhi allora mi avvicinai alla sua bocca e gli soffiai sul labbro cosa che fece aprire gli occhi di Justin.

-Quando ero piccola e mi facevo male mi mettevano il disinfettante e quando iniziava a bruciare mia madre ci soffiava sopra e il dolore sembrava quasi scomparire.- Dissi spiegando il mio gesto.

-Grazie.- Sussurrò una volta che mi alzai per rimettere tutto apposto.

-Infondo è stata colpa mia.- Dissi tornando a sedermi al suo fianco.

-Se non fossi stato un coglione adesso non saresti tra le braccia di un'altro.- Disse facendo una faccia disgustata.

-Vuoi parlarmi di questo?- Domandai.

-Non voglio parlare di quel coglione, io voglio parlare di noi.- Disse facendomi annuire.






















Ciaoo ragazze, mi scuso per eventuali errori, vi mando un bacio.

Il mio vicino ~Jelena~ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora