Con l'operazione e la riabilitazione, aveva capito quanto la volesse nella sua vita. Era riuscita a incastrare ogni impegno nelle sue ventiquattro ore giornaliere, tenendo conto degli spostamenti dall'università alla clinica in cui era ricoverato Federico, ma non era questo l'importante, perché ciò che lo aveva sorpreso più di tutto era la sua capacità di capirlo con un solo sguardo. Appena entrava nella stanza, le bastava fissarlo pochi secondi negli occhi per captare il suo stato psicologico, a volte si era trovata a combattere con i demoni di Federico, che spesso lo gettavano giù per giorni interi, altre volte aveva dovuto sorbirsi le sue lamentele, raramente lo aveva trovato sorridente ad aspettarla dopo le lezioni. Una qualsiasi ragazza avrebbe potuto lasciar stare la situazione poco equilibrata, Rebecca no, aveva affrontato tutti quei momenti con una sicurezza tale da trasmettere emozioni diverse al toscano, ora meno solo.

Si alzò dal letto prendendo le stampelle e con lentezza si diresse nel soggiorno di casa Alara, arrestandosi di colpo quando sentì la voce di Rebecca.

<<Mi mancano ancora due anni di università, come devo fare, mamma?>>

Si appoggiò con la schiena alla parete del corridoio, assumendo un espressione a dir poco confusa mentre ascoltava quella conversazione.

<<Lo sappiamo Becca, ma la decisione è stata presa, non possiamo trovarti una sistemazione qui, non avremmo abbastanza soldi per mantenerti fuori in una casa tutta tua, ci dispiace tantissimo>> spiegò Lucia.

Federico riconobbe il sospiro di rassegnazione di Rebecca. <<Non posso lasciare proprio ora Firenze...Ora che ho Federico...>>

<<Federico è un bravo ragazzo e capirà sicuramente la situazione, non temere>> Riccardo provò a tranquillizzarla. <<E chi lo ha detto che le relazioni a distanza non funzionano?>>

<<Papà, Federico è un calciatore, non potrà di certo venirmi a trovare tutte le volte che lui desidera>> Rebecca cercò di trattenere le lacrime. <<Quando dovremmo andare via?>>

<<Il 26 gennaio, ci hanno dato la possibilità di preparare tutto il trasloco senza nessuna fretta>> spiegò la mamma.

<<Penso che cominceremo a portare qualcosa già a Natale, in modo da distribuire le varie cose. Se vuoi rimanere qui nelle vacanze natalizie non ti preoccupare, tesoro.>>

Riccardo lo aveva detto solo perché sapeva quanto sua figlia ci tenesse a Federico, quanto volesse passare del tempo con lui, e dato che questo trasferimento imminente in Puglia era arrivato a sorpresa dopo il primo avviso di settembre, non poteva obbligare Rebecca a stare lontano da lui proprio quando entrambi avevano bisogno l'uno dell'altro.

Federico fece il suo ingresso nel salone e Rebecca, dalla sua espressione, capì che aveva ascoltato la conversazione con i suoi. Li vide allontanarsi per concedere loro un po' di tempo per stare soli e magari riuscire a spiegare bene quello che stava accadendo.

<<Devi tornare in Puglia?>> domandò appoggiandosi alla poltrona rossa.

Rebecca annuì. <<Hanno chiuso l'azienda idraulica in cui lavora papà e gli hanno dato la possibilità di trasferirsi nuovamente nel Salento>> spiegò.

Federico abbassò lo sguardo e Rebecca poté quasi immaginare le rotelle del suo cervello muoversi frenetiche per cercare una soluzione a quell'addio che non volevano darsi. <<E se rimanessi qui? Potresti finire l'università e poi magari cominciare a lavorare a Firenze.>>

<<Sarebbe bello>> disse Rebecca <<ma non penso che i miei riuscirebbero a pagare le tasse universitarie e una casa, oltre quella giù in Puglia.>>

<<Una soluzione ci sarebbe, in realtà>> provò Bernardeschi.

Erano giorni che girava con Gaia sui vari siti internet in cerca di un piccolo appartamento solo per lui, magari vicino al centro della Fiorentina per evitare lunghe trasferte. Era stata Gaia a proporgli di chiedere a Rebecca di andare a vivere con lui, ma il calciatore si era rifiutato sin da subito, per lui troppo presto avere una convivenza per quella che ancora non aveva presentato ai suoi genitori come la propria ragazza. La sorella maggiore aveva insistito più volte, facendogli capire che un'altra come Becca non l'avrebbe mai trovata, bensì il secco e severo "no" del calciatore derivava dalla paura di un possibile rifiuto della ragazza.

<<Vorrei trovare un appartamento dove trasferirmi per lasciare a Gaia la sua casa, finalmente>> fece guardandola negli occhi <<Non so...Magari, ti piacerebbe venire a vivere con me? Almeno fino a quando non termini l'università?>> chiese tutto d'un fiato.

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Salve amici!
Secondo voi cosa avrà risposto la nostra Rebecca? Io lo so 🙄
Cooomunque, oggi ho un'altra domanda per voi: avete già capito come mai Becca ha deciso di lasciare Federico? Vediamo chi indovina e chi è stato attento agli indizi sparsi nei vari capitoli, anche se in questo ce n'è uno a cui dovete fare attenzione! Ovviamente continuerò a lasciarvene altri, il momento della verità è ancora lontano🤭

Penso che gli aggiornamenti saranno settimanali, la prossima settimana ricominciano le lezioni e devo riuscire a dividermi tra millemila cose. In ogni caso, lasciatemi un commentino, sapete quanto mi piace chiacchierare con voi, e se vi va anche una stellina!
A presto💘

OVUNQUE // Federico Bernardeschi.Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum