Something

186 14 49
                                    

Mi butto in acqua e ci rimango per qualche secondo. Quando torno a galla con la testa, vedo che John non è ancora entrato e se ne sta lì fermo a riva.

— Hey Deaks! Che aspetti? — dico con tono giocherellone.
— Oh, beh, i-io... volevo solo aspettare che tu mi dicessi com'è l'acqua, se è fredda, calda, sporca, pulita, bagnata, asciutta... —
— Beh, l'acqua è tiepida, pulitissima e bagnata... Come fai ad aspettarti che l'acqua sia asciutta? — dico incredula.
— S-si, scusa stavo... stavo delirando, sai, a volte mi capita... Quanto-quanto è profonda? —

Mi immergo fino a toccare il fondo. Quando sento che mi manca l'aria faccio uscire la testa dall'acqua.

— Non è tanto profonda, ci metto poco a toccare —
— Quindi tu non ci tocchi... —
— John, sono alta meno di un metro e sessanta, ci credo che non ci tocco. Tu sei più alto di me di più di venti centimetri, quindi ECCOME se ci tocchi —
— Boh non so se buttarmi o no... —
— Massì dai, al massimo anneghi — dico divertita ma spazientita allo stesso tempo.
— VA BENE, entro —
— Alleluia! —

Va in un punto dove l'acqua appare più bassa, ci entra e fa una smorfia indefinibile, troppo bella e buffa per essere descritta.

— Era ora! ci tocchi? —
— L'acqua è bagnata! È BAGNATA! —
— MA- ok, respira, respira, RESPIRA! —
— Con chi parli? — dice sorridendo.
— Con la mia coscienza... —
— Perché? —
— Stavo discutendo se faleva la pena fare questo —

Mi avvicino a lui e prendo le sue braccia e con un gesto veloce lo immergo in acqua.
Si dimena per iniziare a correre per tutto il laghetto. Scoppio a ridere e per poco non annego, vista la profondità.

— MA SEI PAZZA? POTEVO MORIRE! NON TI IMPORTA DELLA VITA CHE HO DAVANTI AGLI OCCHI?? —

Lo guardo sorridendo innocentemente, pensando che effettivamente sono pazza, pazza di lui.

— Ti va di fare una nuotatina? —
— Hai ascoltato anche mezza parola di ciò che ho detto? —
— Uhm... Scusa io... Mi dispiace, non ti stavo ascoltando, e mi dispiace anche per lo scherzo che ti ho fatto, non pensavo che avresti reagito così... —
— Tranquilla, non fa niente... — dice infastidito.
— Comunque, ti va di nuotare? —

Riesco leggermente a vedere come la pelle di John diventa pallida, non che non fosse già.

— I-io... v-va bene... —

Sorrido e inizio a nuotare, facendo segno a Deaky di seguirmi.
Continuo a nuotare fino a che non scorgo una specie di grotta. Mi fermo e inizio ad osservarla. È bellissima, piena di stalattiti e stalagmiti, si sente come delle gocce cadevano su piccole pozze, dandoti una sensazione di misterio. Più vado avanti, più diventa buio, ma quando passa un fascio di luce, vedo come sono presenti molti cristalli, alcuni sui lati, altri per terra. Il mio sguardo cade su dei cristalli grigio-verde, a forma di cuore.
Li raccolgo e li rigiro tra le dita.

— Sembra il colore degli occhi di John — dico senza pensare che lui è dietro di me.

Mi giro per cercare di limitare il danno ma vedo che il danno non c'è stato proprio.

— John? Dove sei? —

Nessuna risposta.

— John, questo scherzo non è affatto divertente, mi sto preoccupando, dove sei? —

Di nuovo c'è solo silenzio.

— Porco schifo — sussurro.
— JOHN, DOVE SEI, TI PREGO RISPONDI! —

Inizio a correre verso l'uscita della grotta, cado in acqua e comincio a nuotare più veloce che posso, fino a sentire una fitta al piede sinistro.
Non so perché ma sin da quando ero bambina, se iniziavo a nuotare troppo velocemente mi veniva un crampo al piede a volte destro, a volte sinistro. Questo dolore lo sentivo fino a che non finivo la lezione di nuoto e se mi veniva quando stava per finire era abbastanza bello, quando invece il piede iniziava a farmi male dopo dieci minuti di lezione beh... non era una bella cosa.
Continuo a nuotare, cercando di ignorare la fitta al piede e il cuore che mi batte a mille, sia per la fatica che per lo spavento. Ad un certo punto vedo che non molto lontano c'è qualcuno che si dimena, qualcuno che non riesce a nuotare, qualcuno che molto probabilmente è... JOHN! Cerco di nuotare il più veloce possibile verso di lui per poi cercare di prenderlo a mo' di sposa. La cosa mi riesce piuttosto bene finché non esco dall'acqua. Lo appoggio a riva, sfinita.
Mi stendo vicino a lui per riprendere fiato.

His Name Is John Richard DeaconWhere stories live. Discover now