Capitolo 1

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Bruce Wayne osservò con attenzione l'uomo seduto alla sua sinistra: maschio caucasico, dal volto tondo, capelli rasati neri e barba incolta. Il suo nome era Peter Axel, fondatore e capo dell'azienda privata, la Pirrx Global, specializzata nella fabbricazione di componenti miniaturizzati.

Si trovavano nella sala riunioni posta all'ultimo piano del grattacielo della Wayne Enterprises: una stanza spoglia, in cui vi era solo un lunghissimo tavolo in vetro circondato da poltrone in pelle nera. Solitamente, quella sala veniva utilizzata esclusivamente per le assemblee del consiglio di amministrazione, ma, data l'importanza dell'affare, Lucius Fox aveva proposto che, alla firma dell'accordo, partecipasse anche Bruce.

Terminata la presentazione dell'offerta, Axel esortò i suoi avvocati ad esibire il contratto per suggellare l'accordo. «Fornitura mensile per il prossimo biennio con opzione per il terzo anno. La cifra è di 40 milioni di dollari lordi annuali.»

Fox lesse attentamente ogni parola del documento, che constava di tre pagine fronte retro. Si rivolse, dunque, a Wayne: «La proposta mi sembra vantaggiosa, signor Wayne.»

Bruce ostentò negligenza, come se, fino a quel momento, la sua mente avesse vagato ovunque tranne che sull'oggetto di quell'incontro. «Come dice, Lucius?»

Fox dovette reprimere un sorriso, ben consapevole della recita messa in atto da Bruce. «L'accordo con la Pirrx Global, signor Wayne. I nuovi fornitori per il reparto di scienze applicate.»

«Oh, giusto.» replicò Bruce come se cadesse dalle nuvole. Lesse velocemente il contratto e firmò in calce senza alcuna esitazione. Dunque, sorrise in direzione di Axel. «Ritengo che questo accordo possa portare enormi vantaggi per entrambi, Mr. Axel.»

Fox appose la sua firma accanto a quella di Bruce. «Concordo. Grazie alla sua fornitura, i nostri prototipi otterranno maggiore efficienza nelle prestazioni.»

Axel non si sforzò di nascondere la sua soddisfazione: un contratto con la Wayne Enterprises era la massima ambizione per la sua società nata da pochi anni. Prima di lasciare la sala, salutò Fox e Bruce con una calorosa stretta di mano, ignorando che ogni suo gesto ed espressione erano state attentamente analizzate dal rampollo di casa Wayne.

Una volta soli, Fox condusse Bruce nel suo ufficio, con l'intento di mostrargli i progetti futuri realizzabili per merito della collaborazione appena stretta con Axel. «Ho anche un nuovo prototipo da mostrarle.» disse a Bruce. «Questo riguarda le sue avventure notturne.»

Bruce rivolse piena attenzione. «Me lo mostri, Lucius.»

Fox digitò un codice sulla sua tastiera e sul monitor del computer apparve l'esoscheletro del costume di Batman. L'intera figura era colorata di grigio, eccezion fatta per i guanti, all'altezza delle nocche, evidenziate da un intenso arancione.

«Sono piccoli taser montati sul dorso dei guanti.» spiegò Fox. «Le consentiranno di stordire gli avversari con scariche elettriche ad alto voltaggio o potrebbero fungere da defibrillatore, qualora fosse necessario.»

Bruce annuì. «Quando saranno pronti?»

Fox chiuse il documento sul pc e sorrise. «Li ho già spediti ad Alfred.»

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Alfred bussò cortesemente alla porta della stanza di Bruce. Dato l'orario, ben oltre la mezzanotte, sperò di non disturbare. Oltretutto, lo aveva visto rientrare nella villa accompagnato da un'avvenente modella bionda.

L'Ombra di HalloweenWhere stories live. Discover now