Lasciati guardare

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Lasciati guardare

<< Lasciati guardare >>.

Gli sussurra una dolce voce, mentre il giovane Lightwood, cercava di coprirsi il corpo nudo.

<< M...mi vergogno >>

<< Perchè dovresti? sei bellissimo? >>

Alexander si irrigidì e sollevò lo sguardo per verificare che non lo stesse prendendo in giro. Ma la persona davanti a lui lo fissava dolcemente e con desiderio, si sentì felice, eccitato e stranamente... sicuro di sé. L'uomo si avvicinò al moro e gli appoggiò la mano sul petto, Alexander notò che le dita erano lunghe e ben curate, l'altro si sporse verso di lui e sussurrò:

<< Desidero baciarti >>

Alexander dischiuse leggermente la bocca, per accogliere la lingua dell'altro, che lo bacio in una danza senza fine. Le mani prima appoggiate ai fianchi iniziarono a scivolare verso il basso e ad avvicinarsi velocemente alla sua erezione ormai completamente formata. "i-o... N- non.. ". "Non vuoi?" chiese l'altro. << Io... no, è solo che...>> cercò di spiegare ma la sua migliore amica, la vergogna, prese il sopravvento.

<< Riesci a fidarti di me? >>

Alec sapeva che se avesse parlato avrebbe rovinato tutto quindi si limitò ad annuire. Sentì la mano dell'uomo scivolare verso l'erezione, iniziare ad accarezzarla lentamente e poi con estrema calma iniziò ad aumentare il ritmo. Abbasso la testa ed emise un verso soffocato. Poi l'uomo gli sussurrò qualcosa:

<< Alexander guardami. >>

Alexander sollevo lo sguardi e incrocio gli occhi dorati dell'altro. Appena lo fece tutto il benessere scomparve, iniziò a mancargli l'aria, l'uomo scomparve ed apparvero varie figure sfocate.

<< Alexander! Fermati subito è peccato! >>

Il giovane si bloccò e voltò la testa, i suoi occhi impauriti incrociarono quelli severi della donna che stava alle sue spalle.

<< Sono sentimenti sbagliati! >>

Un altra voce si unì a quella della donna, una voce maschile spietata.

<< E' disgustoso! E' tuo fratello! >>

"Sono disgustoso... Madre... lo so anch'io che è sbagliato... Padre... so di sbagliare...

Perdonatemi se pecco... amare un uomo... soprattutto mio fratello... so di essere UN MOSTRO..."

Alexander si svegliò, agitato ed ansimante. Le lacrime scivolano sul suo rapidamente come se non volessero fermarsi.

Le asciugò velocemente e si alzò, si diresse verso il bagno deciso a farsi una doccia fredda per calmarsi, poi dopo essersi infilato la divisa, decise di scendere a mangiare. Appena entrò nella sala da pranzo, vide seduto a tavola suo padre, che parlava e gesticolava animatamente al telefono con un collega mentre l'attenzione della madre invece era rivolta al suo computer. Il giovane si accomodò davanti al padre, il più silenzioso possibile per non disturbarli. Appena sentì la sedia muoversi Maryse sollevò lo sguardo e gli sorrise ma il suo sorriso si spense non appena gli occhi si posarono sulla divisa, scosse velocemente la testa e disse: << Alec la cravatta è storta >>. Si avvicinò e gliela risistemo, poi i l suo sguardo si addolcì e disse: << Alexander devi stare attento, devi essere sempre impeccabile, mi aspetto molto da te. Non deluderci! >>. Robert, mentre spegneva il telefono, aprì il giornale e disse: << Alexander mi raccomando scegli attentamente i club e mira ad entrare al consiglio degli studenti >>.

L'amore per noi (Malec)Where stories live. Discover now