Capitolo 3

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Mi svegliai sentendo una stretta attorno al mio corpo per poi aprire gli occhi lentamente, davanti a me si trovava un demone travestito da angelo.

Il suo viso era così rilassato e non teso e duro come lo avevo sempre visto.

Gli accarezzai una guancia cercando di non svegliarlo ma senza un buon risultato.

- buongiorno-, mi disse con voce roca,- buongiorno...-, dissi piano, quasi imbarazzata, Ines ma che cavolo hai?! Riprenditi!

Mi alzai pensando che questo era il mio ultimo giorno qui, poi sicuramente mi avrebbe portata con lui in Russia.

Il solo pensiero mi faceva stare bene e male nello stesso tempo, mi è sempre piaciuta la Russia ma purtroppo non sono mai riuscita a vederla ed ora che stavo finalmente per realizzare il mio sogno stavo anche realizzando che non avrei più rivisto i miei migliori amici.

Guardai Vladimir mentre si alzava dal letto per poi vestirsi, ma quando si è spogliato?

Guardai le sue spalle, larghe e forti da fare paura, si girò di scatto per poi avvicinarsi,- perché non mi dai il buongiorno come si deve?-, mi chiede avvicinandosi sempre di più al mio viso.

Questione di secondi prima che le sue labbra fossero sulle mie e la sua lingua nella mia bocca.

Per quanto dovevo odiarlo non riuscivo a non ricambiare, voi penserete che sia per l'attrazione fisica invece no.

Credetemi se vi dico che ho letteralmente sentito le farfalle nello stomaco.

Incastrai le mie dita fra i suoi soffici capelli per poi tirarli leggermente e appena sentì un suo gemito di approvazione lì tirai di nuovo ma più forte sta volta, avvicinandolo sempre di più.

Dopo un po' ci staccammo ormai stanchi e lui tornò completamente dritto.

Per colpa della nostra grande differenza di altezza lui si era dovuto piegare quasi completamente su di me anche se mi ero messa sulle punta delle dita.

Si allontanò finendo di vestirsi mentre io portai due dita sulle labbra ancora confusa e quasi incredula di quello che era appena successo.

Vladimir se né andò poco dopo dalla stanza stampandomi un bacio sulle labbra così leggero che a mala pena lo sentì per poi andare in mensa.

Io velocemente andai a prendere dei vestiti e dopo aver finito mi ero completamente fiondata in mensa.

Io velocemente andai a prendere dei vestiti e dopo aver finito mi ero completamente fiondata in mensa

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- hey ma ciao Ines, dormito bene?-, mi chiede Trevor con una faccia da pervertito,- ehm...si perché?-,- ho visto uscire Vladimir dalla tua stanza cosa avete fatto eh?-,- smettila di fare il pervertito Trevor non abbiamo fatto niente-,- cos'hanno sentito le mie orecchie?!-, dice Grace lanciandosi completamente sulla sedia alla mia destra,- Vladimir è uscito dalla tua stanza?! Se quel figlio di puttana ti ha fatto qualcosa gli taglio le palle-,- Grace da quando sei così volgare?-,- zitto Trevor ho il ciclo non ti conviene provocarmi oggi-, Trevor alza le mani in senso di resa facendomi ridere leggermente guadagnandomi un'occhiataccia da parte di Grace.

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