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"... quindi seguite sempre il vostro cuore"
DRIIIIN
è anche per oggi è finita la scuola, manca un giorno in meno alla fine no?!
"Ale, tu verrai alla festa stasera?" dice Julia una mia compagna di pallavolo e, dopo un po' di indecisione, le annuisco ed esco di scuola fino ad arrivare alla fermata dell'autobus. Infilo le mie cuffiette e mi immergo nei miei pensieri: la lezione di arte di oggi è stata molto interessante, la prof Davis ci ha dimostrato che il cervello può essere corrotto facilmente mentre il cuore ti mostra sempre la strada giusta per te; un po' mi ci sono ritrovata in queste sue parole, nonostante seguire il cuore mi abbia portato a spezzarlo svariate volte. Mi ha divertito molto la confusione che si è creata in classe quando ha tirato fuori questo argomento, tutti che cercavano di far convincere gli altri che la loro idea era migliore mentre io, in silenzio, continuavo il mio disegno cercando di trasmettere al foglio tutte le energie presenti nella stanza.

Arrivata a casa saluto mia madre che puntualmente mi urla contro, corro su per le scale di fretta e mi chiudo in camera.

Piango, ormai è un'abitudine. È brutto da dirsi ma è la verità.
Vengo giudicata quotidianamente, nessuno apprezza mai quello che faccio e mi sento inutile. Mi sento come un peso delle volte.

Metto le cuffie e prendo una penna: faccio scarabocchi, disegnini insulsi e scritte a caso.
Io mi sfogo così: trasformo tutte le mie emozioni in arte, se così si può chiamare.

È passata un'oretta, esco dalla mia stanza e spero con tutta me stessa che mia madre si sia calmata. "Hey" saluto Julian ovvero mio fratello, lui fa un cenno con la testa perché è troppo concentrato a giocare con la play. "Ragazzi io vado a prendere Vivienne che è alla stazione. Torno tra un'ora"
Vivienne è mia sorella maggiore, è intelligente, bella e di successo: la cocca di mamma e papà.
Io e Julian non la sopportiamo più di tanto, quando lei è a casa si parla solo di lei e si fanno le cose a modo suo.

"Allora tu stasera vieni alla festa?" mi dice Julian togliendosi le cuffie e rivolgendomi uno sguardo
"Credo di si, tu?"
"Io vado, se hai bisogno di un passaggio dimmi che mando un messaggio a Travis per dirgli che ci sei anche tu"
"Ok allora mandaglielo" gli dico per poi sedermi accanto a lui e accarezzare Nachos, il nostro cagnolino.

Il mio rapporto con Julian è strano, abbiamo un anno di differenza e anche se non sembra siamo molto in sintonia. Non siamo affettuosi tra di noi, ma nel momento del bisogno sappiamo che ci siamo l'uno per l'altro.

Mando un messaggio a Marika, quella che dovrebbe essere la mia migliore amica, dico quella perché da quando si è fidanzata non sono più parte fondamentale della sua vita.
hey, stasera ci sei alla festa? le scrivo
si ovvio che ci sono, c'è anche Lucas con i suoi amici se vuoi te li presento mi risponde
le lascio il visualizzato e cambio chat
amiche, stasera venite alla festa di Dallas? chiedo in un gruppo che ho con due amiche ed entrambe rispondono confermando la loro presenza.

In questo ultimo periodo della mia vita mi trovo meglio a parlare con loro rispetto che a parlare con la mia migliore amica: con loro parlo di argomenti importanti e profondi mentre con lei parlo solo di Lucas.

Mia madre è tornata e, dopo di lei, è entrata mia sorella in tutto il suo fascino di donna in carriera. "Ciao" dice solamente a me e mio fratello e va in cucina a parlare con mia mamma di come sta andando bene il lavoro.
Vivienne ha cinque anni più di me e quattro in più rispetto a mio fratello, lavora e non abita più con noi anche se ogni tanto nel weekend torna a farci visita.

Dopo aver cenato salgo in camera per prepararmi per la festa: mi faccio una doccia e liscio i miei capelli castani, mi metto un filo di mascara che risalta i miei occhi verdi e concludo con un filo di rossetto bordeaux.
Per quanto riguarda l'outfit prendo un vestito nero con qualche ricamo in pizzo e mi infilo le dr. martens.

Muoviti che è arrivato Travis il messaggio di mio fratello illumina lo schermo del mio telefono. Prendo la borsetta e mi catapulto giù dalla scale dove trovo i miei con mia sorella che stanno parlando ancora seduti a tavola e mio fratello che mi sta aspettando sullo stipite della porta. Mi dirigo verso di lui e "ALESSIA" urla mia madre, mi giro verso di lei e mi dice
"pensi davvero di uscire così?"
"sembri una prostituta" aggiunge mia sorella mentre mio padre mi rivolge uno sguardo disgustato.
Sento di star per piangere e quando mio fratello lo nota dice "smettetela di rompere i coglioni che siamo in ritardo" mi prende per un braccio e mi porta fuori di casa.

Mentre mi sto asciugando le lacrime, Julian si avvicina e mi dice "non badarli che sei bellissima"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 05, 2019 ⏰

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